VERZINO È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato premeditato Vito Avenoso, 64 anni, l’uomo che a Verzino (Crotone) nella mattinata di sabato 26 marzo ha sparato ed ucciso il genero, Luigi Greco di 44 anni (foto nel riquadro), e ferito il nipote Francesco Greco di 18 anni. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Crotone, nelle prime ore di questa mattina a conclusione di un lungo interrogatorio al quale è stato sottoposto l’uomo ed a seguito della prima parziale ricostruzione degli eventi eseguita dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cirò Marina e della Stazione di Verzino attraverso testimonianze e sopralluoghi.
Avenoso, che è indiziato anche di tentato omicidio, porto illegale di arma clandestina e detenzione abusiva di munizioni e ricettazione, avrebbe teso un primo agguato al genero, verso le ore 10.00, nelle campagne tra Cerenzia e Caccuri.
La vittima che era a bordo di un camion era riuscita miracolosamente a sfuggirvi. Avenoso, però, non si era fermato ed era riuscito a mettere in atto il suo intento omicidiario alle 11.30, quando, a Verzino, con modalità ancora in corso di accertamento, aveva raggiunto Luigi Greco, che si trovava con i suoi figli nei pressi della loro abitazione.
Qui ha sparato sette colpi con un fucile calibro 12 con matricola abrasa, illegalmente detenuto: attingevano mortalmente la vittima al petto, ferendo gravemente alla testa il nipote Francesco che si trova ricoverato all’ospedale di Catanzaro in gravi condizioni. L’altro nipote riusciva a scampare all’agguato scappando lungo la strada.
Secondo le indagini l’omicidio è riconducibile a forti dissidi familiari scaturiti dai maltrattamenti subiti dalla figlia dell’assassino. Nel 2021, infatti, il Gip del Tribunale di Crotone aveva emesso, nei confronti di Luigi Greco e di uno dei suoi figli (quello scampato alla sparatoria), un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa frequentati, per tutelare la donna (figlia di Avenoso). Sulla vicenda, che ha ancora degli strascichi processuali, i carabinieri stanno eseguendo degli approfondimenti per capire come mai Greco ed i figli fossero tornati a vivere a Verzino. Da verificare anche alcuni danneggiamenti subiti da Avenoso che l’uomo aveva imputato al genero ed ai nipoti. Avenoso è stato condotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Pasquale Festa, proseguono per chiarire i fatti.
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