REGGIO CALABRIA Drammatico incidente allo stabilimento Hitachi Rail di Reggio Calabria. Giuseppe Cuzzola, 42enne addetto allo smaltimento dei rifiuti speciali di una ditta esterna è deceduto schiacciato dal materiale caduto da un braccio di una gru. Cuzzola, secondo quanto si e appreso, è morto sul colpo ed i soccorsi che gli sono stati prestati si sono rivelati inutili. A rendere noto l’incidente, poi confermato dai carabinieri, è stata la Rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento. La Rsu ha anche espresso solidarietà alla famiglia della vittima.
La vittima, che è anche titolare della ditta esterna “Cuzzola Trasporti”, secondo quanto è emerso dai primi accertamenti dei carabinieri, è deceduto mentre stava raccogliendo i rifiuti utilizzando un braccio meccanico per spostare l’alluminio, una parte del quale lo avrebbe schiacciato all’interno del cassone in cui si stava effettuando il deposito del materiale. Sono state avviate le indagini per appurare l’esatta dinamica di quanto successo.
Hitachi Rail esprime «tutto il suo cordoglio e supporto alla famiglia Cuzzola per il triste incidente che ha fatalmente colpito Giuseppe Cuzzola dell’omonima ditta specializzata nella raccolta e smaltimento di materiali speciali industriali».
In una nota, Hitachi Rail specifica di mettere «al centro delle proprie attività e politiche aziendali la sicurezza sui luoghi di lavoro ed offre pertanto piena e completa collaborazione alle autorità compenti impegnate a ricostruire le dinamiche che hanno determinato il triste incidente di questa mattina nell’area destinata alla raccolta dei materiali speciali attinente allo stabilimento di Reggio Calabria».
Don Paolo Ielo, cappellano delle Officine Hitachi e parrocco della parrocchia di S. Elia Profeta a Condera, chiede di raccogliersi nel silenzio e nel dolore per la prematura scomparsa di Giuseppe Cuzzola. «Quella che è successa oggi, è una tragedia inaspetta – afferma don Paolo – siamo sconcertati. Conoscevo Giuseppe personalmente, non solo per il suo lavoro, ma anche perchè era un mio parrocchiano. Nessuno si sarebbe mai aspettato al mondo una tragedia del genere, ancora un innocente muore mentre svolge il suo lavoro, mentre fa il suo dovere. Lascia la moglie e tre bambine. Adesso dobbiamo pregare tutti, è un dolore grande per l’Hitachi, ma anche per la città tutta. Ancora non sappiamo quando si potranno svolgere i funerali – aggiunge don Paolo – ci sono le indagini in corso. Ma stringiamoci in un abbraccio e in preghiera per Giuseppe e per i suoi cari».
«Ancora un incidente mortale sul lavoro. Questa strage infinita è inaccettabile». Lo affermano, in una nota, i dirigenti della Fiom Cgil Alberto Larghi, coordinatore nazionale del Gruppo Hitachi, Massimo Covello, segretario generale della Calabria e Luca Borghetti, segretario generale di Reggio Calabria. Sappiamo – aggiungono – che sono in corso le indagini e confidiamo nella magistratura affinché faccia luce sull’accaduto e sulle responsabilità di questo ennesimo incidente mortale. Ma ancora una volta riteniamo inaccettabile che in questo Paese si faccia la conta quasi quotidiana degli infortuni mortali. La prevenzione non è mai troppa e deve essere al primo posto tra gli obiettivi di un Paese civile che ha nel lavoro le sue fondamenta per far tendere il rischio a zero e per non dover più accettare che ancora ci siano persone che muoiono a causa di quello stesso lavoro che gli serve per vivere. Fim, Fiom e Uilm si mobiliteranno con iniziative che decideranno a livello territoriale per ribadire che la sicurezza, la salute e la vita non sono una variabile dipendente».
«La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria, a nome dell’intera cittadinanza, esprimono sentimenti di vicinanza e profondo cordoglio alla famiglia della vittima per il fatale incidente sul lavoro in cui ha perso la vita Giuseppe Cuzzola. Si tratta di una tragedia immane, che sconvolge e lascia attonita tutta la comunità reggina e, in particolare quanti, fra amici e colleghi, conoscevano Giuseppe e le sue doti umane e professionali». Lo affermano, in una nota, i sindaci facenti funzioni del Comune e della Città metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace.
«In attesa che vengano chiarite le dinamiche di quanto è accaduto – aggiungono – ancora una volta torna tristemente d’attualità il gravissimo problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ogni giorno continua a imporre il suo triste e assurdo tributo di sangue. Occorre mantenere altissima l’attenzione sulla tutela dell’incolumità e dei diritti dei lavoratori perché si tratta di valori non negoziabili in una società e in un Paese che vogliano davvero definirsi civili». (redazione@corrierecal.it)
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