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Il diario della guerra

In Ucraina prosegue l’assedio. Grave un giornalista britannico

Sono 636 i civili uccisi secondo l’Onu. A Mariupol 2.500 vittime. Mosca minaccia i mercenari stranieri

Pubblicato il: 14/03/2022 – 19:45
In Ucraina prosegue l’assedio. Grave un giornalista britannico

KIEV Prosegue l’assedio russo alle città ucraine con Mosca che si dice pronta a prendere il controllo di tutte le grandi città del Paese. E si stringe l’accerchiamento alla capitale.
Un raid russo su una torre della televisione nell’ovest dell’Ucraina ha provocato almeno 9 morti. Le forze russe hanno fatto saltare in aria delle munizioni vicino all’Unità G1 della centrale nucleare di Zaporizhzhya che avevano sequestrato. Lo ha riferito il servizio stampa di Energoatom, l’azienda ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese.
In Bielorussia è stato avvistato un grande convoglio di equipaggiamenti militari in transito verso il confine con l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un video di un testimone sul posto. «La colonna nemica dalla Bielorussia si sta avvicinando al confine ucraino», sottolineano i media ucraini precisando che «il filmato mostra camion militari e altri veicoli blindati. Davanti alla colonna c’è un veicolo contrassegnato dalla lettera V, che potrebbe indicare – prosegue – una sua affiliazione con le Forze Armate» russe.

A Mariupol 2.500 vittime dall’inizio del conflitto

Sempre più drammatica la situazione a Mariupol, dove si contano 2.500 vittime dall’inizio del conflitto mentre anche a Leopoli nella notte hanno risuonato le sirene di allarme. Prosegue, però, anche il lavoro della diplomazia che vede un nuovo round di negoziati, oltre che l’incontro Usa-Cina organizzato a Roma.Il Financial Times, citando alcune fonti, riporta la notizia secondo cui gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell’invasione in Ucraina.

Mosca: «Raid chirurgici contro i mercenari stranieri in Ucraina»

«L’esercito russo conosce la localizzazione dei mercenari stranieri in Ucraina e condurrà raid chirurgici contro di loro”. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, dopo il bombardamento di ieri sulla base di Yavoriv, vicino al confine polacco, dove secondo i russi sono stati “eliminati mercenari stranieri».

Arrivati i primi 400 siriani arruolati dalla Russia

I primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian. Centri di alloggio e addestramento sono stati allestiti vicino alla frontiera nelle regioni di Rostov, in Russia, e Gomel, in Bielorussa. Secondo l’osservatorio per i diritti umani in Siria, i miliziani arruolati nel Paese da Mosca sono più di 40mila.

Grave un giornalista britannico

benjamin hall fox news ferito ucraina
GUERRA | Benjamin Hall, il giornalista di Fox News ferito in Ucraina

Sono almeno 636 i civili ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa, secondo un bilancio fornito dall’Ufficio per gli affari umanitari dell’Onu (Ohchr) alla Cnn. Tra le vittime figurano 46 minorenni, bambini o adolescenti. Altri 1.125 risultano feriti. Il bilancio, aggiornato alla mezzanotte scorsa, riguarda solo le vittime accertate, ma è probabile che il bilancio reale sia notevolmente più pesante. Un altro giornalista straniero, Benjamin Hall, di 39 anni, inviato di Fox News, è rimasto «gravemente ferito». Lo riporta l’agenzia Unian sottolineando che si tratta di un corrispondente britannico che ha riportato fratture da schegge ad entrambe le gambe. Secondo le informazioni, rese note dal procuratore generale Irina Venediktov su Facebook, il giornalista è attualmente in terapia intensiva sotto osservazione medica.

Terminati (e riaggiornati a domani) i colloqui di pace

Sono terminati i colloqui di oggi tra le delegazioni ucraine e russe in video-conferenza. I negoziati riprenderanno domani, dopo una «pausa tecnica». Il vicecapo dell’ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto a Radio 4’s Today, secondo quanto riporta la Bbc. In mattinata era arrivato, però, un appello del ministro ucraino Kuleba via twitter. «A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie», ha scritto in Kuleba su Twitter. «Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande», chiede il ministro ucraino.

Usa, preoccupa l’allineamento della Russia con la Cina

Gli Stati Uniti sono preoccupati dall’allineamento della Russia con la Cina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando un funzionario dell’amministrazione Biden in merito all’incontro fra il consigliere alla Sicurezza Nazionale Jack Sullivan con il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. La discussione è state «intensa», e oltre all’Ucraina Sullivan e Yang hanno discusso di Corea del Nord e Taiwan.

L’incontro Sullivan-Yang a Roma: «Sostegno a Russia avrà implicazioni»

«Se la Cina dovesse scegliere di sostenere materialmente la Russia in questa guerra, probabilmente ci saranno conseguenze per la Cina», ha affermato un’alta fonte del Pentagono, interpellata dal Ft, che non ha però voluto dire se la Cina abbia effettivamente fornito assistenza militare a Mosca. Intanto, si è concluso a Roma l’incontro tra il responsabile per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, e un alto rappresentante cinese. I due hanno anche sottolineato «l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra i due Paesi», come sottolinea una nota della Casa Bianca che non fornisce altri dettagli sui colloqui, iniziati con uno scambio di accuse il vertice tra Stati Uniti e Cina in corso a Roma sul dossier Ucraina.
Secondo due funzionari statunitensi, citati dalla Cnn, Mosca avrebbe chiesto alla Cina anche droni, nel quadro di un sostegno militare, e assistenza economica. Una denuncia che segue quella rilanciata dal Financial Times ha rivelato che Mosca avrebbe chiesto a Pechino di fornire equipaggiamento militare fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La Cnn precisa che secondo una delle sue fonti la Cina ha risposto alla richiesta russa, ma il funzionario non è entrato nel dettaglio della risposta.
Ai rapporti di stampa sulla richiesta russa ha già risposto il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, che ha affermato di «non averne mai sentito parlare» e ha definito «davvero sconcertante» la situazione in Ucraina insistendo sulla «moderazione» per evitare un’ulteriore escalation. Ed anche il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian le ha commentate duramente: «sono solo disinformazione» americana.
Da qui la complessità dell’incontro a Roma tra il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, e Yang Jiechi dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese e capo della Commissione esteri del Comitato centrale del Pcc.

Quarto round colloqui Russia-Ucraina: «Comunicazione difficile»

L’altro incontro importante in programma per oggi è quello tra una delegazione russa e una ucraina. È il quarto round di faccia a faccia tra le due opposte fazioni che si fronteggiano sul campo. Dopo i tre precedenti incontri che si sono svolti in Biellorussia. Questo vertice si terrà in video conferenza. All’ordine del giorno sempre il tentativo di stabilire una tregua o quantomeno di individuare corridoi umanitari sicuri per evacuare i civili delle città ucraine assediate dalle truppe di Putin. Kiev chiederà a Mosca, in particolare, il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe.
Il principale negoziatore di Kiev e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky Mikhailo Podolyak ha affermato che «le parti esprimono le proprie posizioni specifiche», parlando di «comunicazione difficile» con Mosca e citando «sistemi politici troppo diversi». Necessario, sottolinea, «un dialogo libero».
«Pace, un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe. E solo dopo questo possiamo parlare di relazioni regionali e di differenze politiche», ha scritto Podolyak che ha ribadito la posizione di Kiev secondo cui i suoi negoziatori si rifiuteranno di iniziare a discutere la forma delle relazioni future con la Russia fino a quando Mosca non accetterà prima un immediato cessate il fuoco.
Parla invece di progressi Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, dicendo di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva ora di quanto non lo fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto al canale della Bbc Radio 4.

La situazione sul campo

Non si placano intanto i bombardamenti. Un attacco russo ha colpito un centro di produzione di aeromobili Antonov che si trova nei pressi dell’aeroporto Sviatoshyn, a circa 10 km dal centro di Kiev. Lo affermano fonti dell’amministrazione comunale. In precedenza era stato riportato che ad essere colpito era stato lo scalo Antonov (Hostomel), un importante terminal cargo e base aerea.
Almeno una persona sarebbe morta nel quartiere di Obolon, a Kiev, dove stamani sarebbe stato colpito un edificio residenziale di nove piani. Lo riporta The Kyiv Independent, precisando che altre tre persone sono state trasportate in ospedale. Su Twitter vengono diffuse immagini attribuite ai servizi di emergenza ucraini che mostrano fiamme e vigili del fuoco al lavoro.

Kuleba: «Dateci armi e applicate sanzioni più dure alla Russia»

«A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella Terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie». Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, su Twitter. «Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande», chiede il ministro ucraino.

Iryna Vereschuk: «Concordati 10 corridoi umanitari»

Il vice primo ministro dell’Ucraina Iryna Vereschuk ha detto che sono stati concordati 10 corridoi umanitari per la giornata di oggi, anche dalle città vicino alla capitale Kiev e nella regione orientale di Luhansk. «Cercheremo, ancora una volta, di sbloccare il movimento del convoglio umanitario che trasporta cibo e medicine a Mariupol da Berdiansk», ha aggiunto. Nella città portuale sarebbero state uccise già 2.500 civili, dicono fonti governative.

Morta la donna incinta insieme con il suo bimbo

La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale dopo l’attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Il chirurgo che l’ha operata, Timur Marin, ha detto di averle trovato il bacino schiacciato e l’anca staccata. Dopo il taglio cesareo, il bambino non ha mostrato alcun segno di vita e dopo 30 minuti di rianimazione è morta anche lei.

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