CORIGLIANO-ROSSANO Nel Pd l’analisi della sconfitta alle Provinciali ha già aperto lo scontro, con la richiesta di dimissioni a carico di Boccia avanzata dal presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca. Flavio Stasi, riferimento dell’altro centrosinistra, pensa invece già al futuro. Al di là dei complimenti e gli auguri alla neo presidente Rosaria Succurro, il sindaco di Corigliano Rossano, che ha scelto di candidarsi in autonomia dopo un lungo corteggiamento (sfumato) con il Partito democratico, ringrazia gli amministratori che hanno sostenuto la sua «candidatura autonoma, senza alcuna investitura da parte dei grandi schieramenti ufficiali e senza alcuna struttura alle spalle, dopo una raccolta firme condotta a mani nude». La loro scelta è segnale, per Stasi, del «desiderio di un cambio di rotta, di apertura di una nuova fase che coinvolga e renda protagonisti coloro che quotidianamente lottano nella trincea delle istituzioni locali».
«Come ho avuto modo di dire dall’inizio della campagna elettorale – continua il sindaco –, quello di oggi non è un arrivo, ma il punto di partenza: un risultato con il quale aprire una nuova stagione politica i cui protagonisti saranno le donne e gli uomini che hanno voglia di spendersi e metterci la faccia per il miglioramento della nostra terra; in cui l’autocrazia e l’arrivismo centralista – i veri sconfitti di questa tornata – lascino spazio al confronto politico ed alla condivisione delle scelte». Partenza verso cosa Stasi – che ha altri due anni di mandato a Corigliano Rossano – non lo dice, ma di appuntamenti elettorali il futuro ne ha in serbo non pochi e gli osservatori più attenti alla scelta delle parole notano l’assonanza con alcuni dei temi cari a Luigi de Magistris. Di certo il suo è uno strappo che potrebbe cambiare anche gli equilibri in consiglio comunale. L’idea è quella di partire con un progetto che abbia come base gli amministratori locali e le istanze dei territori. Una rilettura, su una prospettiva politica più ampia, del percorso movimentista che ha portato Stasi a diventare primo cittadino della terza città della Calabria.
«Ringrazio ad uno ad uno gli amministratori di ogni comune di qualsiasi dimensione che hanno deciso di accordarmi il loro consenso. A loro – come a tanti altri che condividono il medesimo sentimento – ribadisco come questa scelta di coraggio collettiva non resterà un episodio, ma rappresenta un investimento politico. Ciò che è importante è dare vita ad un nuovo percorso di costruzione per tutti noi: autentico, plurale, democratico, aperto, inclusivo, che parta dai contenuti, dai territori, dalle donne, dai giovani e non dalle postazioni. Questo è solo l’inizio del percorso». Per dire dove porti questa strada è ancora presto.
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