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Sorical, Occhiuto: «Con le banche tedesche trattativa dura, entro 15 giorni devono dirci cosa vogliono fare»

Il punto del governatore su vari dossier: «Inaccettabile che l’Aic abbia perso risorse, interverrò». E sulla sanità: accerteremo il debito

Pubblicato il: 12/03/2022 – 11:15
Sorical, Occhiuto: «Con le banche tedesche trattativa dura, entro 15 giorni devono dirci cosa vogliono fare»

CATANZARO Sanità con il via a una procedura «per accertare il debito entro il 31 dicembre 2022», Sorical con «una dura trattativa» con le banche tedesche che hanno pignorato le quote del socio privato, emergenza profughi dall’Ucraina, e poi fondi comunitari e recupero di risorse a rischio. In un video sulla sua pagina facebook il presidente della Regione Roberto Occhiuto fa il punto su quella che è – dice – una sua «giornata tipo» ma anche e soprattutto sui dossier più delicati che stanno occupando la sua scrivania.

Sanità

In cima alle priorità ovviamente la sanità, di cui Occhiuto è anche commissario. «Ho verificato – riferisce – che fosse stata fatta una circolare. Ho scoperto che ci sono alcuni medici che sono prossimi alla pensione e che non vorrebbero andare in pensione ma restare in servizio. Ho detto ai miei dirigenti “se noi abbiamo bisogno di medici perché non trattenere quelli che vogliono rimanere”. Allora ho fatto fare una circolare ai commissari per dire che i medici che vogliono restare in servizio possono farlo fintantoché non avremo altri medici per sostituirli». Occhiuto riferisce poi di essersi «accertato sullo stato di redazione del Piano operativo, abbiamo fatto il piano dei presìdi di assistenza territoriale, 91, l’abbiamo fatto nei termini, una volta tanto il governo ha dovuto prolungare i termini per altre Regioni che non erano pronte, la Calabria invece aveva inviato tutte le schede relative a questo investimento del Pnrr». Capitolo ricognizione del debito sanitario: «Tra qualche giorno – spiega il presidente della regione e commissario – avremo delle novità perché abbiamo messo su una procedura per accertare il debito nella sanità entro il 31 dicembre 2022. Faremo un gruppo di lavoro all’interno del Dipartimento e altri gruppi di lavoro, coadiuvati anche dalla Guardia di Finanza grazie un emendamento che riuscii a far passare nel Decreto Fiscale, nelle diverse aziende sanitarie per accertare la quantità del debito, come non è mai stato fatto in dodici anni di commissariamento». Occhiuto poi evidenzia di essere al lavoro «per recuperare risorse per prorogare i contratti del personale medico, paramediche e amministrativo che ha lavorato nei centri vaccinali: a proposito, attenzione perché i numeri ci dicono che i contagi sono ancora tanti e la nostra rete ospedaliera non può consentire un aumento troppo consistente di contagi Covid. Sto trovando risorse anche per stabilizzare chi ha titolo a essere stabilizzato dopo aver offerto il proprio contributo nell’emergenza».

Sistema idrico, Sorical e “caso” Aic

Un altro dossier scottante: la gestione dell’acqua in Calabria. «Sto lavorando su Sorical», sostiene Occhiuto aggiungendo che c’è una trattativa con il socio privato, questa multinazionale francese (Veolia, ndr) alla quale abbiamo chiesto di andare via cedendo tutte le quote a un euro. Ci sono le banche tedesche che hanno pignorato le quote di questa multinazionale che non vorrebbero consentirlo. L’altro ieri ho parlato con le banche tedesche, una riunione piuttosto dura: ho detto loro che entro 15 giorni devono dirci qual è la loro opinione rispetto a questa vicenda perché sull’idrico noi dobbiamo avere una società che si occupi sia delle grandi adduzioni sia della rete di distribuzione dell’acqua sia del ciclo integrato, perché stiamo perdendo tante occasioni per ammodernare il nostro sistema idrico anche con fondi del Pnrr e questo – rimarca il governatore – la regione non se lo può consentire». Quindi, il “caso” Aic: «Qualche tempo fa – sottolinea Occhiuto – ho detto sì all’assemblea dei sindaci che volevano utilizzare una società da loro costituita, Cosenza Acqua poi chiamata Calabria Acqua, per gestire la distribuzione dell’acqua, ho detto sì perché c’era un bando, React Eu, al quale potevano partecipare solo le Regioni che avevano un soggetto attuatore, altrimenti avremmo perso delle risorse. Sapete com’è andata a finire? Abbiamo perso lo stesso le risorse perché l’Autorità idrica non è riuscita a fare bene il progetto. È una cosa inaccettabile, anche di questa vicenda mi occuperò nei prossimi giorni perché non possiamo perdere risorse».

L’obiettivo di riprogrammare le risorse – 1,1 miliardi – ancora non rendicontate

«La scorsa settimana – spiega quindi Occhiuto – ho denunciato il fatto che c’è un miliardo e 100 milioni di risorse che vanno ancora rendicontate, ho chiesto ai direttori generali di darmi un quadro delle risorse che vanno riprogrammate oppure le perdiamo. Stanno arrivando le prime schede, sto valutando anche queste perché ho chiesto al governo di poter riprogrammare le risorse che non si riescono a spendere entro il 31 dicembre e potrebbero andare perdute su qualche opera strategica, di cui la Calabria ha grande necessità».

Emergenza profughi

Occhiuto riferisce poi di essere stato nominato dal governo, come gli altri presidenti di Regione, «commissario per gestire l’emergenza profughi ucraini, abbiamo fatto delibere per ospitarli nei nostri nostri borghi e per le spese di prima necessità. Ci sono assessori della mia Giunta che sono in continuo contatto con la protezione civile per coordinare questi sforzi. La Calabria è diventata un esempio d’eccellenza, anche “Le Monde” ha ricordato come la Calabria, che è una regione che ha bisogno di solidarietà, si sia mossa prima delle altre Regioni dimostrandosi solidale». Infine, gli ultimi dossier per Occhiuto: «Ci stiamo occupando del programma operativo dei fondi comunitari 2021-2027, e qui siamo avanti, più avanti di altre Regioni. Sulla depurazione abbiamo fatto una ricognizione scoprendo che la Calabria dovrebbe depurare 135mila tonnellate all’anno e invece ne depura 35mila: anche questo è inaccettabile, anche su questo, poiché mi sto occupando della salute del mare da nove,nere, nei prossimi giorni dovrebbero esserci delle novità». (a. c.)

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