CORIGLIANO ROSSANO Da qualche giorno è stato attivato nel presidio ospedaliero di Corigliano l’ambulatorio di procreazione medicalmente assistita all’interno dell’unità operativa complessa di Ginecologia e ostetricia diretto da Gaetano Gigli.
Le coppie che soffrono di sterilità potranno essere supportate in un cammino specifico nel «raggiungimento del loro desiderio che è quello del dono della vita» anche a Corigliano.
Il centro di primo livello – ma che ambisce a passare presto al livello successivo – dello spoke di Corigliano Rossano, rafforza la rete pubblica di procreazione assistita in Calabria che ad oggi vanta solo altri due riferimenti.
«Le coppie che si rivolgono al nostro centro – spiega la dottoressa Cinzia D’Agostino nell’illustrare le attività – verranno inquadrate per determinare l’infertilità che può essere di natura maschile o femminile. Sulla base di eventuali problemi diagnosticati attraverso tutta una serie di esami, saranno aiutate a raggiungere il loro desiderio, che quello del dono della vita. Ci occupiamo di eseguire degli esami ed inseguito l’eventuale inseminazione intrauterina».
La tecnica di fecondazione “in vivo” di inseminazione intrauterina aumenta la possibilità di incontro tra gli ovociti e gli spermatozoi all’interno della tuba.
«Abbiamo già tantissime richieste – sottolinea ancora Cinzia D’Agostino – considerando il grande bacino d’utenza. Molte coppie sono costrette a rivolgersi fuori perché le risorse territoriali non riescono a soddisfare la grande richiesta, giacché la sterilità femminile o maschile è in aumento. E di sterilità soffrono il 15-20% delle coppie».
Per centri di primo livello si intendono quelli in cui l’inseminazione è intrauterina. Nei centri di secondo livello la fecondazione avviene in vitro con embrio trasfer oppure con una iniezione “intracitoplasmatica” dello spermatozoo.
«Questo centro di procreazione medicalmente assistita come idea è partito – spiega alle telecamere de L’altro Corriere Tv il primario Gaetano Gigli – circa dieci anni fa. L’iter burocratico lo ha rallentato ma negli ultimi due anni abbiamo raddoppiato gli sforzi per arrivare ad inaugurare il centro l’8 marzo scorso. Un obiettivo raggiunto grazie al contributo di tutto il gruppo di Ostetrica e ginecologia, di tutti i colleghi e del personale paramedico. Il nostro è un centro di primo livello ma speriamo che nel tempo possa trasformarsi in uno di secondo livello. Le ambizioni sono quelle di diventare un punto di riferimento nel campo per tutto il territorio e per tutta la Calabria, considerando che nella nostra regione c’è solo un altro centro di primo livello, a Cosenza ed uno di secondo a Catanzaro».
L’ambulatorio è stato allestito sostanzialmente a costo zero. «Il nostro impegno – conclude Gigli – è stato anche pratico, nelle piccole cose, provando a gravare poco sull’Azienda sanitaria provinciale. Abbiamo agito nella massima economia e con l’auto di sponsor o donazioni anche nell’acquisto degli arredi e delle attrezzature».
La referente del centro è Concetta Perri ed oltre a Cinzia D’Agostino e Giovanni Gesmundo come medici strutturati, l’equipe comprende i biologi e biotecnologi Maria Lucia Petrelli e Rocco Cimino, l’andrologo/urologo Antonio Caruso e la coordinatrice infermieristica Anna Abruzzese. (l.latella@corrierecal.it)
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