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Valle dell’Esaro, «Ecco come ripristinare l’ospedale di base in zona»

Il comitato per il diritto alla salute ha inviato ai sindaci dell’area una relazione per riattivare una struttura sanitaria – LA RELAZIONE

Pubblicato il: 17/03/2022 – 20:38
Valle dell’Esaro, «Ecco come ripristinare l’ospedale di base in zona»

SAN MARCO ARGENTANO «Il Comitato per il diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro comunica di aver trasmesso ai Sindaci del distretto socio-assistenziale N. 2 “Esaro-Pollino” una relazione dal titolo “Considerazioni per il ripristino di un Ospedale di base nella Valle dell’Esaro”. Il Comitato è composto da medici, esperti in materia sanitaria, accademici, avvocati, caregiver e studenti, residenti o originari dei Comuni della Valle dell’Esaro». È quanto comunica, in una nota, il comitato per il “Diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro” – una vicenda di cui il Corriere della Calabria se ne era già occupato – e che aggiunge: «Da oltre un decennio il nostro territorio vive enormi disagi legati all’assistenza sanitaria. Infatti, dal 2007, la sanità pubblica in Calabria si è sempre più allontanata dai cittadini ed ha vissuto un costante peggioramento. Un processo iniziato con la soppressione delle ASL e che è continuato con il depotenziamento e la chiusura di diversi presidi sanitari territoriali».
«Nel 2010, la chiusura dell’Ospedale “Pasteur” di San Marco Argentano – ricordano gli attivisti del Comitato – ha privato la Valle dell’Esaro dell’unico Pronto Soccorso presente nel raggio di 50 km. Da diversi Comuni risulta impossibile raggiungere i Pronto Soccorso di Castrovillari o di Cosenza in meno di 60 minuti. Se si prendono in considerazione i tempi di percorrenza tra le aree interne e gli Ospedali provinciali di riferimento, in aggiunta al tempo necessario per l’intervento del 118, ci troviamo di fronte a dati che è impossibile ignorare».
«In Comuni come Malvito, Fagnano Castello e Santa Caterina Albanese – riporta la nota – dalla chiamata di emergenza all’arrivo del paziente in Ospedale sono necessari almeno 65-70 minuti. Per quanto riguarda San Sosti, Sant’Agata d’Esaro e San Donato di Ninea si superano i 100 minuti. A tale proposito, ricordiamo che il DM 70/2015 permette l’attivazione di un presidio ospedaliero nei territori che distano più di 60 minuti dal Pronto Soccorso più vicino. Purtroppo non si vedono miglioramenti in prospettiva. Anche il recente “Piano Calabria per il Pnrr”, presentato ad Agenas lo scorso Dicembre dal Presidente della Regione Calabria, prevede per la Valle dell’Esaro solo un Ospedale di Comunità che integrerà la già esistente Casa della Salute».
«Questa soluzione – evidenziano dal Comitato – non apporterà al territorio i servizi essenziali mancanti, come appunto il Pronto Soccorso. Infatti, l’Ospedale di Comunità manterrà invariato l’assetto dell’esistente Punto di Primo Intervento, che, come noto, può prendere in carica esclusivamente pazienti con patologie a bassa gravità e non fa parte della rete del 118. Ne consegue che l’intera area, abitata da circa 50.000 persone, resterà ancora ai margini dalla rete regionale dell’emergenza/urgenza».
«Le informazioni ed i dati raccolti dal Comitato – scrivono ancora – hanno costituito la base per l’elaborazione del documento trasmesso ai Sindaci, il quale ha anche uno scopo divulgativo: si intende restituire all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni comunali una visione articolata dello status del diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro, approfondendo gli aspetti sociali, demografici, sanitari e legali che giustificano la riattivazione dell’Ospedale “Pasteur”. Il modello di Ospedale proposto dal Comitato è articolato per aree disciplinari omogenee, in una collocazione giuridico-organizzativa di Ospedale di Base dotato di Pronto Soccorso con Osservazione Breve Intensiva, Day Hospital/Day Surgery multidisciplinari, servizi di supporto diagnostico in rete, guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità H.24 di Radiologia e Laboratorio Analisi».
«Peraltro, esso si basa sulla proposta organizzativa approvata con Delibera n.1/2021 dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale-Assistenziale N. 2 “Esaro-Pollino” – spiegano i responsabili del Comitato – e trasmessa nel Gennaio 2021 dal Sindaco di San Marco Argentano (Comune Capofila) ai diversi livelli istituzionali competenti in materia di Sanità Pubblica».
«Il Comitato chiede ora ai Sindaci del Distretto un’azione sinergica – concludono – oltre che ed il sostegno istituzionale necessario per aprire un tavolo con il Presidente della Regione Calabria e Commissario Ad Acta per il Piano di Rientro».

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