Putin continua nella marcia di aggressione all’Ucraina. Una marcia che non ha nulla di trionfale: l’Ucraina resiste. Lutti e macerie nel cuore dell’Europa possono significare che la lunga stagione di pace si è esaurita. Vi erano e rimangono i tanti focolai disseminati nel medio oriente e altrove che, pur sconvolgendo la vita di tanti popoli, non hanno minacciato, come questa guerra, la pace nel mondo. Oggi i pericoli sono seri. Il percorso diplomatico fino ad ora non ha prodotto risultati. Il tempo cammina all’ incontrario con i tratti del passato. Sfere di influenza, egemonie, protettorati sono corollari di neo imperialismi. Le sottomissioni, le sofferenze annientano il cammino di civiltà, dì libertà, di umanità che sembrava non avere ostacoli. Invece gli ostacoli ci sono, al confronto si sono sostituite le armi con un fiume di dolore. I valori di umanità scompaiono sotto un cumulo di morti e di macerie. Ma quello che sconvolge sono le solidarietà di molti appartenenti a formazioni politiche, culturali a Putin. C’è una corsa a giustificare l’aggressione all’Ucraina considerata legittima da parte della Federazione Russa in difesa della sua sicurezza. C’è da rimanere sconcertati. Gli assassini di civili colpiti mentre cercano attraverso la fuga la salvezza non inducono ad alcuna pietà. Gli assassini di donne e bambini non meritano una parola di condanna. Questa è la tragedia nella tragedia quando ogni segnale di umanità scompare e un buio avvolge le nostre vite. Ci troviamo difronte a crimini di guerra. Ci saranno certo le insufficienze e gli errori degli Usa, della Nato che non è riuscita a rivedere progetti e strategie dopo la caduta del muro di Berlino, ma oggi è una umanità che viene violentata, la sicurezza, la cooperazione dei popoli, le conquiste democratiche e dì libertà che vengono messe in discussione. Bisogna sperare ad iniziative diplomatiche che isolano Putin lasciandolo in compagnia con i tormenti di disegni irrealizzabili. Non ho dubbi che il frastuono delle armi, dei bombardamenti possono cessare se Usa e Cina troveranno una intesa per avviare processi in cui anche l’Europa può avere un ruolo decisivo. Nelle guerre non ci sono vincitori ma solo perdenti.
In una escalation con le armi di oggi, nucleari e gas, c’è solo morte. I tanti che anche nel nostro Paese esprimono solidarietà a chi ha provocato una sporca guerra debbono riflettere e fare una scelta per la vita!
*Segretario nazionale Nuovo Cdu
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