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Statale 106, la Regione apre la “vertenza”. E Occhiuto critica l’Anas: «Non sanno quanto investire in Calabria»

Approvata in Consiglio regionale la mozione per il finanziamento e il completamento dell’infrastruttura. Il governatore: «Sulle opere strategiche dobbiamo incalzare di più il governo, bene l’unità …

Pubblicato il: 28/02/2022 – 18:03
Statale 106, la Regione apre la “vertenza”. E Occhiuto critica l’Anas: «Non sanno quanto investire in Calabria»

REGGIO CALABRIA Parte la mobilitazione della Regione Calabria per la realizzazione e il completamento della Strada Statale 106. Il Consiglio regionale ha approvato la mozione unitaria, sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, con la quale si impegna la Giunta regionale a «sostenere una specifica e diretta contrattazione con il Governo per definire la realizzazione di una infrastruttura stradale di tipo B (quattro corsie – due per ogni direzione di marcia) e contestualmente la nomina di un Commissario ad acta». L’ok è arrivato al fondo di un dibattito durato oltre due ore e mezzo, concluso dall’intervento del governatore Roberto Occhiuto, che non ha mancato di indirizzare critiche all’indirizzo dell’Anas: «Mercoledì scorso abbiamo avuto un confronto con i vertici dell’Anas, e in alcuni momenti siccome non ho sempre un carattere felice c’è stata anche un po’ di tensione con Anas perché chiedevo l’orientamento di Anas rispetto alla Calabria, ho chiesto: quanto vuole investire Anas? Anas – ha rilevato Occhiuto – ci ha risposto: non lo sanno».


PER APPROFONDIRE


Il dibattito in Consiglio regionale

A introdurre i lavori il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: «È indubbio che uno dei nodi che blocca lo sviluppo in Calabria è costituito dall’insufficienza delle infrastrutture materiali di cui la strada statale 106 è un esempio eclatante. Si evince che la statale 106 ha necessità di un’urgente modernizzazione. Ha fatto bene, dunque, il presidente Occhiuto a chiedere energicamente di inserire la statale 106 nelle opere finanziabili con le risorse del Pnrr. E proprio con l’intento di trasformarla in un’infrastruttura sicura e di efficace collegamento tra la dorsale ionica calabrese e il resto d’Italia e d’Europa – ha spiegato Mancuso – si è mosso, su input del presidente del gruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri e dopo la discussione nella quarta Commissione presieduta dal collega Pietro Raso, l’intero Consiglio regionale». Sul punto ha relazionato l’assessore regionale alle Infrastrutture Mauro Dolce: «Come Regione – ha detto – chiediamo 5 miliardi di euro per risistemare il tratto a nord di Catanzaro e alcuni tratti a sud e la progettazione di tutto il tracciato, perché avendo la disponibilità dei progetti si possono intercettare in finanziamenti». Amalia Bruni, capogruppo del Misto e leader dell’opposizione del centrosinistra: «Oggi è una giornata importante, ed è importante lavorare in modo congiunto per il rispetto ai calabresi che ci hanno votato». Giacomo Crinò (Forza Azzurri): «La statale 106 è una delle madri delle nostre battaglie. Bene finora l’azione del presidente Occhiuto». Ferdinando Laghi (DeMa): «È necessario che la Calabria si veda riconosciuta un miglioramento sostanziale sul piano infrastrutturale». Pietro Raso (Lega): «Condividiamo la mozione presentata in conferenza dei capigruppo perché la Statale 106 è un’infrastruttura strategica per la Calabria». Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle): «Al presidente Occhiuto e all’assessore Dolce chiediamo di far sentire al governo e all’Anas che i calabresi non sono più cittadini non di serie B ma addirittura di serie C. Non si capisce poi perché non ci sono finanziamenti per i tratti già progettati. Il presidente Occhiuto poi deve capire che da solo non può farcela: noi siamo sempre pronti alla collaborazione. Se non ci uniamo con i nostri partiti a Roma rischiamo di fallire. Pretendiamo il finanziamento dell’intera arteria». Francesco De Nisi (Coraggio Italia): «Apprezzabile il metodo confluito in questa mozione unitaria, e questo dev’essere da stimolo per il territorio per evitare che in Calabria passino mediamente 13 anni per far partire un’opera, perché i ritardi non dipendono solo dagli altri o dall’Anas». Ernesto Alecci (Pd): «Purtroppo lo scorso anno la Regione si è distratta con l’allora presidente Spirlì che ha ritenuto la Statale 106 era un’opera di rilevanza di rilevanza solo regionale. Ora la Regione deve chiedere di utilizzare i fondi del Pnrr per la Statale 106 perché c’è una misura ad hoc per la sicurezza stradale». Giuseppe Graziano (Udc): «Noi oggi chiediamo al presidente Occhiuto, che sta dando molta energia nel suo mandato, di impiegare un’energia un’energia ancora maggiore sulla strada statale 106 ottenendo che sia dichiarata concretamente strategica e prioritaria a livello nazionale e ottenendo anche poteri derogatori». Domenico Bevacqua (Pd): «Oggi ci sono opportunità su cui tutte le forze politiche, non solo il presidente o la Giunta, devono concentrare l’attenzione, e sono i fondi complementari al Pnrr e il riconoscimento del carattere transeuropeo della Statale 106. Se facciamo squadra possiamo essere da stimolo anche al governo. Abbiamo due cancri, due sfide da vincere: Anas e Rfi, che sulla programmazione e sulla realizzazione degli interventi stanno danneggiando la Calabria». Pasqualina Straface (Forza Italia): «La nostra mozione dà forza al percorso intrapresa dal presidente Occhiuto perché si chiede la copertura finanziaria dell’intero tracciato della Statale 106, e lo chiediamo tutte le forze politiche. Purtroppo in quarta Commissione sono mancati gli attori principali, i vertici dell’Anas, che dovevano darci risposte concrete che non abbiamo avuto, è stato uno sgarbo istituzionale». Antonio Lo Schiavo (DeMa): «La mozione ha un significato politico e dà un mandato pieno al presidente Occhiuto affinché apra una vertenza concreta con il governo sul caso Calabria. È un banco di prova per questa maggioranza e per questo Consiglio. Dobbiamo anche essere pronti ad assumere posizioni eclatanti».

Occhiuto: «Sulle infrastrutture dobbiamo incalzare di più il governo»

Quindi, l’intervento del presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Esprimo il mio apprezzamento e l’apprezzamento di tutta la Giunta per la decisione del Consiglio di sottoscrivere una unica mozione mettendo da parte i ruoli di maggioranza e opposizione. Fa onore al Consiglio e dà forza alla rivendicazione della Regione rispetto al governo della necessità di fare della statale 106 un’opera strategica per tutto il Paese. La maggior parte delle questioni non può essere risolta dal presidente della Regione, ho bisogno del contributo di tutti e non solo del Consiglio regionale: oggi al congresso alla Cisl ho chiesto ai sindacati di aggiungere la loro voce alla nostra, perché altrimenti alcune questioni difficilmente potranno essere risolte, e la Statale 106 è una di queste. Non se ne è parlato così tanto come negli ultimi mesi, e anche questo è un merito della politica regionale e di questo Consiglio regionale: sono orgoglioso – ha sostenuto il presidente – di governare una Regione rappresentata da un Consiglio che sulle questioni importanti mette da parte le divisioni e si dimostra unito, anche in controtendenza rispetto al passato. Per concludere la Statale 106 da Sibari a Catanzaro occorrono circa 4,8 miliardi, una volta 4 miliardi un’altra 5 ma molto dipende dall’aumento dei prezzi, le cifre per questo sono così variabili. Attualmente ne abbiamo 770 milioni, non tutte imputabili al tratto fino a Catanzaro, per il quale sono imputabili circa 500 milioni. Mercoledì scorso abbiamo avuto un confronto con i vertici dell’Anas, e in alcuni momenti siccome non ho sempre un carattere felice c’è stata anche un po’ di tensione con Anas perché chiedevo l’orientamento di Anas rispetto alla Calabria, ho chiesto: quanto vuole investire Anas? Perché ci sono 200 milioni che abbiamo deciso di investire noi, anticipando sull’Fsc, per un intervento funzionale. Anas ci ha risposto: non lo sanno».
Occhiuto ha poi aggiunto: «Ho fatto una lettera a Draghi lamentando che non c’è un’opera a strategica per la Calabria nel Pnrr. A me non basta l’Alta Velocità: noi la vedremo nel 2030, il primo tratto non avrà un chilometro in Calabria e si chiuderà a Romagnano, dicono che con il Pnrr non si può intervenire sulle strade ma c’è il Fondo complementare che prevede 30 miliardi mentre l’Alta Velocità si può finanziare anche con il Pnrr. A Draghi ha chiesto: perché una parte del fondo complementare non la mettiamo sulla Statale 106 e poi troveremo altri fondi per l’Alta Velocità? Il ministro Giovannini non l’ha presa bene… Devo dare atto che il governo su tante questioni ha dimostrato un’apertura di credito rispetto alla Calabria ma sul tema delle infrastrutture no, e c’è bisogno di incalzare di più il governo, e la convergenza del Consiglio regionale aiuta. Vorrei che ci sia anche la convergenza delle autonomie locali: per larga parte della 106 non ci sono risorse e progetti, ma allora creiamo le condizioni affinché tutto il sistema istituzionale sia d’accordo, perché se su ogni tratto facciamo contenziosi ci facciamo del male da soli. Dobbiamo essere fieri delle nostre prerogative e pretendere il rispetto per la Calabria. Inviterei il Consiglio regionale – ha concluso Occhiuto – a fare una dura lettera di protesta ai vertici dell’Anas perché un commissario non può rifiutarsi di presentarsi a una Commissione comunicandola il giorno prima, non dobbiamo avere nessun complesso referenziale verso le società pubbliche. Vorrei che ci fosse un’assunzione di responsabilità del Consiglio regionale, io lo dirò ai vertici dell’Anas: il Consiglio regionale ha titolo di evidenziarlo all’Anas. Infine, bene ha fatto il presidente del Consiglio regionale a chiedere un minuto di raccoglimento, ho avuto la tentazione di chiedere un minuto di raccoglimento anche per la vittime della strada statale 106, ma credo che la qualità del dibattito di oggi valga molto di più di un minuto di raccoglimento». Mancuso ha raccolto la sollecitazione di Occhiuto assicurando: «Mi adopererò per esprimere le doglianze del Consiglio regionale all’Anas».

Le richieste contenute nella mozione

Quindi, via libera all’unanimità alla mozione, letta in aula dal capogruppo di fratelli d’Italia, Giuseppe Neri. Con la mozione il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale «a sostenere una specifica e diretta contrattazione con il Governo per definire la realizzazione di una infrastruttura stradale di tipo B (quattro corsie – due per ogni direzione di marcia) e contestualmente la nomina di un Commissario ad acta; ad utilizzare la proposta della Regione Calabria relativa al contratto di programma 2021 – 2025 tra Anas e Governo quale strumento prioritario per l’allocazione di risorse finanziarie adeguate all’obbiettivo; a verificare la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal fondo Complementare collegato al Pnrr; a sostenere un necessario riequilibrio del Fondo Fsc 2021-2025 alla luce anche della recente delibera Cipess che vede un’assegnazione di risorse alla Calabria assolutamente insufficiente; ad attivare in concorso con il Governo una specifica interlocuzione, visto anche il recente inserimento della Statale 106 calabrese all’interno delle reti transnazionali al fine di reperire ulteriori finanziamenti in sede europea, anche tramite il Pon 2021-2027». (redazione@corrierecal.it)

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