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guerra in ucraina

Assassinato negoziatore ucraino. «Era una spia russa». Evacuazione sospesa

Denis Kireev sarebbe stato ucciso dagli 007 ucraini. I civili non lasciano Mariupol. «La Russia non ha rispettato la tregua»

Pubblicato il: 05/03/2022 – 13:54
Assassinato negoziatore ucraino.  «Era una spia russa». Evacuazione sospesa

KYIV Uno dei rappresentanti di Kiev al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, Denis Kireev, sarebbe stato ucciso. A riferirlo sono alcuni media ucraini tra cui la Ukrainska Pravda: l’uomo sarebbe stato assassinato dai servizi segreti ucraini (Sbu) durante un tentativo di arresto. L’omicidio sarebbe avvenuto vicino al tribunale di Pechersk. La fonte citata dalla testata di Kiev rivela che c’erano «forti prove» che Kireev stesse divulgando informazioni alla Russia: l’accusa era di tradimento. A confermare l’accaduto sul suo canale Telegram anche il deputato il deputato Oleksiy Goncharenko: «I servizi avevano prove chiare del suo tradimento, incluse alcune telefonate», ha detto, «Kireev è stato ucciso durante un’operazione per arrestarlo».

Mariupol, evacuazione sospesa

Rifugiati ucraini lasciano il paese dopo il cessate il fuoco per permettere “corridoi umanitari” (foto: EPA/WOJTEK JARGILO POLAND OUT)

Secondo quanto riportato inzialmente da Interfax, il ministero della Difesa russo avrebbe annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari. «Oggi 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 12 ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha».
Dalle 9 alle 14 (ora italiana) si sarebbe dovuta svolgere l’evacuazione dei civili da Mariupol, come aveva resto noto il sindaco. Tuttavia le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. Lo riferisce il Guardian citando media internazionali. «Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l’intero percorso di evacuazione» fa sapere in un comunicato, ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv , Zaporizhzhia. L’evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali. L’evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina, dunque, «è stata rinviata per motivi di sicurezza» perché le forze russe «continuano a bombardare Mariupol e dintorni» scrive su Telegram la municipalità.

«Russi vicini ad altra centrale nucleare»

In mattinata l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, aveva affermato che le forze russe sarebbero state a 32 chilometri dalla seconda maggiore centrale nucleare dell’Ucraina. Il messaggio lasciava intendere che i russi avrebbero messo nel mirino un’altra centrale dopo quella di Zaporizhzhia.
La Cnn ha mostrato un video in cui si sente il grido d’allarme che si è diffuso dal sistema di allerta pubblico vicino alle centrale nucleare di Zaporizhzhia quando è stata attaccata nella notte tra giovedì e venerdì: «Smettete di sparare. State mettendo a rischio la sicurezza del mondo».

Mancato intervento Nato, Zelensky: «Morti saranno colpa vostra»

Nel frattempo la città di Mariupol è sottoposta all’assedio delle forze russe. Lo afferma il sindaco. Nella notte in cui si temeva la presa di Odessa, i russi che assediano il porto strategico di Mariupol lanciano, dice il sindaco, una serie di attacchi «spietati».

Il fumo in un centro commerciale di Maripul in una foto tratta dal profiloTwitter@ArmedForcesUkr

Il presidente ucraino Zelensky aveva rassicurato: «Non sono scappato. Sono qui». «Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto». Così Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l’annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando», aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c’è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.
Si era poi soffermato sulla decisione di non istituire una “no fly zone” sull’Ucraina non nascondendo il rammarico per il mancato intervento della Nato. «Così è stata data luce verde per altri bombardamenti su città e villaggi dell’Ucraina», ha detto. «Tutte le persone che moriranno d’ora in poi moriranno anche per colpa vostra, per la vostra debolezza e mancanza di unità».
Dopo le ore 12 è arrivata la replica del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov: «Ha una frenesia militarista. Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato».

Per approfondire

Putin: «Nuovo incontro nel weekend». «Zelensky in Polonia». Kiev: «Falso»

«La “no fly zone” sarebbe uso della forza, spetta alla Nato»

A inizio settimana la riunione del consiglio di sicurezza Onu

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà lunedì sulla crisi umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali la riunione è stata chiesta da Stati Uniti e Albania.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron sulla «gravità della spaventosa situazione in Ucraina». Lo afferma Downing Street, sottolineando che Johnson ha descritto il confronto come «la peggiore guerra nel continente da tempo».
«I due leader si sono detti d’accordo nel definire spregevoli le azioni spericolate per danneggiare la centrale di Zaporizhzia. I due si sono detti d’accordo sul fatto che è imperativo per i loro due Paesi continuare a fare il possibile per assistere la popolazione Ucraina».

La censura di Mosca su social e media

Si stringe intanto la morsa di Mosca sui media e, di fronte al blocco dell’ accesso ai social e ai siti di informazione Limita l’accesso ai siti d’informazione, annuncia il blocco di Facebook e Twitter, vari media occidentali lasciano Mosca. Tra questi Bloomberg, Abc e Cbs. La Bbc ritira i suoi giornalisti dalla Russia e riapre le trasmissioni ad onde corte come ai tempi di Radio Londra, mentre radio Eco Mosca resiste e continuerà a trasmettere su YouTube.

I negoziati riprenderanno la prossima settimana

Il terzo round dei colloqui, annunciato per l’inizio della prossima settimana, potrebbe in effetti essere anticipato a oggi o domani, ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass. Putin ha detto nel colloquio Scholz che un’intesa con Kiev è possibile solo «se tutte le richieste russe» saranno soddisfatte. «Spero che Kiev sia ragionevole», ha aggiunto, avvertendo chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di «non esacerbare la situazione» imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. «Restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Von der Leyen rimarca che «la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta» alla Russia. L’Unione europea sta valutando di «aumentare il numero di banche russe da escludere dal sistema Swift». Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri straordinario a Bruxelles. «Le sanzioni non devono provocare un cambio di regime in Russia. Lo scopo è indebolire l’economia russa», ha sottolineato Borrell.
«Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di istituire urgentemente una commissione d’inchiesta internazionale indipendente a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le atrocità commesse non rimarranno impunite2. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba chiede ai paesi occidentali di approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin. Kuleba ha anche denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall’esercito russo. La Bbc ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia. L’agenzia Bloomberg annuncia la sospensione dell’attività dei suoi giornalisti in Russia.

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