LAMEZIA TERME A Lamezia Terme è ancora una volta lo sport, e il calcio in particolare, ad animare il dibattito che si incrocia inevitabilmente con quello politico. Storie tese da questi parti, e vicende irrisolte, senza neanche tentare di salvare le apparenze. L’ultima vicenda, ma solo in ordine temporale, riguarda lo stadio “G. D’Ippolito”, teatro negli ultimi mesi delle sfide casalinghe del nuovo club di Serie D, l’Fc Lamezia Terme di Felice Saladini, ma anche altre squadre di categorie inferiori. Un nodo rimasto da sciogliere, ora evidentemente venuto al pettine.
L’impianto lametino, infatti, è rimasto senza gestore. Il patron dell’Fc Lamezia Terme, infatti, avrebbe già riconsegnato le chiavi al Comune di Lamezia Terme, proprietario dello stadio, essenzialmente a causa dei costi (elevati) sostenuti finora dal club gialloblu, senza di fatto esserne l’unico gestore. Ma a gravare ulteriormente sulla decisione repentina del board societario, ci sarebbero anche le condizioni effettivamente precarie dello stadio e soprattutto del manto erboso, nonostante gli investimenti sostenuti finora dalla società, anche per riqualificare diversi punti dell’impianto.
Ma è in questo scenario che potrebbe tornare in gioco – è il caso di dire – lo stadio “Carlei”, ovvero quell’impianto che la Provincia di Catanzaro ha inserito tra i beni alienabili e quindi messo in vendita per poco più di 800 mila euro. La società di Saladini è l’unica accredita (e la più credibile) per l’eventuale acquisto dell’impianto ed eventuale gestione, sebbene la strada sia ancora in salita.
Nuove nubi, insomma, all’orizzonte in città, e soprattutto sul mondo calcistico lametino già in fermento dopo quanto successo quest’estate la nascita dell’Fc Lamezia Terme. Ed è polemica anche per l’amministrazione comunale lametina, guidata dal sindaco Paolo Mascaro, accusato di non essere riuscito, in questi mesi, a trovare un punto d’incontro con la società di Saladini che, se non dovesse trovare una soluzione immediata, potrebbe essere costretta a giocare in uno stadio fuori città. Una soluzione paradossale, ma al momento l’unica percorribile. Con buona pace dei tifosi lametini. (redazione@corrierecal.it)
x
x