L’obiettivo principale della riforma sulla direttiva discariche è quello di abbattere al 10% la percentuale di conferimento in discarica dei rifiuti urbani prodotti nell’Unione Europea entro il 2035, con la prospettiva, negli anni a venire, di portare a valori pari o prossimi allo zero la percentuale dei rifiuti condotti a smaltimento, favorendone, invece, il riciclaggio ed il recupero, in osservanza ed attuazione della gerarchia dei rifiuti.
La Calabria non può che muoversi in questa direzione, cercando di essere anche più virtuosa e raggiungere l’obiettivo prefissato ancora prima della scadenza. Ma non possiamo non partire dalla valutazione dello stato attuale che vede per l’anno 2020 la raccolta differenziata al 49.6% su scala regionale (per il 2019 a 44.3%) e 60% nella provincia di Cosenza (per il 2019 al 58.6%). Inoltre, l’impianto di Gioia Tauro, che permetterebbe di valorizzare i rifiuti non riciclabili dell’intera Calabria in linea con le direttive europee, funziona oggi a singhiozzo e necessita di importanti interventi di manutenzione.
Così stanti le cose ritengo che, in tale contesto storico, risponda a sensibilità populista porsi in assoluto contro le discariche di cui allo stato attuale non può farsi a meno. Sono molto soddisfatto e fiducioso dell’intervento del presidente della Regione Occhiuto che prevede di investire e rimodernizzare l’importante infrastruttura definita strategica per tutta la Regione Calabria dallo stesso Piano dei Rifiuti riuscendo, non soltanto ad accogliere i rifiuti dell’intera Calabria ma anche di procedere alla loro valorizzazione producendo energia. Ma certamente non possiamo attendere che vengano effettuati i lavori in questione continuando a trasferire i nostri rifiuti fuori regione o addirittura fuori Stato perché lo stato di emergenza non può essere più sostenuto dai cittadini. Vanno fatte scelte coraggiose e in linea con gli indirizzi comunitari. Va bene difendere un luogo specifico ma non possiamo più tollerare questo campanilismo alla ricerca perenne di consensi. Da chi rappresenta i cittadini anche in Consiglio Regionale ci si aspetta proposte per la soluzione del problema in linea con la situazione in cui versa attualmente la Calabria e specie la Provincia di Cosenza, non slogan palesemente non attuabili.
E non c’è dubbio che, allo stato, per non fare ricadere sui cittadini gli effetti negativi in termini di costi dello smaltimento dei rifiuti non riciclabili, l’unica soluzione sia procedere con l’ampliamento della discarica di San Giovanni in Fiore individuata nell’Assemblea dei Sindaci come una delle due discariche di servizio previste dal Piano Regionale dei Rifiuti nella provincia di Cosenza. Ritengo che la Regione dovrà farsi parte attiva nell’individuazione del sito per realizzare l’ecodistretto e l’ulteriore discarica per allineare il nostro territorio alle direttive comunitarie, riducendo i costi per lo smaltimento che stanno mettendo in ginocchio cittadini e amministratori locali. Sono disponibile a confronti pubblici sul tema.
*sindaco di Montalto Uffugo
x
x