COSENZA «Sono contento del sostegno della Cgil, ma sono rammaricato per quanto accaduto». A parlare al Corriere della Calabria è Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’Istituto scolastico comprensivo di Via Roma – Spirito Santo a Cosenza. La Cgil di Cosenza ha organizzato un incontro nella sede della Camera del lavoro per ribadire la propria vicinanza al preside perché «la scuola non si imbavaglia». Nelle scorse settimane, l’avvio dei lavori su via Roma disposti dall’amministrazione comunale per la modifica della viabilità cittadina e la riapertura al traffico in un’area nella quale ricadono anche due istituti scolastici, hanno sollevato polemiche e la reazione veemente del dirigente scolastico e degli alunni. Alcuni bambini hanno affisso sulle transenne arancioni che delimitano il cantiere molti biglietti nei quali hanno espresso loro contrarietà al via libera dei lavori. «Ho sovraesposto la scuola, mentre in quelle aule si lavora come in maniera – dice Ciglio – parliamo sempre di riservatezza, gentilezza e non di spettacoli come quelli andati in scena». «Rifarei tutto – aggiunge il prof – e se fosse possibile inviterei le persone a manifestare il dissenso, la richiesta di ascolto, la voglia di dialogo e spero che si possa avviare una discussione reale sul merito della faccenda». «Serve o no chiudere il pezzo di strada a via Roma?», si domanda Ciglio. L’ultima parola spetterà al Tar, «ma la decisione arriverà quando il più sarà fatto. Tuttavia siamo ancora in tempo per operare una discussione che porti a ragioni concrete e reali». E sulla viabilità, Ciglio aggiunge: «E’ importante capire i dettagli del piano traffico e mobilità del Comune di Cosenza e magari anche ragionare su come eliminare gli 8 chilometri di doppia fila».
Sulle polemiche è intervenuto anche il segretario della Cgil di Cosenza, Umberto Calabrone. «Non penso che l’apertura di via Roma risolva tutti i nodi del traffico a Cosenza e sulla questione si sono alzati troppo i toni», sostiene Calabrone che aggiunge: «Se da una parte, ho delle remore sulla decisione del sindaco Franz Caruso di rivolgersi all’Usr per chiedere la rimozione di Massimo Ciglio, dall’altra penso che il dirigente scolastico avrebbe potuto gestire meglio la questione. Alcune frasi comparse sui volantini avrebbero dovuto far riflettere. Sono d’accordo con la libertà di pensiero, ma le offese sono da censurare». (f.b.)
x
x