Ultimo aggiornamento alle 20:30
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la protesta

Sciopero dei lavoratori di Akrea. «Vogliamo certezze sul nostro futuro»

In protesta davanti al Comune i 121 dipendenti della società del settore rifiuti a Crotone. Voce: «Rinnoveremo convenzione per tre anni»

Pubblicato il: 21/03/2022 – 17:07
di Gaetano Megna
Sciopero dei lavoratori di Akrea. «Vogliamo certezze sul nostro futuro»

CROTONE Oggi hanno scioperato i 121 lavoratori dell’Akrea, la società di proprietà del Comune di Crotone che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Hanno incrociato le braccia perché vogliono certezze sul loro futuro occupazionale. Certezze che, evidentemente, sino ad oggi l’amministrazione comunale della città pitagorica non ha garantito. Lo sciopero proclamato dai sindacati di categoria (Cgil, Cisl e Uil) è stato deciso «a seguito della perdurante vertenza tra azienda e lavoratori su organizzazione e inquadramento del personale». Ben 18 dei 121 lavoratori sono dipendenti a tempo determinato e, quindi, rischiano di trovarsi da un momento all’altro in mezzo alla strada. La soluzione potrebbe essere rappresentata dal definitivo avvio della raccolta differenziata dei rifiuti. Fatta qualche eccezione, nei quartieri di Crotone si va avanti ancora con lo smaltimento tal quale dei rifiuti. La raccolta differenziata si pratica solo in alcune zone della città e il suo avvio potrebbe garantire il mantenimento del posto di lavoro a tutti. I soldi, però, non ci sono e l’amministrazione comunale ha anche proposto alla società il contratto di solidarietà per i 25 lavoratori da adibire allo spazzamento. I 25 lavoratori dovrebbero subire un taglio dello stipendio che attualmente percepiscono. Ci sono elementi, secondo i sindacati e i lavoratori, che farebbero pensare ad una volontà da parte del Comune di dismettere l’azienda. Uno di questi elementi critici è il debito di 2.200.000 euro che la proprietà (il Comune) ha nei confronti dell’Akrea. Solo per l’annualità 2021 sarebbe maturato un debito pari ad un milione di euro, il resto del debito si è accumulato negli anni. Si tratta nella maggior parte dei casi di somme anticipate da Akrea «per la firma delle convenzioni con le piattaforme per il conferimento di rifiuti differenziati, e ingombranti; per il contratto del servizio verde pubblico relativo agli anni 2019, 2020 e 2021 e per la stipula dei contratti con 18 lavoratori ex Akros». Questi ultimi sono stati assunti- accordo sottoscritto tra il Comune e i sindacati – per procedere con la raccolta differenziata. A queste somme vanno aggiunti 186.000 euro (saldo) per le attività straordinarie erogate in occasione dell’alluvione che ha interessato la città pitagorica nell’autunno del 2020. Secondo i sindacati che hanno proclamato lo sciopero di oggi «Il Comune non intende riconoscere alcune delle somme dovute». I sindacati, inoltre, sottolineano che «dall’1 gennaio scorso il Comune non ha rinnovato il contratto del verde pubblico alla sua partecipata, internalizzando il servizio ma lasciando gli undici addetti (e relativi oneri economici) in carico ad Akrea, così come è avvenuto per i lavoratori della sosta regolamentata, il cui servizio è stato esternalizzato a favore di una società privata senza previsioni di clausole sociali». Stamattina il sindaco Vincenzo Voce ha incontrato i lavoratori sotto il palazzo comunale, in piazza Della Resistenza. Nel corso di questo incontro ha detto che il proposito dell’amministrazione comunale è quello di rinnovare per altri tre anni (più uno) la convenzione con Akrea. Si tratta di un proposito che dovrebbe consentire almeno altri tre anni di vita all’Akrea, in attesa che vi sia l’entrata in attività dell’Ato rifiuti. Voce ha anche ribadito che «non intende fare di Akrea un assumificio, perché i costi ricadrebbero sui cittadini». Oggi, quindi, a causa dello sciopero non c’è stata la raccolta dei rifiuti dai cassonetti. Raccolta che non è avvenuta nemmeno ieri, perché era domenica. Secondo il calcolo dell’Akrea domani, alla ripresa delle attività di raccolta, potrebbero esserci 120 tonnellate in più di rifiuti da smaltire. Il ritorno alla normalità potrebbe richiedere almeno una settimana.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x