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Ambizioni, speranze e lavori programmati. Ecco la ferrovia jonica del futuro (prossimo)

Il Dipartimento Lavori pubblici ha risposto all’interrogazione delle opposizioni: «Deliberati dal Cipess 180 milioni per l’elettrificazione fino a Reggio»

Pubblicato il: 09/03/2022 – 14:03
di Luca Latella
Ambizioni, speranze e lavori programmati. Ecco la ferrovia jonica del futuro (prossimo)

CORIGLIANO ROSSANO Le prossime settimane saranno decisive. L’elettrificazione della linea ferroviaria jonica – almeno dal punto di vista amministrativo – potrebbe avere le ore contate. In calendario vi sono, infatti, una serie di rendez-vous che risulteranno fondamentali.
È quanto emerge dalla risposta del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria fornita all’interrogazione presentata da Davide Tavernise, Amalia Bruni e Nicola Irto. I consiglieri regionali avevano chiesto lumi sullo stato dei lavori programmati sulla strada ferrata jonica, da Sibari a Reggio Calabria.
Il dirigente Claudio Moroni, in una dettagliata relazione in risposta all’interpellanza dei tre consiglieri regionali ha chiarito problemi, interrogativi e prospettive future.

I progetti bandiera

«Il Dipartimento ha avviato diverse interlocuzioni con Rfi – è scritto nella relazione a firma di Moroni – in relazione allo stato di attuazione degli interventi, che risultano in gran parte finanziati, come indicato nell’interrogazione, con Fondi per lo Sviluppo e la Coesione destinati alle tratte ferroviarie ricadenti nella Regione Calabria e gestite dalla stessa Rfi».
«La nuova Giunta regionale – è il primo passaggio fondamentale – preso atto della mancanza di una quota di finanziamento per completare l’elettrificazione dell’intera linea, ha inserito nell’ambito della programmazione dei “progetti bandiera” finanziati con l’anticipazione del fondo Fsc mediante delibera Cipess del 15 febbraio 2022 l’importo di 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione fino a Reggio di Calabria».

Gli altri interventi

Il restyling della linea ferroviaria jonica riguarda più complessivamente anche altre tipologie di interventi, «quali l’elevazione dell’intera linea a rango C (binari e traverse già sostituite in ampi tratti, ndr), che consente un aumento della velocità media di percorrenza, e l’eliminazione dei passaggi a livello. Poiché gli interventi di soppressione dei passaggi a livello necessitano di accordi tra Rfi e i Comuni interessati – specifica ancora il Dipartimento Lavori pubblici – la Regione Calabria ha assunto il ruolo di coordinare i rapporti tra le parti, che vengono consolidati con la sottoscrizione di specifiche convenzioni».
Al momento, sono diverse le interlocuzioni avviate con i Comuni e con Rete Ferroviaria Italiana «nella persona di Calogero Parla, responsabile area Sud della Direzione Investimenti Programmi Soppressione passaggi a livello», nel corso di una riunione tenutasi il 16 febbraio scorso.
Lungo tutta la tratta, ad oggi sono in corso i lavori su sette passaggi a livello nei comuni di Sellia Marina (5) e Montepaone (2). Si sono chiuse positivamente le conferenze di servizi relative al comune di Rocca Imperiale (un passaggio a livello) e al comune di Strongoli (2), «per i quali si potrà quindi procedere all’affidamento dei lavori mediante appalto integrato».
Inoltre sono attualmente in corso le conferenze di servizio per i lavori nel comune di Mandatoriccio (un passaggio a livello) e nel comune di Cirò (due passaggi a livello), «mentre tutti i restanti interventi, ove non vi sono criticità (eccessiva urbanizzazione, vincoli idraulici, mancata condivisione da parte dell’Ente per la chiusura), attualmente sono in fase di progettazione da parte di Rfi».
«Una particolare attenzione – riporta ancora la relazione del dirigente regionale Moroni – è stata rivolta alla soppressione dei passaggi a livello per alcuni dei comuni più grandi, nello specifico parliamo di Catanzaro Lido, Corigliano-Rossano, Crotone e Reggio Calabria, per i quali sono stati programmati ed effettuati incontri in loco con gli uffici tecnici e i rappresentanti delle amministrazioni al fine di superare alcune criticità specifiche, e per i quali è programmata una riunione tecnica presso gli uffici regionali per 24 marzo 2022 per visionare le soluzioni proposte da Rfi».
In relazione ai tempi di attuazione dell’intervento principale, ovvero l’elettrificazione della linea, «il Dipartimento ha contestato formalmente i ritardi attuativi (come il fermo dei lavori tra Sibari e Corigliano a causa di vincoli paesaggistici, poi sbloccati dopo due anni dalla Soprintendenza dei beni culturali, ndr) e lo slittamento dei cronoprogrammi ed ha chiesto un riallineamento degli stessi anche in considerazione dei recenti sviluppi normativi che consentono semplificazioni nell’iter autorizzativo dei lavori per i progetti finanziati con fondi Pnrr, fondi europei e Fsc». Il Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria, per questi motivi, ha richiesto a Rfi le «schede tecniche di dettaglio e sono stati fissati incontri sia con i tecnici Rfi che con il commissario governativo (per i lavori sulla ferrovia jonica, ndr), Roberto Pagone, incontri che si terranno entro i prossimi 15 giorni – conclude la relazione – a valle della predisposizione delle schede».
Insomma, la Regione sembra avere le idee chiare, ma sui tempi, Rfi aveva specificato al Corriere della Calabria che per la ripresa dei lavori per la trazione elettrica, pur in alcune fasi «anticipati», la «fase negoziale» si avvierà entro il «2023». (l.latella@corrierecal.it)

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