LAMEZIA TERME Torna a scorrere il sangue a Lamezia, dove, nel tardo pomeriggio di lunedì 7 marzo, si è consumato un agguato. Il tragico bilancio, secondo quanto appreso, è di un morto, Luigi Trovato, di 52 anni, e due feriti, uno dei quali sarebbe Luciano Trovato, 37 anni, fratello della vittima. La terza persona colpita è Pasquale D’Angela, 34 anni. I due feriti, seppure in condizioni gravi e ricoverati entrambi in prognosi riservata, non sarebbero in pericolo di vita.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, le tre persone sarebbe state bersaglio di almeno due aggressori, e sarebbero state attinte da diversi colpi di pistola. Sull’asfalto si contano oltre dodici bossoli. Uno dei due sarebbe morto durante il trasporto in Pronto soccorso. Le forze dell’ordine – sul posto erano presenti i vertici del Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro – stanno sentendo, in queste ore, titolari di attività commerciali della zona e cittadini per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti. Si sarebbe trattato, comunque, di una sorta di inseguimento, a pistole spianate, in un’area molto trafficata della città.
I due Trovato e Pasquale D’Angela si trovavano, secondo quanto appreso, a bordo di un’automobile. La zona in cui è avvenuto il fatto è a poche decine di metri dal palazzo di giustizia. Le due persone che hanno messo in atto l’agguato indossavano dei passamontagna e si sono allontanati a bordo di un’automobile. Entrambi erano armati di pistole.
Ancora poche e frammentarie le notizie sul fatto, che si è verificato in piazza Borrelli, a poche centinaia di metri dal centro della città della Piana. Sul luogo le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica del ferimento. Sia la vittima che suo fratello erano stati coinvolti nell’operazione “Perseo” che nel 2013 aveva portato in carcere 67 persone ritenute collegate, a vario titolo, alla cosca di ‘ndrangheta Giampà. I fratelli Trovato, in particolare, erano titolari di una carrozzeria sequestrata nel 2018 per una presunta vicenda legate a un’intestazione fittizia. Entrambi erano stati assolti in Appello nel dicembre 2021. (gi. cu.)
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