LAMEZIA TERME Un confronto produttivo e necessario, declinato attraverso l’analisi di alcune delle tematiche più importanti e che riguardano il futuro del presidio ospedaliero di Lamezia Terme. Le criticità non mancano ma, è questa forse una delle novità più rilevanti, non manca neanche quello che è il dialogo tra istituzioni e territorio, dirigenti e associazioni che, in questo caso, tentano di riempire il vuoto assordante della politica.
Protagonisti dell’incontro organizzato ieri all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia, i rappresentanti del Coordinamento Sanità 19 Marzo, con il presidente Oscar Branca, la delegata Simona Cabiddu e la rappresentante genitori bambini autistici, Giovanna Cimino, insieme al direttore sanitario facente funzioni, Rosina Manfredi e il direttore Materno-Infantile facente funzioni, Mimma Caloiero.
Riflettori accesi in particolare sul caso della Struttura Semplice Dipartimentale (S.S.D.) di Neuropsichiatria Infantile di Lamezia e le criticità che riguardano le liste d’attesa che, nella migliore delle ipotesi, hanno tempi che si protraggono fino al 2023. In questo senso è stata sottolineata la carenza di personale, e la richiesta di assunzione di due neuropsichiatre, con la possibilità di ricorrere all’orario aggiuntivo messo a disposizione dall’Asp di Catanzaro.
Da una ricognizione del personale, poi, è emersa la presenza in quello “medico dedicato” di nove psicologhe dell’equipe psico-pedagogica che svolge attività amministrativa-sanitaria. I genitori chiedono però di valutare l’eventuale integrazione del servizio, assente, di psicoterapia e supporto sia per i piccoli pazienti che per i genitori. Nel corso dell’incontro, sia il Coordinamento che i rappresentanti dell’ospedale lametino hanno sottolineato quelle che sono le mancanze tra il personale medico specializzato a disposizione, ovvero: tre logopedisti; almeno tre neuro-psicomotriciste, tre fisioterapisti della riabilitazione; tre assistenti sociali (qui la procedura di assunzione è in corso); due educatori e, in caso, anche e terapisti occupazionali.
Altro tema cruciale, poi, l’istallazione della tanto attesa Tac nel pronto soccorso dell’ospedale lametino. Nel corso dell’incontro sono emerse precise rassicurazioni: entro fine mese, infatti, la ditta aggiudicatrice dei locali presenterà il progetto per l’esecuzione ed entro due mesi la Tac potrebbe essere realtà. Rassicurazioni sono poi arrivate in merito ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione dei locali del consultorio lametino e sul personale da assumere per la gestione del Cup nei locali, già predisposti, dell’Inail.
«Siamo molto soddisfatti per l’incontro – ha sottolineato Oscar Branca – perché abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte delle dottoresse Coloiero e Manfredi. Siamo certi che anche il direttore Lazzaro, come del resto aveva già riferito nelle scorse settimane, abbia a cuore la sanità dell’Asp di Catanzaro e le criticità che riguardano ormai da tempo l’ospedale di Lamezia Terme. C’è molto lavoro da fare ma noi continueremo a stare al fianco dei cittadini lametini nelle nostre battaglie che valgono per tutta la comunità». (redazione@corrierecal.it)
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