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Enti locali in dissesto, Province in crisi finanziaria ed emergenza sanità: ecco la “fotografia” della Calabria

Il difficile quadro della regione emerge dalla delibera sul programma delle attività di controllo della Corte dei Conti: pesante «la situazione di accentuato squilibrio strutturale economico-finanz…

Pubblicato il: 06/03/2022 – 21:35
Enti locali in dissesto, Province in crisi finanziaria ed emergenza sanità: ecco la “fotografia” della Calabria

Il dissesto di gran parte degli enti locali, la crisi finanziaria delle Province e una sanità sempre in piena e grave emergenza. La “fotografia” della difficile situazione della Calabria è ben racchiusa nella delibera sul programma di lavoro della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Nell’annunciare le verifiche che la magistratura contabile metterà in campo nel corso del 2022, la Corte dei Conti individua le priorità del suo controllo finanziario, anche e soprattutto alla luce delle attività collegate al Pnrr. In primo luogo, si richiamano le linee guida del controllo stabilite a livello nazionale, che devono seguire «criteri che privilegino le criticità più evidenti», e «tale condivisibile orientamento – sostiene la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti – sconta, per la regione Calabria, una realtà caratterizzata dalla circostanza che la maggior parte degli enti versano in una situazione di accentuato squilibrio strutturale economico-finanziario che renderebbe necessario un costante monitoraggio anche nell’ottica del corretto utilizzo dei fondi Covid e del Pnrr». Sempre con riferimento agli enti locali, «al fine di verificarne la corretta contabilizzazione e utilizzazione» la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti preannuncia «un focus sulla gestione dei fondi Covid e sull’impatto delle erogazioni compensative delle minori entrate correlate al blocco delle riscossioni conseguenti alla pandemia». Inoltre – specifica la magistratura contabile calabrese – «per l’anno in corso la scala delle priorità include i rendiconti dei due capoluoghi di provincia, Catanzaro e Crotone, esame che appare opportuno considerato che nei confronti di entrambi gli enti è stata disposta la misura del blocco della spesa discrezionale. Per quanto riguarda gli altri tre capoluoghi di provincia, due sono in piano di riequilibrio (Reggio Calabria e Vibo Valentia, quest’ultimo in corso di rimodulazione). Il terzo (Cosenza) è in dissesto (sentenza Ssrr n 2/2020) e ha adottato il bilancio stabilmente riequilibrato». Inoltre – si evidenzia – «i rendiconti delle cinque Province calabresi non vengono esaminati da molti anni e quindi appare necessario avviarne l’esame, anche al fine di valutare la consistenza e natura della crisi finanziaria che, in base a quanto denunciato dalla Upi della Calabria, affliggerebbe tali enti, uno dei quali (la provincia di Catanzaro) ha deliberato il ricorso al piano di riequilibrio, e un altro è in dissesto dal 2013 (Vibo Valentia). Da notizie stampa emerge che è stato deliberato dall’Osl il piano di estinzione del debito intermedio».
Quanto alla sanità, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti riconferma in sostanza le linee programmatiche dei controlli degli anni precedenti. «L’obiettivo – riporta la delibera – sarà quello di definire, nel modo più completo possibile, il quadro complessivo della gestione della spesa sanitaria nella Regione. Si tratta di un’attività connotata da particolare complessità per una regione che, da oltre dieci anni, è in piano di rientro, le cui aziende registrano ingenti perdite d’esercizio, con bilanci che non sono stati approvati dal commissario ad acta, in cui i Lea sono insoddisfacenti e al di sotto del livello minimo. Inoltre, le ricadute economico finanziarie derivanti dalla pandemia, con particolare riferimento ai flussi finanziari verso tutti gli enti coinvolti nella gestione della spesa sanitaria, rendono necessario uno sforzo supplementare rispetto al passato indirizzato al fine di verificare eventuali sprechi e/o inefficienze». (c. a.)

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