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verso le amministrative

Catanzaro, Fiorita ha già sciolto la riserva. Ma nel Pd e nel centrosinistra restano incognite e malumori

Il leader di Cambiavento raccoglie il mandato dem. Casalinuovo aspetta di confrontarsi con i suoi mentre Donato chiude al dialogo e resta in campo

Pubblicato il: 10/03/2022 – 15:27
Catanzaro, Fiorita ha già sciolto la riserva. Ma nel Pd e nel centrosinistra restano incognite e malumori

CATANZARO Attesa, fermento e tormenti nel centrosinistra in vista delle prossime elezioni amministrative di Catanzaro. La “svolta” del Partito democratico, che ieri dopo una lunga fase di indecisione ha ufficialmente indicato il leader di Cambiavento Nicola Fiorita quale candidato sindaco con l’investitura dei big del Nazareno, Francesco Boccia, ha completamente mutato lo scenario nello schieramento, che di fatto esprime altre due candidature, sia pure di ispirazione civica, quelle dell’avvocato Aldo Casalinuovo e del docente universitario Valerio Donato, e inoltre avrebbe creato più di un mugugno all’interno dello stesso Pd, non solo catanzarese.
Era del resto prevedibile, anche perché la scelta pro-Fiorita del Pd, comunque nell’aria già da giorni per come riportato dal Corriere della Calabria, ha un significato politico di non poco conto, intrecciandosi anche con dinamiche nazionali che hanno il loro peso: sostenendo Fiorita il Pd dà ulteriore impulso a una coalizione che vede già schierati, al fianco di Fiorita, il Movimento 5 Stelle, con cui il Pd ha fatto alleanza alle ultime Regionali sulla falsariga, ma anche il polo civico di Luigi de Magistris, che invece alle Regionali è stato un competitor del Pd e del centrosinistra. E questo nuovo assetto starebbe creando più di un malumore tra i dem catanzaresi. Ma significativo è anche il “mandato” che il Pd ha assegnato a Fiorita, quello di coinvolgere nel cosiddetto “campo largo” della coalizione anche gli altri due candidati già in campo – Casalinuovo e Donato – in modo da realizzare una reale unità dello schieramento contro il centrodestra.

Fiorita non perde tempo, attesa per Casalinuovo e Donato

Fiorita, a quanto aveva detto ieri Boccia, si era preso qualche giorno per riflettere ma una sua dichiarazione odierna ha diradato tutti i dubbi: il leader di Cambiavento è oramai a tutti gli effetti il candidato del centrosinistra e ha già raccolto il “mandato” dei democrat. Occhi dunque adesso tutti puntati sulle mosse di Casalinuovo e di Donato, in queste ore impegnati in una comprensibile fase di riflessione: tra l’altro anche Casalinuovo e Donato sono stati a confronto con i vertici del Pd che stanno conducendo le trattative per le Comunali di Catanzaro, il responsabile nazionale enti locali del Nazareno Francesco Boccia e il segretario regionale dem Nicola Irto, ricevendo l’invito a convergere nel progetto politico guidato da Fiorita.
A quanto trapela da fonti accreditate, a conferma del resto di un’impostazione già emersa nei giorni scorsi, l’atteggiamento di Casalinuovo e Donato sarebbe comunque diverso, nel senso che Casalinuovo avrebbe un’impostazione di maggiore apertura al dialogo che invece non avrebbe Donato. In una dichiarazione rilasciata all’Agi, Casalinuovo riferisce di avere avuto già un contatto con Fiorita ma di essersi riservato una decisione nei prossimi giorni, al fondo di una valutazione con l’area che lo sostiene: «Intanto – esordisce Casalinuovo – ribadisco che la nostra è una proposta civica e politica che comunque si inserisce nell’alveo del centrosinistra progressista e riformista. Nei prossimi giorni ci riuniremo con quanti finora hanno sostenuto la mia candidatura. Si tratta soprattutto – lo vorrei sottolineare – di iscritti e di persone già dirigenti del Pd. Ieri, ho portato all’attenzione di Boccia e di Irto un piccolo elenco di nomi con accanto i ruoli nell’ambito del Pd, e ho detto loro che c’è un’area ampia del Pd che riteneva e ritiene più affine la mia candidatura, anche perché io fino a pochi anni fa sono stato iscritto al Pd e sono stato anche attivo nel Pd, e poi come tanti in Calabria non abbiamo rinnovato la tessera con le note vicende dei commissariamenti del partito. Vedo invece – prosegue Casalinuovo – che Fiorita è su un binario politico diverso, perché è su un’area più movimentista che non ha grandi punti di contatto con il Pd, basti pensare al sostegno che Fiorita riceve dal polo che fa riferimento a de Magistris. A me inoltre lascia molto perplesso – ovviamente è un dato politico – il riferimento che Boccia ha fatto alla portavoce nazionale delle Sardine Jasmine Cristallo, dicendo che ha svolto un ruolo molto importante in questa fase. Ebbene, tutto questo lo metto a confronto con l’impegno delle persone che sono a me vicine e che sono iscritte al Pd, e confermo quello che ho riferito a Boccia e Irto: la nostra è una proposta civica e politica che si iscrive nell’alveo del centrosinistra progressista e riformista e dunque secondo me è quella più affine al Pd. Devo dire – conclude Casalinuovo – che Fiorita mi ha già contattato ieri, a lui ho risposto che naturalmente devo fare una valutazione con le persone che hanno sostenuto la mia candidatura, perché io non prendo decisioni personali”».
Da fonti vicine all’altro candidato sindaco, Valerio Donato, si fa intendere che non ci sarà alcun passo indietro, nel senso che Donato resta in campo come candidato sindaco in autonomia con la sua proposta civica, non intravvedendo nella posizione dei dem altro che la riproposizione di una logica nazionale che non terrebbe in alcun conto le reali esigenze della città. Del resto – osserva più di un analista politico – non è un mistero che attorno a Donato si stia concretizzando un’aggregazione che raccoglierà anche pezzi, pure importanti, del centrodestra, al punto che – dice un alto esponente del Pd che richiede l’anonimato – «per Donato l’abbraccio con i democrat sarebbe stato persino controproducente per come si stanno mettendo le cose».

I malumori in casa democrat

Ma il problema in linea generale, resta tutto, come sempre, dentro le mura del Pd. Secondo quanto riferito da fonti accreditate, la lunga giornata di riunioni e di confronti ieri nella sede regionale del partito a Lamezia Terme con Boccia avrebbe avuto anche momenti e frangenti particolarmente duri e accesi, al punto che sul far della sera nei paraggi sarebbe stata avvistata anche un’auto della polizia. Insomma, molta tensione e più di un volto scuro al termine degli incontri, e critiche nemmeno tanto velate (ma ovviamente non palesate) all’indirizzo di Boccia. A quanto risulta, la scelta pro-Fiorita avrebbe ricevuto un consistente sostegno del Pd catanzarese ma non il sostegno di tutto il Pd catanzarese, al cui interno del resto vari iscritti e dirigenti si sarebbero già schierati con Donato e con Casalinuovo. Nel mirino delle contestazioni la sensazione di essersi trovati davanti a una scelta già “preconfezionata” dal Nazareno, portata al tavolo giusto per la ratifica finale. Così come in tanti in queste ore non avrebbero apprezzato la dichiarazione di Boccia per la quale tutti i dem più o meno legati al territorio dovranno candidarsi, compreso il deputato Antonio Viscomi, che – si dice – sarebbe rimasto perplesso apprendendo dell’esternazione del compagno di partito, e come lui tanti altri, perché a parecchi dirigenti del Pd catanzarese questa dichiarazione sarebbe apparsa piuttosto infelice, quasi l’ammissione di una debolezza del partito e di una sua difficoltà persino nell’allestire una lista alle prossime Comunali. (c. a.)

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