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I NODI DELLA POLITICA

Calenda: «Alla Calabria serve managerialità e per il turismo puntare sul golf» – VIDEO

Il leader di Azione a Catanzaro, dove il suo partito sosterrà la candidatura di Talerico. «Qui la politica tutto ha fatto tranne che amministrare»

Pubblicato il: 11/03/2022 – 17:11
Calenda: «Alla Calabria serve managerialità e per il turismo puntare sul golf» – VIDEO

CATANZARO «Stiamo facendo un lavoro di radicamento del partito molto profondo. La nostra linea è molto semplice: qui nessuno si occupa di gestire e amministrare». Così il leader di Azione Carlo Calenda, oggi a Catanzaro dopo la prima tappa calabrese di ieri a Reggio. «La Calabria – ha spiegato Calenda – ha 1,1 miliardo di fondi non spesi e arriveranno 7 miliardi per le infrastrutture. Però sappiamo che in Calabria, ma in verità in tutt’Italia, non riusciamo a spendere normalmente più della metà dei fondi europei, ne dobbiamo spendere quest’anno 50. Dunque ci vuole una politica capace di amministrare, quindi capace di gestire e di fare accadere le cose, non una politica che parla di fascisti, comunisti, destra, sinistra».

A Catanzaro in campo con Talerico e con una lista

«L’infrastruttura, l’alta velocità è di destra o di sinistra? E’ semplicemente logica. Questo – ha aggiunto Calenda – è il contributo che posso dare. Ho fatto il manager tutta la vita e quello che ho costruito è un movimento politico che oggi sta crescendo, ha fatto un congresso, in tutti i Comuni si radica con amministratori locali e personalità della società civile. Noi siamo pronti ad allearci con tutte le forze che sono europeiste, democratiche e liberali, non ci alleiamo con 5 Stelle e la destra estrema perché questo è contrario ai nostri valori, ai nostri principi e non lo faremo a livello nazionale e non lo facciamo qui. In Calabria abbiamo 7 miliardi da spendere in infrastrutture, ma come li spendiamo se abbiamo una riduzione dei posti letto ospedalieri del 27% e la gente deve andarsi a curare al Bambin Gesù o al Gemelli di Roma? La ragione è che la politica tutto ha fatto tranne che gestire o amministrare. Questa è la dimensione che vogliamo affermare. A me – ha sostenuto il leader di Azione – non me ne frega nulla delle dichiarazioni destra, sinistra e altro, quello che mi importa è avere persone di qualità che passano la giornata con le chiappe sulla sedia a gestire e far accadere le cose». Alle prossime Comunali Azione sosterrà la candidatura a sindaco di Antonello Talerico, presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro in campo con una proposta civica: «Una persona di grande qualità, decideremo con gli organi regionali e provinciali», ha detto Calenda che poi ha garantito che il suo partito farà una lista.

«Quello che sta succedendo – ha quindi affermato Calenda – è che un partito nazionale ha deciso, invece di andare a paracadutare deputati e senatori, di aprire il cammino di persone capaci nei Comuni per arrivare anche in Parlamento. E i calabresi hanno bisogno enorme di avere una rappresentanza forte in Parlamento, perché quello che è successo e succede regolarmente è che non si guarda mai alla Calabria nel suo insieme ma chi va lì se viene da Catanzaro segue Catanzaro e se viene da Reggio segue Reggio. Ma alla fine le infrastrutture non le fai né a Catanzaro né a Reggio».

«Qui servono managerialità e gestione»

Calenda ha poi indicato la linea di azione che a suo giudizio serve per la guida della città di Catanzaro: «La strada è una sola, lavorare duro sulla città, quindi fare un lavoro che va in profondità andando a vedere problema per problema e proporre soluzioni. Ho incontrato imprenditori e amministratori locali e abbiamo messo a fuoco le priorità qui: non vendere libri dei sogni ma spiegando nel dettaglio come si fanno le cose, non solo le cose che si vogliono fare, concentrarsi su questo, evitare le polemiche fascisti-comunisti, decoro urbano e progetto per lo sviluppo di Catanzaro. Qui c’è un problema: Catanzaro – ha proseguito il leader di Azione – è un capoluogo di regione che ha una vocazione amministrativa mista e dall’altro lato non ha sviluppato in pieno il turismo, perché ha un problema di depurazione, di collegamenti che adesso spero con la metropolitana di superficie venga risolto, non ha un grande attrattore turistico per cui io ho detto ‘ragionate a esempio sulla possibilità di sviluppare il golf che qui non c’è e che attrae turismo di alto livello’. Qui ci vuole un’idea per cui anzitutto ci sia una connessione tra il Lido e la città alta, in modo che le persone possano stare il giorno a mare e poi venire su e viceversa, il che vuol dire parcheggi di scambio e fare la metropolitana di superficie. Ma oltre a questo bisogna spiegare perché devono qui: vicino avete competitor come Puglia e Sicilia che sono un pezzo avanti. La ricettività va migliorata, se volete entrare nel settore dei congressi bisogna andare alle fiere internazionali a chiederli, i congressi. Questo lavoro – ha concluso Calenda – si può fare ma bisogna concentrarsi sulla managerialità e sulla gestione e non perdere tempo con altre robe che non c’entrano nulla con l’amministrazione di una città». (c. a.)

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