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Donato: «La mia proposta convince perché è credibile, non perché faccio inciuci»

Il candidato sindaco riconferma l’apertura al centrodestra: «Fin da subito mi sono rivolto a tutte le forze politiche» Critiche ai dem e a Fiorita

Pubblicato il: 22/03/2022 – 21:32
Donato: «La mia proposta convince perché è credibile, non perché faccio inciuci»

CATANZARO «Il fatto che la nostra proposta riceva consenso e le altre no probabilmente significa che la nostra proposta è più credibile, non perché abbiamo fatto inciuci». Il candidato sindaco Valerio Donato rilancia la sua sfida per le elezioni comunali di Catanzaro togliendosi più di un sassolino dalle scarpe. A margine di una convention piuttosto affollata Donato, ex Pd, respinge le critiche di quanti lo considerano il candidato sindaco del centrodestra, viste le adesioni che arrivano alla sua candidatura oltre che da aree del Pd e del centrosinistra anche da aree del centrodestra, ribadendo che la sua proposta «è nata come una proposta indirizzata a tutte le forze in campo». E comunque conferma l’apertura a tutti, compresi i partiti di centrodestra: «Io ero, sono e sarò un uomo di sinistra ma – dice Donato – questo non toglie nulla alla possibilità di amministrare la città insieme a persone che hanno un’idea della politica generale diversa da perché per fare un parco o per fare un ponte non c’è bisogno di essere di sinistra o di destra, bisogna essere bravi amministratori».

«Non ho mai escluso, non ho preclusioni»

«Vedo molta simpatia per la nostra proposta, tanto consenso, poi in cosa si tradurrà ancora non lo so dire», esordisce Donato parlando con i giornalisti e ricordando che la sua è una «una proposta che si è aperta alle adesioni di tutte le forze politiche, oggi è possibile registrare un’adesione forte di una componente di sinistra, di centro e anche un grande interesse da parte di alcuni partiti di centrodestra, la componete sicuramente più moderata». Sull’ipotesi di simboli ufficiali di partiti del centrodestra al suo fianco Donato precisa: «Come ho detto più volte, io non ho mai escluso, non ho preclusioni, non chiedo a nessuno di chiamarsi con un nome differente da quello che porta. A me interessa che sia un appoggio convinto a una proposta politica, che si possa fare un governo alto per la città e che si facciano cose buone per la città». Poi, nel corso della convention, Donato aggiungerà: «Non mi imbarazza nulla. Sarei stato imbarazzato se avessi cambiato la mia identità politica, lì sarei stato trasformista. Io non ho barattato, come altri, la mia identità politica. Io ero, sono e sarò un uomo di sinistra ma questo non toglie nulla alla possibilità di amministrare la città insieme a persone che hanno un’idea della politica generale diversa da me, perché per fare un parco o per fare un ponte non c’è bisogno di essere di sinistra o di destra, bisogna essere bravi amministratori. Io – prosegue il candidato sindaco – invito tutti coloro che vogliono bene amministrare a partecipare, qualunque colore politico. D’altra parte dire, come qualcuno pretende, che la mia diventerà una coalizione di centrodestra è un’offesa gravissima non tanto a me, che potrei essere un voltagabbana, ma a tutti coloro di sinistra, a tutti coloro che nel Pd mi amano e mi sostengono che anche loro hanno fatto i voltagabbana. Questo sarebbe gravissimo, perché non soltanto sono stati umiliati da dirigenti incapaci ma dovrebbero anche subire l’onta di vederci imputati come voltagabbana. Sarebbe davvero molto grave».

«La mia proposta raccoglie consenso perché è credibile»

Donato replica poi a chi gli fa presente che rischia di fare una coalizione eccessivamente composita. «Sembra meravigliare molti ma la mia proposta in verità è nata come una proposta indirizzata a tutte le forze in campo. Poi, vedo che si meraviglia qualcuno, come Alecci, che è l’ispiratore di una sua maggioranza a Soverato formata anche da partiti di centrodestra. Si meraviglia Nicola Fiorita, che ha avuto interlocuzioni in questo tempo con tutti i partiti di centrodestra per tentare di fare aderire alla propria proposta: magari se lo dicesse anche ai suoi sostenitori farebbe cosa onesta, come chiede onestà agli altri. Il fatto che la nostra proposta riceva consenso e le altre no probabilmente significa – rileva il candidato sindaco – che la nostra proposta è più credibile, non perché abbiamo fatto inciuci, perché altrimenti gli inciuci li avrebbe fatto anche lui. Questo mi sembra sgradevole. Io non lo affermerei mai che lui fa inciuci. Semplicemente, come ho detto da subito con grande onestà intellettuale, faccio una proposta perché sono un polis-centrico: per me quello che sta al centro di tutto è la città, non sono Donato-centrico. Questo sia chiaro una volta per tutte. Anche perché non mi piace fare una campagna elettorale contro qualcuno: vorrei fare una campagna elettorale sulle proposte, allora giudichiamo le proposte, critichino le proposte ma lasciamo la gente capire, anche perché alla gente – osserva Donato -queste storie non interessano, interessa cosa si vuole fare per la città e io ho detto fin dal primo momento cosa intendo fare. Dicessero anche gli altri cosa vogliamo fare».

«Il Pd non strumentalizzi le mie posizioni, io sono limpido»

Il Pd resta il “convitato di pietra” di tutte le riflessioni. «Quello che dovevo dire a Boccia e al Pd – sottolinea Donato ai microfoni della stampa – l’ho già detto in mille modi. Io ho sostenuto la necessità di una partecipazione democratica non quando ero candidato sindaco ma quando ci sono state le passate elezioni provinciali di congressi, quando – unico in tutto il partito – mi sono astenuto perché mi sembrava ridicolo, mi sembrava una farsa fare la campagna e l’elezione di un segretario provinciale che era già definito dall’inizio. Non strumentalizzino le mie posizioni, che sono sempre state limpide, trasparenti e schiette, come forse altri non hanno saputo fare».

«Ho messo un limite di 500 euro ai finanziamenti della mia campagna»

Un altro tema “sensibile” viene poi toccato da Donato durante la sua convention, «È vero che io ho finanziatori, ma attenzione: proprio a prevenire tutto questo ho messo un limite al finanziamento, non si possono fare più di 500 euro. Questo significa che nessuno dei potenti mi può finanziare. E vi assicuro – conclude il candidato sindaco – che una parte significativa del finanziamenti sono arrivati dal comitato che mi sta intorno e dal sottoscritto. Tutto è tracciabile, perché ho aperto da subito un conto corrente bancario dedicato, e – conclude il candidato sindaco di Catanzaro – tutte le attività sono visibili e facilmente riscontro tra le cose che facciamo, i soldi che spendiamo, da dove entrano e come escano, senza problemi». (c. a.)

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