In Russia una dipendente di Channel One ha interrotto una trasmissione in diretta sulla tv di stato russa. Lo ha fatto sventolando un cartello con la scritta: «No alla guerra, fermate la guerra». Nei filmati ampiamente condivisi in Russia, anche sull’app di social media Telegram, Marina Ovsyannikova entra nell’inquadratura dietro alla conduttrice del telegiornale. «Non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo. Russi contro la guerra», si legge sul suo cartello. Dopo il gesto di Marina Ovsyannikova, i suoi profili social sono stati inondati di commenti, tra cui tanti «grazie» ma anche alcuni insulti. Secondo Nexta Tv, Ovsyannikova è già stata arrestata.
Apparently, some brave girl has just interrupted Russian propaganda TV with simple words “Stop the war!” For 3 seconds they broadcast truth.#NoToWar #нетвойне #StandWithUkraine #FreeIvanFedorov #PutinIsaWarCriminal #РоссияСмотри pic.twitter.com/9ek280jEKQ
— olexander scherba?? (@olex_scherba) March 14, 2022
Prima del gesto di protesta, aveva registrato un video in cui condannava la guerra in Ucraina e la propaganda del programma: «Purtroppo, negli ultimi anni ho lavorato per Channel One», ha detto nel videomessaggio. «Ho fatto propaganda al Cremlino e me ne vergogno molto: ho lasciato che le persone mentissero dagli schermi TV e ho permesso al popolo russo di essere zombificato. Non abbiamo detto nulla nel 2014, quando è il conflitto era iniziato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo semplicemente osservato in silenzio questo regime disumano».
Intanto continuano le azioni dimostrative di Anonymous anche in funzione della divulgazione delle informazioni sulla guerra. Il gruppo GhostSec, che opera come parte del collettivo, ha violato centinaia di stampanti governative e militari russe.
Lo riporta su Twitter uno degli account ufficiali degli attivisti. L’obiettivo è stampare, da remoto, documenti con lo stesso messaggio: «Questa non è la tua guerra. Questa è la guerra del tuo governo. Mentiamo a fratelli e sorelle. I soldati di alcune unità militari pensano di eseguire attività di formazione» si legge. «Ma quando raggiungono il loro obiettivo, vengono accolti da ucraini che vogliono vendicarsi per la distruzione della loro terra portata avanti dai burattini di Putin».
Tra le varie operazioni mediatiche di Anonymous, l’invio di messaggi ai cittadini russi per sollecitarli a insorgere contro Putin e rimuoverlo dal potere. Per diffondere informazioni sull’invasione in Ucraina, il collettivo ha lanciato il portale 1920.in che permette di mandare sms a numeri di telefono russi, al momento ne sono stati mandati 7 milioni, dice il collettivo. A GhostSec, inoltre, si deve l’hacking nei giorni scorsi anche di 400 webcam visualizzate da organi statali di Mosca e civili.
Con la violazione, gli attivisti erano riusciti a mostrare sugli schermi dei computer connessi alle videocamere vari messaggi informativi, servizi sugli effetti dei missili sull’Ucraina e della popolazione in fuga.
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