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LA VOCE DEI TERRITORI

Chiarello: «È tempo di istituire la provincia della Magna Graecia»

Il sindaco di Campana vuole recidere il cordone ombelicale da Cosenza. «Occhiuto commissari l’Ato e riapra l’ospedale di Cariati»

Pubblicato il: 13/03/2022 – 10:09
di Luca Latella
Chiarello: «È tempo di istituire la provincia della Magna Graecia»

CAMPANA A metà strada tra mare e montagna, quella vera, poco più in qua dei confini con la provincia di Crotone e della Sila Greca, Campana è nota geostoricamente per i giganti di pietra, due formazioni rocciose ritenute essere sculture megalitiche, e per la secolare “fiera della ronza” manifestazioni fieristiche più antiche dell’Europa occidentale.
Risale al 1464 e fu istituita dal Re Ferdinando d’Aragona. Campana è governata da un giovane e valido sindaco, riconfermato alle elezioni amministrative del settembre 2020, Agostino Chiarello che da anni combatte contro problemi di difficile soluzione per le amministrazioni locali, come i rifiuti, il servizio sanitario da erogare sui territori

Spopolamento | «Intervenire nei vari assi di sviluppo»

Campana soffre, come tutte le comunità interne, di spopolamento. Un vero problema, difficile da arginare. «Per invertire la tendenza – dice al Corriere della Calabria, Agostino Chiarello – è intervenire su vari assi di sviluppo, partendo da un piano occupazionale che valorizzi i territori: tutela ambientale e lotta al dissesto idrogeologico, promozione di attività industriali, anche attraverso defiscalizzazione pluriennale, che lavorino i prodotti della terra ed il sottobosco, oltre a smussare le pastoie burocratiche che spesso ne inibiscono la nascita; sviluppo turistico promuovendo il turismo esperienziale, la salvaguardia e l’implementazione delle realtà di assistenza socio assistenziale».
Accanto ai temi di sviluppo e lavoro, per Chiarello è fondamentale «garantire la sanità territoriale attraverso infrastrutture moderne e funzionali». E «pessimo è l’attuale sistema di trasporti che impedisce anche ad eventuali imprenditori di affrontare investimenti sui territori».

PANORAMI | Campana

Sanità | «Si riapra l’ospedale di Cariati»

A proposito di servizi sanitari, niente guardia medica e ospedale più vicino è ad un’ora di distanza. «Credo sia doveroso – sottolinea il sindaco di Campana – porre in tutte le sedi opportune il grave disagio che le nostre comunità, soprattutto quelle delle aree interne, vivono quotidianamente. Per questo motivo non mi stanco mai di chiedere a gran voce la riapertura dell’ospedale di Cariati, vero e unico avamposto di prossimità per il mio comune». Tra le altre criticità Chiarello denuncia la perdita di medici di base sul territorio: «A Campana abbiamo messo una pezza al problema in meno di 50 giorni, grazie alle azioni che la mia amministrazione è riuscita a mettere in campo sia dal punto di vista politico, interessando i consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, sia da un punto di vista dirigenziale, attuando una proficua forma di collaborazione con i vertici di Asp di Cosenza». E sulle guardie mediche, il sindaco è convinto che tra le valutazioni per l’assegnazione, sia prioritaria la distanza dagli ospedali. «Si dia la possibilità alle guardie mediche che svolgono anche il ruolo di medico di famiglia di poter derogare all’obbligo di avere massimo 650 assistiti, soprattutto per coloro i quali svolgono le loro attività nei centri delle aree interne».

Pnrr | «È un’opportunità difficile da cogliere»

In soccorso alle aree interne potrebbero giungere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Queste risorse sono probabilmente l’ultima speranza che i nostri territori hanno per arrestare il declino ed invertire la rotta, ma è oggettivamente difficile per qualsiasi amministrazione poter competere con le gravi carenze di personale degli gli uffici tecnici». Per questo «è necessario aggregarsi quanto più possibile per ottenere risultati, anche a volte rinunciando ad interventi sul proprio comune pur di fare crescere l’intero territorio. Bene i provvedimenti sulla rigenerazione urbana, ma bisogna puntare sul rifacimento delle reti idriche e fognarie, ormai ampiamente datate in tutta Italia, essendo per lo più state realizzate tra il dopoguerra e la fine degli anni settanta, quindi ormai vetuste e causa principale della scarsità di acqua nei comuni nonostante abbondanza di sorgenti. Oltre alla programmazione, però grande responsabilità è in capo alle amministrazioni locali che devono assumersi il coraggio di scelte anche impopolari ma purtroppo necessarie, come la condivisione dei servizi essenziali, soprattutto in realtà territoriali a bassa densità demografica come le nostre».

INCAVALLICATA | L’elefante di Campana

Rifiuti | «Occhiuto commissari l’Ato di Cosenza»

Il sistema è ormai al «collasso» ed anche nelle piccole realtà gli ingranaggi si inceppano. «Le Ato – dice in proposito – hanno fallito su tutta la linea, soprattutto nella provincia di Cosenza, eccessivamente sovradimensionata a livello di estensione territoriale e di numero di municipalità. In questa fase è necessario chiedere al presidente della Regione Calabria di commissariare l’Ato di Cosenza affinché si dia un impulso importante alla gestione dell’emergenza. Inoltre, è ormai giunta l’ora di abrogare la Legge regionale in materia di rifiuti urbani in Calabria o quantomeno di apportare le giuste modifiche. È fondamentale intervenire con tempestività sulla gestione ordinaria dei rifiuti, dando finalmente un respiro moderno al modello di riciclo e abbandonando definitivamente l’idea della discarica che deturpa i territori e consente ai proprietari di lucrare sulle spalle dei cittadini. Campana ha danni relativi, nonostante da un anno e mezzo il centro di raccolta comunale sia sotto sequestro: in pochissimi frangenti si sono verificati accumuli nel centro abitato, grazie soprattutto al servizio di raccolta porta a porta gestito direttamente dai dipendenti comunali. Si verificano anche abbandoni incontrollati di immondizia in alcuni punti del nostro vasto territorio, che stiamo fronteggiando posizionando delle fototrappole».

Politica | «Istituire la Provincia della Magna Grecia»

Tra i temi politici, per Chiarello e tempo di recidere il cordone ombelicale da Cosenza. A breve si apriranno le urne per l’elezione del presidente della Provincia di Cosenza e «come al solito gli amministratori locali non sono mai ascoltati mentre le decisioni vengono assunte da pochi oligarchi di partito, nelle loro sedi di Cosenza a ratificare decisioni romane. Ormai è un refrain che va avanti da troppo tempo e non mi stupisce più, tanto da allontanarmi dai partiti tradizionali. Noi sindaci del comprensorio jonico-silano non siamo stati interpellati, né all’inizio né dopo aver chiesto pubblicamente di essere coinvolti. Peraltro è ormai anacronistico mantenere il sovradimensionamento della provincia di Cosenza, soprattutto adesso che il nostro territorio vanta la terza città calabrese per numero di abitanti». Meglio, per Chiarello, «puntare invece ad una provincia della Magna Grecia che unisca territori omogenei come quelli che vanno da Corigliano Rossano e tutto l’alto Jonio con Crotone, creando così un polo geografico jonico che abbia finalmente valenza istituzionale.
L’abbandono che il territorio jonico ha subito nel corso dei decenni deve costringere la classe dirigente ad assumersi la responsabilità di modificare l’asse politico, autodeterminandosi nelle scelte e senza alcuna remora reverenziale nei confronti dell’attuale capoluogo di provincia. La politica deve essere in grado di governare i processi di sviluppo: se non si è in grado di decidere, non ci si può proporre alla guida delle proprie comunità. In questo contesto sto lavorando insieme ad altri soggetti provenienti per lo più da esperienze associative ad una nuova forma collettiva che rappresenti degnamente l’intero territorio su tutte le istanze e le problematiche che quotidianamente si vivono, dandone risoluzione e proponendo una prospettiva di sviluppo a medio-lungo termine. Basta tergiversare – conclude Agostino Chiarello – è il momento di prendere coscienza della nostra forza: se saremo in grado di proporre una alternativa reale, sono sicuro che i nostri concittadini ne apprezzeranno l’impegno ed i programmi, abbandonando le logiche clientelari che hanno contraddistinto le scelte elettive perpetuate nel corso degli anni da questo comprensorio». (l.latella@corrierecal.it)

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