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L’analisi del mercato

Case, in Calabria prezzi (ancora) giù

Il costo medio delle abitazioni è sceso di oltre un quinto in otto anni. La pandemia ha incrementato lo stock di invenduto. Ancora su i fitti

Pubblicato il: 06/03/2022 – 7:00
di Roberto De Santo
Case, in Calabria prezzi (ancora) giù

CATANZARO Prezzi ancora in discesa e stock di invenduto alto. Mentre il mercato delle locazioni registra incrementi in quasi tutte le province. È il quadro dell’andamento del settore residenziale calabrese che sconta ancora i contraccolpi della fase buia del 2020. L’anno nero della pandemia che ha fatto registrare un crollo importante nelle vendite dell’intero mercato immobiliare residenziale calabrese.
I dati emergono dalla comparazione dei maggiori studi delle società di intermediazione immobiliare, che operano nella regione e che segnalano una flessione costante dei prezzi medi di vendita delle case negli ultimi anni.

L’andamento dei prezzi delle abitazioni in Calabria (Fonte: Osservatorio “Immobiliare Insights”)


Scendendo nel dettaglio, nello studio di “Immobiliare” ad esempio, si è passati da una media di 1.175 euro a metro quadro per tutte le tipologie di abitazioni del gennaio 2014, a 919 euro del febbraio scorso. Con un crollo in questo lasso di tempo di oltre un quinto del prezzo di vendita degli immobili residenziali.  Esattamente del 21,8%.  In leggera flessione anche rispetto al dato di febbraio del 2021 quando il prezzo medio a metro quadro era pari a 934 euro.
A pesare sulla diminuzione di quotazioni, secondo gli analisti, lo stock di case invendute accumulate soprattutto nella fase più acuta della pandemia.
Leggendo i dati dell’osservatorio “Immobiliare Insights”, emerge che l’accumulo dello stock di offerta di immobili residenziali è cresciuto del 59,3% rispetto al 2020, appunto in concomitanza con un calo della domanda pari al 4,7% in un anno.

L’andamento delle vendite: i dati provinciali

I prezzi medi delle abitazioni in Calabria (Fonte: Osservatorio “Immobiliare Insights”)

Scendendo nel dettaglio provinciale emerge una differenziazione dei prezzi di immobili residenziali tra le varie aree della Regione. A brillare per quotazione il Vibonese che registra il dato più alto medio regionale. Secondo le stime dello studio, infatti, il prezzo medio per immobili in questa provincia, nel mese scorso, è stata pari a 1.205 euro a metro quadro. Mentre è il Reggino a registrare il dato più basso in Calabria. Per l’acquisto di un appartamento il suo valore medio è pari a 824 euro a metro quadrato. Nella classifica stilata, dall’agenzia immobiliare, emerge che dopo il Vibonese, segue la provincia di Catanzaro dove il valore medio di una casa raggiunge 947 euro a metro quadro, seguita dal Crotonese (939 euro/mq), ed il Cosentino (900 euro/mq).  
Ed anche su base provinciale si registra un andamento altalenate dei prezzi nel corso degli anni. Se mediamente il costo di un’abitazione su base annua è rimasto sostanzialmente invariato (-0,6%) tra il 2020 e il 2021, nelle varie aree si sono registrati forti differenze. A Crotone, Vibo e nella provincia di Reggio Calabria il calo rispetto al 2020 ha superato anche il 5% su base annua.
Passando in rassegna invece l’invenduto, emerge un quadro simile per tutto il territorio, con eccezioni rilevanti nelle province di Crotone e Reggio Calabria. Dove la quota di accumulo di immobili residenziali non venduti risulta rispettivamente di +108,2% e +128%.

Le quotazioni delle locazioni

L’andamento dei fitti delle abitazioni in Calabria (Fonte: Osservatorio “Immobiliare Insights”)

E se i prezzi medi delle case negli anni, hanno perso terreno viceversa il trend delle quotazioni dei fitti è in crescita. Tra il 2014 e il 2021 il prezzo medio dei fitti nella regione è salito di oltre 8,7 punti percentuali.
In particolare, sempre secondo l’osservatorio immobiliare, mediamente i canoni di locazione nel 2021 sono aumentati di 4,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente così come è in crescita la domanda di case in affitto: +12,6% su base annua. Per gli analisti questo dato è da giustificare appunto per questa forte domanda di immobili ad uso abitativo che ha ridotto in modo considerevole lo stock – pur sempre alto (+14,8% rispetto al 2020) – di case disponibili. Nell’ultimo trimestre del 2021, infatti, il numero di abitazioni ancora presente nel mercato delle locazioni è calato del 21,6% rispetto ai precedenti tre trimestri.
Ma anche nel settore dei fitti immobiliari residenziali si sono registrate differenze tra le diverse aree della regione. Se il prezzo medio è infatti mediamente cresciuto in Calabria, nelle province di Crotone e nel Vibonese si è registrata una flessione rispettivamente dell’11,6% e del 26,2% rispetto al 2020. Mentre a Crotone città, il calo è stato pari al 2,4%. Anche se nei primi mesi del 2022, almeno per l’area pitagorica la situazione è tornata a risollevarsi.

Il discrimine territoriale: i tassi d’interesse

Il vero discriminante con gli altri territori italiani resta il tasso d’interesse praticato dalle banche in Calabria anche per l’acquisto delle abitazioni. Nonostante la flessione del tasso negli anni, legata alla forte iniezione di liquidità immessa nel sistema creditizio a seguito dello scoppio della pandemia e la politica della Banca centrale europea che ha lasciato invariati i tassi d’interesse praticati – fermi allo zero per cento -, la Calabria continua a registrare una delle percentuali più alte.
Secondo l’ultima rilevazione di Bankitalia il Taeg praticato su nuovi mutui per l’acquisto di un’abitazione a giugno del 2021 è stato pari all’1,65% contro la media italiana dell’1,5%. E ora il tasso d’interesse, per via della ripresa economica registrata in Italia, è destinato a salire: a dicembre scorso mediamente in Italia il tasso praticato dalle banche era all’1,74%. Una precondizione che porterà a far salire anche quanto praticato nella regione, nonostante le ultime precisazione della Banca centrale europea di non voler intervenire sulla percentuale attuale.
Un aspetto quello del tasso praticato in Calabria che resta penalizzante per quanti vogliano entrare in possesso di una nuova abitazione. E che nel prossimo futuro è destinato anche a salire. Facendo incrementare la quota di invenduto. (r.desanto@corrierecal.it)   

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