TORINO «La nostra non è una vendetta, è solo una richiesta di giustizia. Se il loro pentimento è sincero non lo devo chiedere a noi, ma a Dio». Così la mamma di Antonino Candido, uno dei tre vigili del fuoco morti nell’esplosione della cascina di Quargnento nel 2019, Maria Stella dopo aver sentito in aula i due imputati, Giovanni Vincenti e Antonella Petrucci, chiedere perdono per l’accaduto.
«Sentire le parole di Antonella Patrucco è stata un’emozione forte, non le aspettavamo – aggiunge – sarebbe bastata una telefonata per salvare mio figlio e gli altri ragazzi. Spero il suo pentimento sia sincero anche se la pena più grande la pagheremo noi».
Arrivata ieri a Torino dalla Calabria con il marito e la figlia, la mamma di Nino Candido conclude «noi saremo sempre presenti in aula e attenderemo con fiducia giustizia per i nostri ragazzi. Durante l’intervento in aula, via telefono, Antonella Patrucco aveva sottolineato: «sono vicina con il cuore alle famiglie dei ragazzi morti, la loro vita e la mia sono state distrutte, prego per loro ogni giorno». Dal canto suo Vincenti ha aggiunto: «ho un pentimento nel cuore che credo non potrà mai andare via. Sono pentito per quello che è successo, soffro per la morte dei vigili del fuoco».
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