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Il diario di guerra

Mosca espelle diplomatici Usa. Giornalista russa uccisa dalle bombe a Kiev

Ucraina: «Mosca ha usato bombe al fosforo». Putin: «Niente dollari/euro per il gas». Biden arriva a Bruxelles

Pubblicato il: 23/03/2022 – 20:14
Mosca espelle diplomatici Usa. Giornalista russa uccisa dalle bombe a Kiev

KIEV Mentre si combatte ormai all’interno di Mariupol, nel ventottesimo giorno di guerra, torna nello scambio di accuse lo spettro delle armi chimiche e la minaccia del nucleare. E l’Ucraina chiede alla Nato di inviare «missili a medio raggio», perché «non possiamo vincere una guerra senza armi offensive».
Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, – fa sapere, però, il sindaco di Kiev citato dalla Bbc – è tornata in mani ucraine. Vitalij Klitshcko afferma che la controffensiva ha respinto l’attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale. L’esercito ucraino ha «distrutto il piano per circondare Kiev», ha aggiunto Klitshcko. E secondo il Wall street Journal che cita un alto dirigente della Nato potrebbe arrivare a 40mila il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri o dispersi nella guerra in Ucraina. Gli analisti dell’Alleanza sono arrivati a questa cifra usando le medie statistiche degli ultimi conflitti, secondo cui per ogni morto ci sono circa tre feriti. La Nato stima che siano morti finora tra i 7.000 e i 15.000 militari russi.

Biden è a Bruxelles. «Annuncerà nuove sanzioni»

Il presidente degli Stati Uniti d’America Biden è arrivato in Europa, a Bruxelles, dove parteciperà a un incontro con i vertici della Nato. «Biden annuncerà nuove sanzioni su figure politiche, oligarchi e entità russe». Lo ha detto il capo della sicurezza nazionale americana Jake Sullivan, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One diretto a Bruxelles.

Giornalista russa uccisa dai bombardamenti a Kiev

Una giornalista russa è morta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi a Kiev mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Lo scrive il Guardian, precisando che la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, era in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato rapporti da Leopoli e Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite.

Mosca espelle diplomatici americani

Continua intanto la guerra economica tra Russia e Occidente con un riferimento particolare all’energia. Putin ha detto che la Russia non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli. La questione delle possibilità di nuove sanzioni alla Russia, che comprendano anche petrolio e gas, sarà al centro della girandola di incontri diplomatici domani a Bruxelles dove sono previsti i vertici della Nato, del G7 e dell’Unione europea. Ma i segnali della vigilia non sembrano certo distensivi con il ministero degli Esteri russo che ha consegnato all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca un elenco di diplomatici americani che sono stati dichiarati persone non gradite e saranno espulsi. Lo afferma – secondo quanto riferisce la Tass – lo stesso ministero, aggiungendo «che qualsiasi azione ostile degli Stati Uniti contro la Russia avrà una risoluta e appropriata risposta».

Putin: Pagamento del gas in rubli

Putin: Pagamento del gas in rubli

Intanto la Russia fa sapere che non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Un annuncio che provoca il calo delle Borse europee: Francoforte -1,3%, Madrid -1,4%, Parigi e Milano -1%, Londra -0,1%. Dopo le parole di Putin il rublo ha registrato subito un miglioramento ed ora è sceso sotto quota 100 sul dollaro (98,8). La valuta russa resta comunque debole rispetto a periodo antecedente alla guerra in Ucrania quando scambiava a 75 sul biglietto verde.

Polonia espelle 45 diplomatici russi

La Polonia sta espellendo «45 spie russe che si fingono diplomatici», ha annunciato il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski.
«In modo assolutamente coerente e determinato, stiamo smantellando la rete dei servizi speciali russi nel nostro paese», ha detto su Twitter.

Mosca: «Accuse infondate, pronti a ritorsioni»

L’ambasciatore della Russia in Polonia, Sergei Andreev, parlando ai giornalisti mentre lasciava il ministero degli esteri polacco, ha confermato le espulsioni, dicendo che le persone coinvolte dovrebbero lasciare la Polonia entro cinque giorni. Ha detto che le accuse di spionaggio sono «infondate», e ha annunciato che la Russia si riserva il diritto di prendere misure di ritorsione.
Ma le relazioni diplomatiche tra Varsavia e Mosca non sono state interrotte, ha aggiunto il diplomatico: «Le ambasciate rimangono, gli ambasciatori rimangono».

Kiev: «Inviate armi per resistere»

«Bombe russe al fosforo a Hostomel e Irpin»

«La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin». Lo ha detto il sindaco di Irpin Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. «Le forze russe hanno preso di mira le città satellite di Kiev con bombe al fosforo la notte del 22 marzo – ha affermato Markushin – L’uso di tali armi contro i civili è vietato dalle Convenzioni di Ginevra». Il vice capo della polizia di Kiev dal canto suo ha diffuso un video accusando la Russia di avere usato munizioni al fosforo contro la città di Kramatorsk, nell’est del Paese, riferisce The Independent.

Kiev: «Inviate armi per resistere»

Kiev chiede all’Occidente di inviare all’Ucraina «armi offensive» come «mezzo di deterrenza» contro Mosca. È l’appello lanciato da Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente ucraino Zelensky, alla vigilia del vertice straordinario dei leader della Nato a Bruxelles in cui Zelensky parlerà in videoconferenza. «Le nostre forze armate e i nostri cittadini resistono con un coraggio sovrumano, ma non possiamo vincere una guerra senza armi offensive, senza missili a medio raggio, che possono essere un mezzo di deterrenza», ha affermato Yermak in un video su Telegram, citando anche sistemi di difesa aerea e caccia.

«Mykolaiv è sotto controllo ucraino»

«La città è chiaramente sotto il controllo dell’esercito ucraino, Mykolaiv al momento è relativamente sicura. Ci sono stati dei bombardamenti. Le truppe russe sono a 40 chilometri da qui, hanno preso dei villaggi nei dintorni della città. L’esercito ucraino sta cercando di allontanarle il più possibile». Lo ha spiegato, contattato dall’Ansa, il portavoce delle truppe anfibie d’assalto ucraine Yaroslav Chepurnoy. «Non crediamo che i russi attaccano dal mare, perché sono piuttosto lontani, per ora. Gli attacchi potrebbero aumentare ma per ora tutto è sotto controllo. del sistema di difesa anti-aereo», ha aggiunto.

I russi sequestrano un convoglio umanitario diretto a Mariupol

I russi sequestrano un convoglio umanitario diretto a Mariupol

Intanto un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città è stato sequestrato dalle forze russe insieme agli autisti dei mezzi e a diversi operatori dei servizi di emergenza: lo ha reso noto il governo ucraino.
«Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri» dalle forze russe: «Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari», ha detto in un intervento su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al sequestro del convoglio.
Da parte sua, la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha spiegato che il convoglio è stato fermato a un posto di blocco russo vicino a Mangush, a circa 15 km a ovest di Mariupol, ed è stato portato in un luogo sconosciuto.

Zelensky: «Negoziati sono molto difficili, ma continuiamo»

«Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. È impegnativo. A volte scandaloso». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina Fb del governo.

Usa: «I russi entrati a Maiupol con i separatisti del Donbass»

Intanto, una fonte della difesa Usa riferisce che le forze russe sono entrate a Mariupol, tra queste ci sono anche separatisti del Donbass. «Gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città» nelle mani di Mosca, sottolinea la fonte. Il funzionario ha riferito inoltre che gli Stati Uniti hanno «constatato attività navale russa nel Mar Nero ma questo non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente».

Uccisi 121 bambini dall’inizio dell’invasione

Dopo 28 giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, sono in tutto 121 i bambini uccisi e altri 167 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook, citato dall’Agenzia Unian. I bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte, ha detto. «Le scuole bombardate sono più di 220, 155 gli asili nido. La situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev. Colpiti dalle bombe russe anche scuole di medicina, arti, impianti sportivi, biblioteche», ha detto la procura.

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