CATANZARO «Lo scenario che si è aperto in vista delle prossime elezioni comunali ha fatto emergere con forza la centralità politica che il civismo è riuscito a ritagliarsi, recriminando e meritando uno spazio di primo piano. Dai tanti contributi che ho avuto modo di leggere si evince quanto oggi sia fondamentale superare i blocchi partitici, mettendo in campo una proposta in grado di allargare i tradizionali schemi di riferimento. Facendomi interprete dei suggerimenti che ho ricevuto da uomini e donne che hanno voglia di spendersi per la città, ho inteso fare la mia parte, questa volta dietro le quinte, per la costruzione di una squadra che metta sul campo entusiasmo e propositività». Lo dice Andrea Amendola, consigliere comunale di centrodestra che lascia la coalizione per sposare la proposta politica civica di Valerio Donato, docente universitario ormai in campo per le amministrative. Anche Donato ha lasciato il proprio partito il Pd, segno che la discesa in campo non è più negoziabile. E si appresta a formare uno schieramento che, come il Corriere della Calabria ha anticipato giorni fa, può attingere da entrambi i poli classici.
«L’obiettivo – scrive Amendola – deve essere quello di ricucire le distanze della politica dalle tante espressioni del mondo delle professioni, dell’imprenditoria, dell’associazionismo che, lontane dalle gabbie di partito, stanno dimostrando la voglia di mettersi a disposizione per il bene della città. Certamente, non posso rinnegare le mie radici politiche e la mia storia all’interno del Consiglio comunale è chiara a tutti. Ma è altrettanto vero che le sfide che la città si appresta ad intraprendere necessitano, prima di tutto, di trovare la giusta sintesi per sposare un progetto comune. Per farlo, è fondamentale poter contare sulla figura di un sindaco di alto profilo, autorevole, capace di aggregare e di saper parlare a tutti».
«Un profilo che, insieme ai movimenti che sto portando avanti, abbiamo individuato in Valerio Donato – continua il consigliere comunale –. Fin da quando ha annunciato la sua volontà di scendere in campo, si è presentato come un candidato con le mani libere e senza etichette, dimostrando apertura e possibilità di dialogo. Siamo pronti a sposare il progetto Donato, penso che sia la scelta migliore, la più coerente con l’anima civica che ci contraddistingue e che rappresenta la base per costruire un percorso condiviso dove ciascuno, con la propria storia, può offrire un contributo».
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