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Il diario della guerra

Il Pentagono: «L’Ucraina sta contrattaccando». Kiev: «Distrutti 10 ospedali»

Intervento di Zelensky a Montecitorio. L’intelligence Usa: «I russi sono in difficoltà»

Pubblicato il: 22/03/2022 – 17:41
Il Pentagono: «L’Ucraina sta contrattaccando». Kiev: «Distrutti 10 ospedali»

KIEV Al ventisettesimo giorno l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin non si arresta. L’esercito russo avrebbe occupato il corridoio ucraino che collega la Crimea alla Russia e controllerebbe così l’accesso al Ma D’Azov. Mentre in quasi tutte le regioni le sirene antiaeree sono continuano a risuonare segnalando attacchi in diverse città ucraine. Ma secondo quanto affermato da fonti ucraine, le forze armate di Kiev avrebbero riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. «La bandiera ucraina è stata issata sulla città” e le forze russe sono state respinte», hanno detto i militari.
Inoltre, sempre per quanto riferiscono le fonti di Kiev, «secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni». I funzionari hanno affermato che la situazione è simile per il carburante e hanno sottolineato l’incapacità della Russia di organizzare un gasdotto per soddisfare le esigenze delle truppe come esempio del loro fallimento logistico.

Zelensky: «L’Italia ha aperto il cuore all’Ucraina»


Un lungo applauso ha salutato l’intervento del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky che ha parlato dal suo bunker a Kiev in videoconferenza con il Parlamento italiano. Un intervento introdotto dai presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
«Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti». Sono le prime parole pronunciate dal presidente ucraino nel corso del collegamento. A Papa Francesco «io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito», ha detto il presidente ucraino ricordando quanto l’Ucraina ha visto il «male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue». Zelensky ha ringraziato il popolo italiano per la grande ospitalità. «Italia ha aperto il cuore e le porte» all’Ucraina. Poi un parallelo tra due città.
«L’invasione russa – ha raccontato il presidente ucraino – sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata».
«Una settimana fa – ha detto ancora Zelensky – ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi».

Draghi: «L’Ucraina sta difendendo la nostra pace»

Subito dopo Zelensky è intervento il presidente del Consiglio Mario Draghi. «La resistenza» di «tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica», ha detto il premier. «Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza», ha affermato ancora Draghi. «Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea», ha proseguito Draghi. «In Italia abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli oligarchi russi» vicini a Putin, ha ricordato il premier.
Ci sono da registrare anche posizioni divise tra alcune forze politiche e alcuni parlamentari per protesta non erano presenti in Aula.

Il Papa chiama Zelensky

Papa Francesco ha chiamato al telefono stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash.

Il Pentagono: «I russi sono in difficoltà»

«Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. «I russi sono in difficoltà», ha ribadito il portavoce della Difesa.

Distrutti dieci ospedali in Ucraina

Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti dall’inizio della guerra. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko, aggiungendo: «Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero». Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze.

Nato: Biellorussia pronta ad invadere l’Ucraina

La Bielorussia potrebbe “presto” unirsi alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Lo riferisce la Cnn, citando fonti Nato che sottolineano come il Paese confinante a nord con l’Ucraina si stia già preparando. «Putin ha bisogno di sostegno, qualsiasi cosa è di aiuto», ha detto una fonte della Nato all’emittente americana, spiegando che è sempre più “probabile” un coinvolgimento della Bielorussia.
Fonti dell’opposizione bielorussa hanno spiegato che unità di combattimento di Minsk sono pronte ad entrare in Ucraina nel giro di pochi giorni, con migliaia di truppe preparate a dispiegarsi. Queste fonti sottolineano poi che una mossa del genere avrebbe un effetto geopolitico maggiore di quello effettivamente militare, dato che si tratterebbe dell’ingresso effettivo di un altro Paese in guerra.
L’Alleanza ritiene poi, continuano le fonti citate dalla Cnn, che il governo bielorusso stia «preparando un ambiente per giustificare l’attacco all’Ucraina». Fonti Usa, citate dall’emittente americana, sottolineano comunque che il Pentagono non vede «nessuna indicazione che i bielorussi si preparano ad entrare in Ucraina o che hanno fatto accordi in questo senso».
Le fonti della Nato concludono spiegando che la decisione finale del coinvolgimento bielorusso sarà presa solo da Mosca: «Non si tratta di quello che vuole Lukashenko – aggiungono riferendosi al presidente bielorusso – la domanda è se Putin vuole un altro Paese instabile nelle regione, perché la guerra destabilizzerebbe la Bielorussia». Le fonti non danno indicazioni su che tipo di intervento potrebbe arrivare da Minsk, ma la Cnn evidenzia che per la Russia sarebbe sensato cercare di bloccare gli aiuti militari che arrivano a Kiev dal suo confine occidentale.

Scambio di accuse tra Usa e Russia

Si registrano ulteriori tensioni nei rapporti tra Stati Uniti e Russia. Il presidente statunitense Biden ha attaccato Mosca per il probabile utilizzo di armi chimiche nel conflitto. «Le accuse russe che Kiev ha armi biologiche e chimiche “sono false” e sono un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “sta valutando di usarle entrambe” nella guerra in Ucraina». Ha ribadito il presidente americano Joe Biden. Putin, ha sottolineato Biden, «è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni, che sta preparando, sotto falsa bandiera». Accuse respinte al mittente dal Cremlino. Le accuse del presidente Usa, Joe Biden, sul fatto che Mosca starebbe valutando l’uso di armi chimiche e biologiche sono «insinuazioni malintenzionate». Così a replicato il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, che, riporta l’agenzia Interfax, aggiunge: «Noi non abbiamo simili armi».

Più di 80 bombardamenti a Kharkiv nella notte

Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell’Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv.

Tre corridoi per evacuare i civili da Mariupol

Oggi verranno aperti tre percorsi per permettere l’evacuazione dei civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. «Oggi stiamo lavorando duramente per l’evacuazione dei residenti di Mariupol», afferma Vereshchuk, spiegando che a questo fine funzioneranno tre «percorsi», tutti diretti alla città di Zaporizhzhia. La vicepremier fa sapere anche che 21 autobus e camion con aiuti umanitari hanno lasciato Zaporizhzhia diretti a Mariupol.

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