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Giovannini parte da Gioia Tauro: «In Calabria 7 miliardi nei prossimi 10 anni» – VIDEO

Quello della Piana è il primo porto visitato dal titolare del Mims. In agenda statale 106, retroporto, zes e rete ferroviaria. Occhiuto: «Calabria “hub” importante per lo sviluppo di tutto il Paese»

Pubblicato il: 07/03/2022 – 12:27
di Francesco Donnici
Giovannini parte da Gioia Tauro: «In Calabria 7 miliardi nei prossimi 10 anni» – VIDEO

GIOIA TAURO «Siamo di fronte a una realtà straordinaria». Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile arriva a Gioia Tauro, in visita all’Autorità portuale e descrive così l’imponente opera calabrese. «Una realtà unica», che «può diventare un motore di cambiamento non solo per il trasporto marittimo, ma anche per l’efficienza logistica di tutta l’Europa». Anche per questo al porto della Piana è destinata un’ampia fetta dei fondi dedicati del Pnrr, ma non solo.
Dopo la riunione nei locali dell’Autorità portuale alla presenza, tra gli altri, del presidente Agostinelli, del prefetto Massimo Mariani e del governatore Roberto Occhiuto (accompagnato dall’assessore Dolce), la conferenza stampa si svolge all’aperto, proprio nei pressi di uno dei cantieri finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in prossimità della zona dove dovrebbe essere realizzato il bacino di carenaggio (foto sotto).

«In Calabria 7 miliardi nei prossimi 10 anni»

La porzione interessata è lunga circa 400 metri e l’investimento di circa 16 milioni assume rilevanza strategia per l’intero scalo. Non solo. Secondo il cronoprogramma, il progetto dovrebbe vedere la luce già entro i prossimi mesi classificandosi come una delle prime opere realizzate in Italia su fondi Pnrr. «In Calabria, complessivamente, tra Pnrr e altri fondi investiremo 7 miliardi di euro nei prossimi dieci anni», dice ancora Giovannini. E l’attenzione non si limita al solo porto, ma anche al retroporto e alla rete viaria di collegamento. I fondi, infatti, non solo saranno destinati a «portare l’alta velocità, ma anche per potenziare i porti, la jonica e consentire alla regione di fare quel salto di qualità che è alla sua portata, nell’interesse del Paese».

Gioia Tauro prima tappa

«A causa della situazione Covid (Gioia Tauro, ndr) è il primo porto che visito». Sottolinea però il ministro come questa non sia una mera casualità «perché è un porto unico non solo in Italia, ma anche a livello europeo. Ringrazio tutti coloro i quali stanno investendo in questo porto. Il governo nazionale crede nello sviluppo non solo del porto, ma anche del retroporto». Proprio in questo senso l’attenzione appare trasversale e riguarda anche le strutture di collegamento al porto e per il raccordo ferroviario in relazione al quale «Rfi sta per annunciare le soluzioni ai problemi».

Non solo Pnrr

«L’attenzione dei media – ha psiegato il ministro – è stata fortissima sul Pnrr che però arriva fino al 2026, quindi è già praticamente tutto definito. Ma la partita non finisce col Pnrr». Il piano di finanziamenti per la Calabria e per il Mezzogiorno sul tavolo del Mims è molto più ampio. «Non si parla più soltanto di 61 miliardi, che è la nostra quota, ma di 104 miliardi». Nella somma Giovannini comprende anche altre risorse che verranno investite da qui alla fine delle decennio. A queste si aggiungeranno «le risorse comunitarie e per l’Italia. Parliamo complessivamente di 80 miliardi».
«Quello su cui dobbiamo concentrare l’attenzione – rimarca – è la collaborazione interistituzionale. Per questo ormai sono mesi che il ministero lavora con ogni singola regione per definire priorità e interventi». Secondo punto è «la progettazione perché abbiamo capito che se hai progetti ricevi finanziamenti. Questa è un’inversione importante rispetto al passato perché prima arrivavano i finanziamenti e poi i progetti arrivavano successivamente». Sistema più nebuloso e che produceva una notevole dilatazione delle tempistiche.

«Investimento importante anche sulle Zes»

Uno dei punti spinosi è certamente la “Zona economica speciale” che ha visto nei mesi scorsi la nomina del nuovo commissario, Federico D’Andrea, già citato durante le “nomination” per il dopo Cotticelli-Zuccatelli come commissario per la Sanità. Anche in questo caso le sensazioni paiono essere positive a fronte dell’«importante investimento».
«Adesso – dice Giovannini – abbiamo bisogno di accelerare e questa accelerazione non può che essere vista in un piano di sviluppo complessivo della Calabria e del Mezzogiorno. Il nostro ministero, a fronte del 40% medio di risorse destinate al Mezzogiorno del Pnrr e del fondo complementare ne ha destinate il 55%. Abbiamo fatto una scelta che non è frutto di un algoritmo, ma è una scelta chiara e anche le Zes in questo quadro speriamo accelerino la loro capacità di attrarre investimenti».
Nessun commento invece sul progetto del rigassificatore a Gioia Tauro. In questo caso la palla passa al ministro Cingolani e al ministero per la Transizione Ecologica. «Il governo – si limita a commentare Giovannini – sta ripensando la politica energetica anche alla luce di aumentate l’autonomia energetica. Attendiamo quindi le iniziative del ministro Cingolani anche a fronte della nuova drammatica situazione internazionale».

Statale 106. Carenza di fondi e progetti

Non è contemplata dagli investimenti del Pnrr, ma è inevitabile non far scivolare il discorso sulla Statale 106. «Come “fondo sviluppo e coesione” – dice il ministro – abbiamo programmato un investimento di 200 milioni di euro che consentirà di avviare i lavori almeno fino a Crotone. Stiamo discutendo insieme ad Anas i pezzi successivi, per mettere in sicurezza questa opera».
In uno degli ultimi consigli regionali l’arteria è stata posta in cima all’Ordine del giorno ed è stata votata una mozione per impegnare il governo sui problemi che riguardano quella che da ormai oltre trent’anni è tristemente nota come la “statale della morte”. «L’intenzione – rimarca il governatore Occhiuto – è quella di destinare intanto 220 milioni per un tratto della 106. Per concludere il tratto fino a Catanzaro occorrono circa 5 miliardi e abbiamo soltanto 700 milioni. Da Catanzaro a Reggio mancano anche i progetti». Proprio per questo, «nel contratto di programma ad Anas è stato chiesto che si realizzi il tratto fino a Catanzaro e che si faccia la progettazione del tratto verso Reggio. È prevedibile, come avvenuto negli ultimi anni, che le risorse europee vadano là dove ci sono progetti con un grado di fattibilità più avanzato».

Occhiuto: «Sul Corap fatto grande lavoro»

«I problemi urbanistici sono stati risolti», commenta poi il governatore in risposta a chi chiede lumi in merito alla mobilità verso il porto e alla viabilità in generale. «Ora, non appena verrà nominato il commissario del Corap trasmetterà l’atto formale. L’idea è intanto quella di scindere i due asset perché il Corap non può occuparsi della depurazione e dello sviluppo delle aree industriali. Tutte queste situazioni che si trascinavano da anni il governo regionale vuole risolverle in qualche mese e l’impegno sul Corap mi sembra sia evidente». Occhiuto torna poi sul tema denunciato nei giorni scorsi dei fondi Fsc (circa 1,1 miliardi) che rischiano di andare perduti perché non investiti dalla regione negli anni passati. «I direttori generali dei dipartimenti sono stati riuniti la scorsa settimana ed entro mercoledì voglio capire quale parte di questa spesa può essere realizzata. L’idea, altrimenti, è quella di fare un Cis per riprogrammare queste risorse verso infrastrutture strategiche».
«Sul tema della viabilità la Regione ha proposto le proprie idee nel contratto di programma ad Anas», dice poi Occhiuto. «Io confido nell’apertura di credito che il governo nazionale sta dimostrando nei confronti della Calabria anche a fronte della possibilità di intervenire sulle infrastrutture stradali che non possono essere finanziate col Pnrr ma possono trovare finanziamento nell’Fsc e in parte nel fondo complementare».

«Importante attenzione del governo verso i problemi della Calabria»

In conclusione Occhiuto plaude alla presenza del ministro nel porto della Piana, sintomo «dell’attenzione del governo verso i problemi della Calabria».
«Il governo – aggiunge Occhiuto – considera la Calabria un “hub” importante per lo sviluppo dell’intero Paese. Questo porto è cresciuto e si è sviluppato a volte nell’indifferenza della comunità nazionale e anche della comunità calabrese. È bello che oggi ci sia un ministro insieme al presidente di regione affinché possa essere dimostrato che anche la Calabria ha infrastrutture di eccellenza che possono essere risorse per l’intero Paese». Un’eccellenza che negli anni ha attratto soggetti leader nel settore dei trasporti di tutti i tipi. Msc su tutti. «L’Italia – conclude Giovannini – è al centro di investimenti dei grandi gruppi internazionali sulle diverse forme di trasporto. Abbiamo dimostrato che questo Paese ha una possibilità di ripresa che solo l’anno scorso pareva impossibile. La resilienza è stata fortissima e c’è molta voglia di investire sul nostro Paese». Il ministro ha poi proseguito verso Villa San Giovanni per partire alla volta di Messina e presenziare all’inaugurazione dell’“Iginia”, la nuova nave di Rfi. (redazione@corrierecal.it)

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