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Locri, Calabrese: «Contro la ‘ndrangheta non si torna indietro»

Il sindaco alla vigilia della Giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti di mafia: «Oggi la città corre spedita verso la normalità»

Pubblicato il: 20/03/2022 – 16:36
Locri, Calabrese: «Contro la ‘ndrangheta non si torna indietro»

LOCRI «Domani ricorre la Giornata Nazionale in memoria delle vittime innocenti di mafia istituita grazie all’impegno di Libera e di Don Luigi Ciotti nel 2017, proprio in occasione della marcia e della visita nella nostra città del Presidente Sergio Mattarella. Oggi, grazie ad una forte presenza dello Stato, viviamo una dimensione diversa rispetto al passato. Difficile dimenticare però quei difficili anni che hanno segnato in modo negativo la vita di intere generazioni. Io c’ero e ho un ricordo veramente brutto. Ho visto scorrere il sangue di gente di mafia ma anche tanto sangue innocente. Sono tanti i cittadini onesti che sono stati assassinati e ancora oggi non sappiamo perché». Lo scrive in un post pubblicato su Facebook, il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese.
«Una guerra tra mafiosi rivali e una guerra dei mafiosi uniti contro le persone perbene. Abbiamo vissuto anni di terrore e paura. Le persone perbene avevano paura ed erano in una sorta di sudditanza psicologica nei confronti dei boss locali e dei loro scagnozzi che gestivano tutto. Sono stati anni brutti per la Città di Zaleuco e Nosside – prosegue il primo cittadino – diventata la capitale del crimine. Ancora oggi stiamo pagando le conseguenze di quel nefasto periodo. Ma come diceva Falcone “La mafia non è invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”. E anche qui, dopo quei terribili anni e quel sangue innocente, lo Stato, uscito dal torpore, ha deciso di non lasciarci soli. Anche per Locri è iniziata la “primavera”. Presenza delle Forze dell’ordine, controlli, operazioni, arresti, condanne, confische di beni. Anni di guerra dello Stato a chi aveva messo in ginocchio, offeso, umiliato e mutilato un’intera comunità».

«Certo ancora non è finita ma la costante presenza e azione dello Stato ci da tranquillità e coraggio. Oggi nessuno deve più essere suddito e abbassare la testa. Siamo convinti che chi continua a delinquere ha le ore contate. Chi ancora pensa di scendere a compromessi con i reduci della ‘ndrangheta non avrà scampo. Locri – sottolinea Calabrese – ha con sacrificio di sangue innocente riconquistato la propria libertà ed autonomia. A nessuno sarà mai più consentito di tormentare la nostra città e il nostro popolo. Oggi Locri è una città che corre spedita verso la normalità. A Locri è stata sconfitta l’egemonia e tirannia mafiosa che aveva importunato non solo i vivi ma anche i morti nel luogo sacro del riposo eterno. Locri è in viaggio verso la normalità e nessuno intende tornare indietro. Ricordiamo domani chi è rimasto vittima innocente della presenza dei barbari nella nostra città. In memoria del loro sacrificio oggi stiamo scrivendo una bella pagina che si chiama “Libertà per Locri”».
Una città, conclude Giovanni Calabrese, «in cui oggi si avverte il cambiamento, una città che ritorna ad essere faro della Locride, una città che vuole tornare ad essere conosciuta per storia, arte e cultura. Stiamo tornando ad essere la città di Nosside, Zaleuco, della Magna Graecia. Stiamo tornando ad essere meta ambita di flussi turistici. Siamo ormai proiettati verso la normalità. Grazie al sacrificio di persone innocenti. Grazie all’impegno dello Stato. Grazie alle agenzie educative che lavorano a fianco dei cittadini. Grazie ai locresi che ci hanno creduto e sono rimasti. Avanti Locri».

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