COSENZA «Quando ci siamo insediati avevamo l’obbligo di approvare il bilancio preventivo 2022-2024, invece ci siamo ritrovati ad approvare un consolidato 2019. Questo la dice lunga sulla situazione di un ente, quello bruzio, che dal 31 dicembre è in dissesto». Giuseppe Mazzuca, presidente del consiglio comunale di Cosenza, intervistato dal Corriere della Calabria traccia un bilancio della «drammatica» situazione delle casse di Palazzo dei Bruzi. «Il disavanzo accumulato nel 2020 e nel 2021 è pari a quasi 11 milioni di euro», aggiunge Mazzuca. «Con sacrificio e passione abbiamo accettato la sfida e cerchiamo di andare avanti, ma non è semplice».
Non solo il dissesto. A pesare sull’azione di governo del sindaco Franz Caruso e della sua Giunta è anche l’atavico problema legato agli organici risicati. «Attualmente abbiamo 300 unità impegnate nel comune – dice Mazzuca – 100 sono vigili urbani e a giugno circa 50 dipendenti andranno in pensione. Dovremo poter contare su un organico di 700 persone e invece ne avremo a disposizione solo 240. E’ chiaro che non possiamo coprire gli spazi vuoti e garantire le presenze costanti negli uffici». In una delle ultime missioni romane, il presidente del consiglio comunale bruzio insieme al primo cittadino ha incontrato il capo dipartimento per gli affari interni e territoriali, il Prefetto Claudio Sgaraglia oltre al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Concluso l’iter di approvazione del bilancio del preventivo 2022-2024, abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla possibilità di partecipare a concorsi per rimpolpare gli organici.
«L’amministrazione ha come obiettivo primario il recupero e la riqualificazione delle periferie e del centro storico», sostiene Mazzuca che aggiunge: «Stiamo lavorando e avremo a disposizione i fondi Cis, quelli del Pnrr e anche di Agenda urbana che abbiamo sbloccato». E poi c’è il progetto “Gol” avviato con il ministero del Lavoro e definito in un’altra “missione” nella Capitale insieme al sindaco di Cosenza e al ministro Orlando. «Sono stati stanziati i primi 880 milioni di euro del Programma di “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, sui 4,9 miliardi di euro messi a disposizione dal Pnrr. Almeno 3 milioni di cittadini potranno beneficiari del Programma Gol, tra questi giovani disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali, lavoratori fragili e con minori opportunità occupazionali, con redditi bassi». «Finalmente riusciremo a dare anche dignità ai lavoratori delle cooperative». E sulle polemiche e i primi scricchiolii nella maggioranza, Mazzuca si mostra sicuro: «La maggioranza è granitica. Il sindaco Franz Caruso gode della fiducia di tutti. Ci sono state delle valutazioni diverse come ad esempio il gruppo che fa capo a Bianca Rende, ma a tal proposito mi è parso eccessivo e frettoloso da parte loro esprimere giudizi definitivi dopo soli sessanta giorni di lavoro». «Non intendiamo estromettere qualcuno dalla maggioranza, anzi desideriamo ampliarla».
Solo ieri il sindaco di Rende, Marcello Manna, aveva avanzato l’ipotesi di realizzazione del “nuovo” ospedale dell’area urbana Cosenza-Rende all’Università della Calabria, definendola «scelta più assennata». Di parere decisamente opposto, il presidente del consiglio comunale bruzio Mazzuca. «Entro aprile sarà definita la delibera del nuovo sito dell’ospedale di Cosenza che sorgerà a Vaglio Lise, un punto strategico che favorirà anche la riqualificazione di via Popilia». «Cosenza è la città capoluogo – aggiunge – e l’ospedale sorgerà nella città dei bruzi non a Rende».
Membro della commissione di garanzia provinciale del Pd, Mazzuca si definisce un «sergente» di partito ma non risparmia aspre critiche nei confronti dei compagni dem impegnati nell’organizzazione del prossimo congresso della federazione provinciale democrat. Il riferimento è ai ricorsi, agli errori nella compilazione delle liste ed all’ennesimo rinvio del congresso (leggi qui). «E’ una situazione paradossale, c’è stato un errore di valutazione. L’accordo stipulato a Roma attorno ad un tavolo aperto a pochi intimi ha causato l’attuale situazione». Secondo Mazzuca, «la contraddizione non riguarda solo il congresso provinciale, ma anche le elezioni provinciali. In campo ci sono due candidati iscritti al Pd, Nociti e Stasi, e questo rappresenta un paradosso. Quella che l’esponente dem cosentino definisce «anomalia di partito» è frutto del «male assoluto, ovvero dei commissariamenti». «E’ meglio il peggior segretario che il migliore commissario». Tornando al “caso Cosenza”, l’esponente dem si dice perplesso sulla scelta di Maria Locanto da parte dell’attuale commissario della federazione provinciale del Pd di Cosenza, Francesco Boccia. «Come si fa a voler guidare un partito (il riferimento è alla Locanto) e non saper compilare delle liste? Boccia ha delle responsabilità, non viene da tempo a Cosenza ed ha lasciato che la situazione precipitasse. E’ stato sponsor della Locanto ma non ha funzionato e le responsabilità deve assumersele». «Maria Locanto – conclude – gode della mia stima, ma ha mostrato incapacità a ricoprire il ruolo di commissario. Anche lei non è esente da colpe».
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