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Sacal, Comune di Crotone pronto al braccio di ferro. «Città tradita»

A dirlo è il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce, rispondendo ad una interrogazione orale

Pubblicato il: 14/03/2022 – 17:43
di Gaetano Megna
Sacal, Comune di Crotone pronto al braccio di ferro. «Città tradita»

CROTONE Il Comune di Crotone sta valutando di chiedere le dimissioni del presidente della Sacal, Cosimo Giulio De Metrio, e di dare mandato ad un legale per ricorrere contro la società che gestisce gli aeroporti calabresi. Lo ha detto il sindaco della città Pitagorica, Vincenzo Voce, rispondendo ad una interrogazione orale presentata dal consigliere comunale di opposizione Andrea Devona, gruppo Democratici e progressisti. Il consiglio comunale di oggi, 14 marzo, è stato convocato con un solo punto all’ordine del giorno: insediamento parco eolico marino. Subito dopo l’appello Devona ha chiesto di potere presentare la propria interrogazione e la maggioranza ha deciso di accogliere la sua richiesta, che ha registrato il voto contrario del presidente del consiglio comunale, Giovanni Greco e l’astensione di Voce. Ottenuto il via libera dalla maggioranza dei consiglieri presenti, Devona ha contestato al sindaco di non avere preso in considerazione l’interrogazione da lui presentata il 15 novembre scorso, che già poneva il problema delle scelte penalizzanti fatte relativamente allo scalo di Crotone da parte della società che gestisce i tre aeroporti calabresi. Ha anche accusato Voce di fare populismo diffondendo comunicati stampa contro la Sacal. Secondo Devona, il Comune pitagorico avrebbe dovuto da tempo acquisire una quota della Sacal per poter partecipare e dire la propria sulle scelte da fare. Nella sua replica Voce ha detto di essersi astenuto in quanto considerava importante la discussione sulla gestione dell’aeroporto che, a suo dire, si sarebbe dovuta affrontare in una apposita seduta di Consiglio. Il problema, quindi, è la marginalizzazione dello scalo pitagorico da parte della Sacal. Da e per Crotone ci sono solo due voli e sono posizionati, secondo Voce, in orari non congrui. L’altra questione che sta determinando una protesta diffusa è la scelta di togliere all’aeroporto pitagorico il volo per Norimberga per assegnarlo allo scalo di Lamezia Terme. Il volo per Norimberga è nato su Crotone, ottenendo anche ottimi risultati e la città ha maturato, quindi, la continuità territoriale che dovrebbe fare valere aprendo un contenzioso giudiziario. Sempre che il blocco della spesa corrente da parte della Corte dei Conti non impedisca spese per l’affidamento ad un legale. Voce ha anche ricordato di avere contattato prima dell’assegnazione del volo in questione all’aeroporto di Lamezia Terme, su proposta dell’associazione crotonese “Gli amici del tedesco”, il direttore dello scalo di Norimberga e il presidente della Sacal per consentire a Ryanair di entrare nell’infrastruttura tedesca. La città pitagorica si sente, quindi, tradita dalla scelta fatta dalla Sacal e per questo Crotone è pronta a chiedere le dimissioni di De Metrio. Dal canto suo, poi, l’amministrazione comunale non ha la possibilità economica per fare fronte alla spesa di 30.000 euro chiesta per garantire il volo per Norimberga. L’unica possibilità per spuntarla è quella di far valere il diritto acquisito della continuità territoriale rivolgendosi ad un legale. Devona non si è detto soddisfatto della risposta data da Voce. Il dibattito sull’interrogazione si è chiuso e il Consiglio ha avviato la discussione sul parco eolico marino. Alla seduta di oggi partecipano anche i sindaci di Isola Capo Rizzuto, Sellia e Cropani oltre alla parlamentare Elisabetta. I primi due e la parlamentare sono collegati in remoto mentre il terzo è in presenza.

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