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il sequestro

Lamezia Terme, sigilli ad uno stabilimento di produzione e vendita di olio d’oliva – FOTO

Lo stabilimento nell’area industriale scaricava le acque reflue di lavorazione in alcuni terreni. Denunciato il titolare

Pubblicato il: 02/03/2022 – 9:23
Lamezia Terme, sigilli ad uno stabilimento di produzione e vendita di olio d’oliva – FOTO

LAMEZIA TERME I Finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, unitamente al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione di P.G.-Aliquota “Ambiente-Territorio-Paesaggio”, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno sottoposto a sequestro preventivo uno stabilimento industriale, sito nell’area industriale di Lamezia Terme, dove veniva svolta attività di produzione e vendita di olio, nonché denunciato il titolare in ordine alla prefigurata commissione di molteplici reati ambientali. I militari, all’esito dell’attività ispettiva, hanno acquisito significativi elementi di prova da cui è stato possibile verificare, sia pure in fase investigativa, che lo stabilimento oleario scaricasse le acque reflue di lavorazione in alcuni terreni posti nelle immediate vicinanze, attraverso un sistema di collettamento stabile: sul posto veniva anche rinvenuto un deposito incontrollato di rifiuti speciali riguardanti scarti di opere edili.

I controlli

Dalle attività ispettive poste in essere per controllare il sistema di smaltimento degli
scarti e dei reflui dello stabilimento oleario, veniva constatato che i reflui, derivanti
dal processo di molitura delle olive, confluivano in alcuni fondi agricoli coltivati adiacenti e sui quali veniva riscontrata la presenza di un liquido di colore nero di odore acre e nauseabondo. Le evidenze investigative concretizzavano un grave quadro indiziario di reità a carico del titolare dello stabilimento per l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, danneggiamento e deturpamento dell’ambiente. L’intero stabilimento industriale, compresele sue pertinenze ed un’area di circa 13.000 mq, utilizzata per l’abbandono di rifiuti speciali, del valore complessivo di 700.000,00 euro è stato sottoposto a sequestro preventivo. Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.


I provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non
implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e
che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire
la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona
sottoposta a indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a
quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di
condanna irrevocabili.

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