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«No alle esternazioni gratuite sulle studentesse di Belvedere»

«Nella mia qualità di difensore di fiducia di alcune ragazze minorenni frequentanti il Liceo di Belvedere, in riferimento alla ben nota vicenda di inopinata gravità inerente a presunte violenze e …

Pubblicato il: 18/03/2022 – 12:50
di Francesco Liserre*
«No alle esternazioni gratuite sulle studentesse di Belvedere»

«Nella mia qualità di difensore di fiducia di alcune ragazze minorenni frequentanti il Liceo di Belvedere, in riferimento alla ben nota vicenda di inopinata gravità inerente a presunte violenze e molestie sessuali perpetrate, a danno delle alunne, da un docente di quell’Istituto, a questo punto, non posso più esimermi dallo stigmatizzare le autoreferenziali esternazioni rese, dall’ex Dirigente dei Licei, dottoressa Cianciulli, durante una diretta televisiva di Rai Uno nel programma “Storie Italiane”. Avevo deciso, concordemente alle ragazze da me rappresentate e ai rispettivi genitori, di evitare, doverosamente, su tale caso, quell’inevitabile risalto mediatico ad esso sotteso, ben consapevole che solo la centralità della fisiologica contrapposizione dialettica processuale, possa e debba rappresentare, nell’affermazione del primato della giurisdizione, l’unica regola per l’accertamento della verità, anche per esecrabili ipotesi di reato di obiettivo allarme e riprovazione sociale. Tuttavia, a differenza della sobrietà di un linguaggio ponderato e altamente rispettoso del dramma delle giovani studentesse, adottato dall’attuale dirigente Carnevale alla quale rivolgo, unitamente a quei docenti che hanno sostenuto con coraggio e sensibilità le alunne in questione, i sensi della mia stima e ammirazione, dopo aver ascoltato, tra stupore e biasimo, il maldestro tentativo dell’ex dirigente Cianciulli, di difendersi, appassionatamente, da ingenerati dubbi sulla sua irreprensibile e immacolata funzione di vigilanza, non potrò sottrarmi da alcune riflessioni.
Ben venga l’autoassoluzione dell’ex dirigente rispetto a fatti dei quali, come a lei ben noto, neanche i genitori delle ragazze avevano contezza, almeno fino alla verificazione del presunto episodio di tentata violenza sessuale che sarebbe avvenuto nei primi giorni dello scorso mese di novembre. Infatti, solo a seguito di quest’ultima ipotesi delittuosa, di più allarmante e pregnante disvalore, le ragazze avrebbero trovato il coraggio di parlarne ai rispettivi genitori. Ma, circostanza diversa e di inusitata gravità, riguarda l’affermazione dell’ex dirigente, destituita di ogni riscontro probatorio, allorquando, per esimersi immotivatamente da qualsivoglia responsabilità, si abbandona a gratuite e calunniose affermazioni nei confronti delle ragazze coinvolte in questa vicenda che, solo per questo, avrebbero meritato, soprattutto da un dirigente Scolastico, maggior rispetto e non un proditore attacco alla loro attendibilità. Infatti, l’ex Dirigente, preoccupata esclusivamente della sua reputazione, ha «categoricamente escluso, durante il periodo della sua dirigenza e quando le ragazze seguivano le lezioni in dad, qualsivoglia fatto per come denunciato», dicendo testualmente «che si sente in dovere di smentire categoricamente questa faccenda perché assolutamente ci sono dei dati concreti che possono smentire questo dato ”escludendo“ che si siano verificate anche solo ipotesi anche se solo ventilate di notizie o allusioni» perché se così fosse stato, lei ne sarebbe venuta a conoscenza attraverso la rete privilegiata dei rappresentanti di studenti e dei genitori, con la quale comunicava tramite gruppi whatsapp. Orbene, volendo astenermi da ulteriori e pleonastiche digressioni, vorrei evidenziare, alla dottoressa Cianciulli, che, certamente, la rete dei suoi informatori non poteva essere depositaria di assiomatiche e incontrovertibili verità, appartenenti ad altre e ben diverse categorie metafisiche. E, per concludere, vorrei ricordarle due antichi brocardi latini, sempre attuali e intrisi di profonda verità: «excusatio non petita, accusatio manifesta», «Intelligenti pauca».

*Avvocato

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