Continuano ad aumentare in modo esponenziale i ricoveri per Covid 19 in Calabria, con la regione che registra in Italia il più alto tasso di occupazione nei reparti di area medica negli ospedali. Il dato emerge dall’ultima rilevazione dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che nel monitoraggio di questa sera “fotografa” la situazione in tutto il Paese evidenziando, per la Calabria, numeri comunque alti, con il superamento della soglia critica del 30% in area medica e con una percentuale di ricoveri in rianimazione superiore alla media nazionale. In particolare, negli ospedali della Calabria l’occupazione nelle terapie intensive per Covid 19, che comunque è piuttosto stabile, è al 7% (+1 rispetto al giorno precedente), rispetto alla media nazionale del 5%: solo la Sardegna (9%), l’Abruzzo e la Sicilia (8%) hanno – nella rilevazione Agenas – percentuali superiori alla Calabria, appaiata al Lazio e alla Puglia. Ancora più negativo – sempre dal monitoraggio Agenas – il quadro con riferimento ai ricoveri in area medica, perché qui la Calabria vanta il record negativo in termini di occupazione dei posti letto, con un iperbolico 34%, ben oltre il doppio della media nazionale che è al 14%: alla Calabria seguono – comunque distanziate – l’Umbria con il 30% di occupazione e la Basilicata con il 27%. A conferma del monitoraggio di Agenas, il trend dei ricoveri negli ospedali nell’ultima settimana in Calabria: il 18 ottobre erano 359 in area medica e 15 in terapia intensiva, a oggi sono 376 in area medica e 16 in terapia intensiva. Superiore alla media nazionale anche il tasso di incidenza dei positivi per 100mila abitanti in Calabria: 853 rispetto ai 612 della media nazionale. (redazione@corrierecal.it)
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