COSENZA Assolto per non aver commesso il fatto. Questa la sentenza pronunciata al termine della Camera di Consiglio in Corte d’Assise a Cosenza (Giudice Paola Lucente, a latere Marco Bilotta) nell’ambito del processo sull’omicidio del boss cosentino Luca Bruni, detto “Bella Bella” nei confronti di uno degli imputati Luigi Abbruzzese (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Paolo Pisani). Per Marco Abbruzzese (difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Antonio Quintieri), invece, i giudici hanno chiesto la pena di 4 anni e sei mesi per occultamento di cadavere.
Prima della decisione, aveva concluso l’arringa l’avvocato Antonio Quintieri preceduto nell’udienza di ieri dai colleghi Badolato e Pisani. Il pubblico ministero Vito Valerio al termine delle requisitoria aveva invocato la pena dell’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi nei confronti di entrambi gli imputati.
Il corpo di Bruni fu ritrovato sotterrato nelle campagne della città di Castrolibero, in località Orto Matera, grazie alle rivelazioni del pentito Adolfo Foggetti. A sparare fu uno dei migliori amici della vittima, Daniele Lamanna, oggi pentito. «L’ho sparato in testa con la 7.65, la pistola si è inceppata e Adolfo Foggetti mi ha passato la 38. L’ho colpito, ho buttato l’arma e sono andato via». Del corpo non si seppe nulla fino al 2014. Sul delitto sono stati costruiti cinque processi, imbastiti per individuare tutti i responsabili di quell’omicidio.
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