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Guerra in Ucraina

Pioggia di missili sulle città. Raid contro la tv a Kiev – VIDEO

Interrotte le trasmissioni dell’emittente. Truppe russe entrano a Kherson. La Nato rafforzerà la difesa dei confini

Pubblicato il: 01/03/2022 – 21:40
Pioggia di missili sulle città. Raid contro la tv a Kiev – VIDEO

KIEV Nella sesta giornata dall’inizio dell’invasione russa l’offensiva dell’esercito di Putin non si arresta.
Una impressionante colonna di mezzi militari russi è in marcia da Nord Ovest sulla capitale Kiev dove i bombardamenti continui stanno colpendo diversi obiettivi. Anche civili. Nel pomeriggio poco dopo le 16 una violenta esplosione ha distrutto la torre della tv. A seguito della distruzione sono state bloccate tutte le trasmissioni televisive. Pochi minuti prima le sirene dell’antiaerea avevano avvisato i cittadini del raid imminente.
La torre della tv di Kiev presa di mira dai missili russi è vicina al Babyn Yar, luogo simbolo dello sterminio degli ebrei (30.000 quelli uccisi in Ucraina durante l’Olocausto). L’Ucraina non ha tardato a sottolineare questo «eterno ritorno» della storia. «Che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…». Così ha scritto su twitter il presidente ucraino Zelensky .
Ed un missile in mattinata aveva distrutto il palazzo del governo nella seconda città ucraina Kharkiv, aspri combattimenti e spari anche sui civili sono in corso in molte altre città: l’invasione avanza in Ucraina. Intanto uno spiraglio arriva dalla trattativa avviata tra le delegazioni ucraine e russe che domani dovrebbero tornare a vedersi.

La richiesta dell’Ucraina di adesione all’Ue


Ieri Zelensky ha firmato la “storica” richiesta di “adesione all’Unione europea”. Sollecitata anche oggi durante l’intervento in diretta del presidente ucraino al Parlamento europeo. «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo», ha detto il presidente ucraino parlando, in videocollegamento, alla plenaria straordinaria del Parlamento Ue, chiedendo agli europei di «provare che siete con l’Ucraina». Una richiesta che ha portato l’Europarlamento a riconoscere «la prospettiva europea dell’Ucraina». «Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore» la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo», ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rivolgendosi al capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky che ha aggiunto: «Dobbiamo affrontare il futuro insieme».

Truppe russe entrano a Kherson

Le forze russe sono entrate nella città di Kherson, nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito Vadym Denysenko, funzionario del ministero dell’Interno ucraino, in televisione. L’esercito ucraino, ha aggiunto Denysenko, controlla ancora gli edifici dell’amministrazione cittadina. Kherson è una città dalla grande importanza strategica in quanto si trova nei pressi dell’estuario del fiume Dnepr.

Il bilancio delle vittime dell’Onu


Nonostante le dichiarazioni di principio, anche i civili ucraini sono sotto tiro e, secondo l’ufficio dell’Onu per i diritti umani, le vittime sono «almeno 136» di cui 13 bambini.
I feriti, secondo questa stima, sono invece almeno 400. L’organizzazione avverte pero’ che purtroppo si tratta sicuramente di una stima per difetto, oltre che in continuo drammatico peggioramento.

Telefonata Biden-alleati. Nato rafforzerà la difesa

Nella videoconferenza degli alleati occidentali, tenuta dal presidente americano, Joe Biden, e a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli alleati hanno «deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adeguarsi a una “nuova normalità” nella sicurezza europea». Lo ha reso noto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dando conto della telefonata.
Gli alleati hanno riaffermato «la loro forte unità e impegno a continuare a lavorare insieme per affrontare la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni». Hanno messo in evidenza «il pacchetto senza precedenti di misure restrittive adottato a seguito del comportamento aggressivo della Russia», hanno ribadito «l’invito alla Russia a fermare immediatamente la guerra, ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e tornare sulla via del dialogo» e hanno convenuto di continuare «il loro stretto coordinamento sui passi successivi, tra loro e con l’Ucraina».
Alla riunione hanno preso parte anche il primo ministro britannico Boris Johnson; il premier canadese Justin Trudeau; il presidente francese Emmanuel Macron; il cancelliere tedesco Olaf Scholz; il presidente polacco Andrzej Duda; il presidente rumeno Klaus Iohannis; i presidenti di Consiglio europeo e Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, e il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
Stoltenberg ha ricordato che «la Nato ha già rafforzato le difese alleate, anche attraverso il dispiegamento di elementi della Forza di risposta della Nato nella parte orientale dell’Alleanza»

Monsignor Shevchuk: «Preparano un attacco aereo su Santa Sofia»

«Sono giunte informazioni che le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino: la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev». È quanto riferisce da Roma il segretariato dell’arcivescovo maggiore della chiesa greco-cattolica ucraina monsignor Sviatoslav Shevchuk.
«Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina – si legge nella nota – invita tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l’aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo».
«Possa Santa Sofia – la Sapienza Divina – far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine», ha detto monsignor Shevchuk. «Chiediamo di aiutarci – scrive il segretariato – a salvare Santa Sofia».
«Secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco» Lo riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

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