CATANZARO «Ringrazio i ministri Carfagna, che è sempre disponibile con la Calabria, e Giovannini, col quale ci stiamo sentendo spesso nelle ultime settimane per discutere dell’Alta velocità, sulla quale non indietreggiamo di un millimetro, e anche per le altre infrastrutture strategiche per la Regione, come la Statale 106».
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo al “Calabria Day”, in corso al Padiglione Italia dell’Expo 2020 Dubai.
«Con il ministro Carfagna abbiamo condiviso l’idea di presentare il porto di Gioia Tauro e la Zona economica speciale del porto nella stessa giornata in cui il governo presentava il sistema delle Zes in Italia. La mia idea è che la Zes di Gioia Tauro sia la più importante per il Paese, proprio perché è a ridosso di un porto che è il più strategico d’Italia come hanno detto gli ospiti presenti oggi a Dubai».
«Ho voluto dedicare questa giornata al porto di Gioia Tauro – ha detto ancora Occhiuto – perché l’Italia si è dimentica del Mediterraneo nel corso degli anni e soprattutto si è dimenticata di avere nel cuore del Mediterraneo un porto straordinario, quello di Gioia Tauro, che si è sviluppato più per inerzia che per volontà politica, ma che è diventato una delle principali infrastrutture del sistema europeo e mondiale. Parliamo di un porto nel quale i terminalisti stanno investendo centinaia di milioni di euro negli ultimi anni, con guadagni molto rilevanti nel transhipment. È un peccato che tutto ciò non riverberi sviluppo in Calabria, nel Mezzogiorno e nel Paese, attraverso la crescita di attività industriali in quell’area. Sono molto felice dell’intervento del procuratore Gratteri, perché un altro luogo comune che dobbiamo sfatare è quello per il quale in Calabria non si possa investire perché c’è la ‘ndrangheta. Non deve essere così. La ‘ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare un alibi per non fare gli investimenti. Ho voluto presentare il porto di Gioia Tauro a Dubai perché credo che una Regione si sviluppa solo creando opportunità, affinché gli imprenditori locali possano avere occasioni e lavorare meglio».
«Il porto di Gioia Tauro si sviluppa se riesce ad attrarre investimenti. Sorgenia, ad esempio, ha in pancia un investimento per la costruzione di un rigassificatore a Gioia Tauro, con tutte le autorizzazioni già pronte, anche se da aggiornare. Su questo progetto chiederemo al governo di accelerare l’iter, perché Gioia Tauro si doti di questa importante opera nel settore energetico», ha sostenuto il governatore in collegamento da remoto con il “Calabria Day”.
«Tra l’altro, anche il presidente Draghi ha rimarcato recentemente l’intenzione di voler investire sui rigassificatori nel nostro Paese. Noi vorremmo collegare al rigassificatore anche la piastra del freddo. Gioia Tauro in questo modo potrebbe produrre surgelati per metà Europa, una possibilità incredibile per tutto il territorio. Ad esempio Msc, il principale terminalista del porto, è anche il maggior distributore di generi alimentari via nave. Appena faremo questo investimento, la Zes di Gioia Tauro potrebbe diventare un grande distretto dell’agroalimentare che valorizza anche l’agricoltura calabrese. Credo che la Calabria possa essere una terra di grandi opportunità. Il presidente della Regione deve occuparsi di emergenze, ma deve avere anche la capacità di pensare al futuro».
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