Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Le indagini

Omicidio a Lamezia, convalidato il fermo. Restano in carcere Paola e Monteleone

I due indagati sono rei confessi della sparatoria che ha portato all’omicidio di Luigi Trovato e al ferimento di Luciano Trovato e Pasquale D’Angela

Pubblicato il: 11/03/2022 – 13:39
Omicidio a Lamezia, convalidato il fermo. Restano in carcere Paola e Monteleone

LAMEZIA TERME Restano in carcere Claudio Paola e Antonio Monteleone, i due rei confessi della sparatoria che la sera di lunedì sette marzo ha portato alla morte di Luigi Trovato, al ferimento di Luciano Trovato e di Pasquale D’Angela. Lo ha stabilito, al termine dell’udienza di convalida, il gip Francesco De Nino. I due indagati ieri, assistiti dagli avvocati Antonio Rocco e Armando Chirumbolo, hanno risposto alle domande del gip e del pm Santo Melidona con una ricostruzione dei fatti che mira ad accreditare la linea della legittima difesa. Hanno raccontato di precedenti screzi con i Trovato che sono culminati nella sparatoria mortale di pochi giorni fa.

La sparatoria in piazza Borelli

Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, e ripreso dalle immagini delle telecamere di piazza Borelli, Paola e Monteleone sarebbero giunti nella piazza intorno alle 19, provenienti da piazza della Repubblica, quando sarebbero stati speronati da un Suv bianco che proveniva contromano e colpiva l’Alfa Mito guidata da Monteleone sulla fiancata anteriore sinistra. Quasi contemporaneamente sarebbero stati tamponati da un’altra auto di colore rosso mentre un altro mezzo ancora arriva contromano seguendo il percorso del Suv, dal quale sarebbero scesi due soggetti, uno dei quali è stato identificato in Pasquale D’Angela. Anche dal terzo mezzo è uscita un’altra persona (insieme ad altre allo stato non identificate). Tutti si sarebbero diretti, secondo il racconto di Paola e Monteleone, verso l’Alfa Romeo Mito e sarebbero andati ad aprire lo sportello del guidatore dietro al quale stava Monteleone. Dal canto suo Claudio Paola era già uscito dall’auto da solo. Nel momento in cui gli aprivano lo sportello, Antonio Monteleone ha cominciato a sparare, con una Beretta calibro 6.35 con matricola punzonata, due colpi verso D’Angela e Luigi Trovato e altri due colpi verso Luigi Trovato (che è stato colpito al volto) e Luciano Trovato i quali, vista la risposta armata, hanno subito tentato la fuga. Nel frattempo Claudio Paola, con una calibro 9×21, ha sparato otto colpi verso i fratelli Trovato, inseguendoli, fino a salire sul tetto di un’auto parcheggiata in piazza Borelli, stendere il braccio ed esplodere altri colpi verso Luigi Trovato. Questo raccontano le accuse che la Procura guidata da Salvatore Curcio ha formulato contestando ai due indagati i reati di omicidio, tentato omicidio e reati in materia di armi. Il fascicolo è nelle mani del pm Giuseppe Falcone. Poi Claudio Paola e Antonio Monteleone sono fuggiti e due ore dopo si sono presentati ai carabinieri per costituirsi. (ale. tru.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x