CROTONE «Una vera e propria beffa viene orchestrata da Sacal con la complicità della Regione Calabria alla presentazione delle nuove rotte Ryanair per l’aeroporto di Crotone dove l’annuncio di tantissime rotte dalla Calabria si concretizza per lo scalo pitagorico soltanto nella conferma del volo già annunciato da mesi per Venezia ed i cui biglietti sono già in vendita! Un maldestro tentativo di cercare di far passare in sordina lo scippo del volo Ryanair Crotone-Norimberga – si legge in una nota del Comitato cittadino Aeroporto Crotone – che in epoca pre-Covid aveva anche dimostrato la volontà di rinnovare. L’ennesima dimostrazione che in un territorio dove i cittadini vivono tantissimi disagi per viaggiare lo scalo viene gestito contro ogni principio di servizio pubblico ed in maniera prettamente affaristica e campanilistica dalla Sacal. La situazione dello scalo pitagorico trova in una politica regionale e nazionale tanta responsabilità ed è veramente grave l’indifferenza con cui da anni ignora il problema dei trasporti sulla fascia jonica. La classe politica è sempre più impegnata a fare selfie e comunicati stampa che ad ascoltare le istanze del Comitato Cittadino Aeroporto Crotone e dei cittadini! Inutile è stato l’appello lanciato ad istituzioni locali e rappresentanti politici – rimarca il comitato – di costituire una task force con cui mantenere alta l’attenzione sui trasporti della provincia e concordare insieme una strategia unitaria da seguire per far uscire il territorio dallo stato di isolamento cronico in cui è relegato.
La notizia degli ultimi giorni è che il volo per Norimberga verrà operato da Lamezia Terme e la risposta del territorio è stata affidata ai soliti comunicati stampa con cui si cerca di alzare la voce quando nella realtà nessuna azione concreta viene intrapresa a livello territoriale! Sterili e singolari parole – continua la nota – che sempre di più sembrano scritte sulla sabbia pronte ad essere cancellate alla prima onda. Non c’è tempo da perdere, purtroppo, l’Istat ci conferma l’andamento sempre in crescita della fuga dal nostro territorio. Una fuga senza ritorno provocata dall’assenza solo di lavoro ma accentuata dall’assenza di mezzi di trasporto. Sempre meno cittadini tornano a causa del caro biglietti, della Ss 106 con i suoi autovelox ed i suoi pericoli. Inutile credere – conclude la nota – che la tanto pubblicizzata elettrificazione della linea ferroviaria possa produrre un miglioramento del trasporto passeggeri a lunga percorrenza entro i prossimi 2 o 3 anni».
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