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L’apertura di Occhiuto: «Calabria terra di accoglienza per chi scappa dalla guerra» – VIDEO

Il presidente della Regione: «Oggi verificheremo se questa misura è realizzabile e se si possono dare incentivi ai piccoli Comuni»

Pubblicato il: 01/03/2022 – 12:26
L’apertura di Occhiuto: «Calabria terra di accoglienza per chi scappa dalla guerra» – VIDEO

CATANZARO «Le ombre della guerra purtroppo si allungano su tutto il mondo occidentale. Noi stiamo tentando di mettere in campo delle misure finanziate con i fondi comunitari per accogliere i profughi ucraini nei borghi calabresi». A parlare è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a margine della conferenza stampa per presentare il nuovo Dipartimento dedicato al Turismo e integrato con il Marketing territoriale e la Mobilità, insieme all’assessore Orsomarso.

«Calabria aperta a chi scappa dalla guerra»

«Oggi avrò una riunione con il dirigente della programmazione – ha detto ancora Occhiuto – al quale ho già chiesto di verificare questa possibilità. Abbiamo fatto un quesito alla Commissione europea. Sarebbe bello che la Calabria, che è sempre stata terra di accoglienza, lo diventasse anche per quelli che scappano dalla guerra e mettesse a disposizione qualche suo borgo spopolato per ritornare alla vita e restituendo la speranza a quanti la stanno purtroppo vedendo distrutta dalla guerra. Ci sono alcuni Comuni che hanno manifestato una disponibilità, ma prima di comunicare questa misura voglio essere sicuro che questa misura sia realizzabile, per cui oggi faremo questa verifica e se questa misura è realizzabile e si possono dare incentivi ai piccoli Comuni per accogliere profughi dall’Ucraina allora informeremo tutti i Comuni che hanno borghi che si stanno spopolando per verificare quanti di loro vogliono utilizzarli».

occhiuto regione orsomarso

«La Calabria non ha ancora una infrastruttura strategica»

Tra i temi affrontati da Occhiuto, anche la situazione legata alla Ss 106. «La Giunta – ha spiegato – ha già iniziato a dialogare con Anas, abbiamo avuto un incontro mercoledì scorso con il nuovo ad di Anas, Isi, e con tutti i responsabili della progettazione. Ho chiesto ad Anas di far sapere quanto vuole investire sulla Calabria, e poi lo chiederà al governo. Sono contento del rapporto che ho consolidato con il governo, perché ha dimostrato una grande apertura di credito nei confronti della Calabria su molti temi, però sulle infrastrutture purtroppo ancora no. La Calabria non ha ancora una infrastruttura strategica». «Sono felice – ha detto ancora Occhiuto – del fatto che tutta la politica regionale, non solo la mia maggioranza, abbia trovato un punto di sintesi su una mozione sulla Statale 106, ho chiesto anche ai sindacati di darmi una mano perché per completare la Statale 106 ci vogliono 8 miliardi, tanto aveva anni fa una Finanziaria dello Stato. Da solo il governatore, il presidente della Regione non ce la può fare, se diventa una battaglia di tutta la comunità calabrese abbiamo qualche possibilità in più. Intanto ho chiesto ad Anas e governo di realizzare tutto il tratto della 106 fino a Catanzaro, di investire sulla progettazione perché da Catanzaro fino a Reggio non c’è un solo progetto. La mia idea è che nei prossimi anni le risorse andranno dove ci sono i progetti e se abbiamo i progetti pronti potremmo sederci al tavolo e chiedere che le risorse da spendere vadano sui tratti di strada già con la progettazione definitiva o a buon punto. Ho contestato la scelta di progettare alcuni tratti a due e non a quattro corsie perché oltre ai dati economici andrebbero valutate altre variabili. La Calabria è la regione più sismica d’Italia, è sottoposta a rischi di dissesto idrogeologici come non c’è in Italia e abbiamo una sola strada di collegamento con il Paese, cioè l’autostrada. Se dovesse esserci un evento avverso non avremmo una rete ridondante. Allora ho spiegato al governo che anche questo è un elemento da considerare nei tratti che Anas sostiene debbano essere fatti a due corsie invece che a quattro, io invece vorrei la Statale 106 a quattro corsie in ogni tratto: su questo farò una grande battaglia con il governo nazionale».

«Sulla sanità vado avanti con determinazione»

Sulla sanità, invece, Occhiuto ha spiegato di aver trovato «giacenti nei cassetti documenti che dovevano già essere inviati a Roma, documenti che ho tirato fuori dai cassetti e li ho inviati a Roma. Non mi preoccupano le critiche, devo lavorare producendo dei risultati e mi preoccupa il fatto di rendere visibili questi risultati nel più breve tempo possibile. Credo si sia capito che non mi faccio condizionare dalle critiche ma vado avanti con determinazione».

«Su Sacal si chiude in settimana»

Infine la questione Sacal: «Sono fiducioso – ha detto Occhiuto – perché abbiamo trovato un accordo di massima sul prezzo, ci sono altri dettagli che stiamo discutendo e che tanto dettagli non sono perché incidono su questioni sostanziali, importanti. Ma confido nel fatto che da qui a qualche ora, a qualche giorno si possa concludere questa difficile trattativa. Suppongo che si chiude in questa settimana».

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