NOCERA TERINESE Dopo lo smottamento che ha provocato la chiusura dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (leggi qui), il commissario di Nocera Terinese Micucci ha convocato per oggi un sopralluogo sull’area della frana, sopralluogo congiunto con Regione, Anas, Prefettura di Catanzaro per fare il punto della situazione. Il contesto di rischio persiste, le perdite nell’acquedotto comunale continuano. Il sopralluogo serve a fare un monitoraggio approfondito sulla rete idrica comunale di Nocera Terinese, per la quale alcuni tecnici ipotizzano la necessità di un restyling completo, che la metta al riparo da nuove rotture ed eviti guai peggiori al viadotto dell’A2 che insiste nella zona e che nei giorni scorsi è stato chiuso dopo il deterioramento dell’asfalto. Di sicuro ci sono due elementi: una frana che ha messo a rischio la tenuta dell’asfalto in autostrada e una serie di rotture nella rete idrica comunale. Gli esperti chiariranno, alla luce della gravità dell’accaduto, quale sia l’effetto e quale la causa in una storia che ha provocato e provoca disagi ai cittadini. Un evento, quello che si è verificato nei giorni scorsi, le cui ripercussioni e i cui danni sono ancora da quantificare.
«Sorical è completamente estranea a qualsiasi responsabilità salvo il fatto che fornisce l’acqua all’ingrosso al Comune che poi ne fa lo scempio a cui stiamo assistendo», sostiene intanto Sergio De Marco, direttore area tecnica Sorical, per il quale «quello che stiamo vedendo oggi non deriva da fatto specifici di questi giorni ma è semplicemente – e tragicamente – il risultato di scelte tecnicamente assurde fatte dal Comune in passato». Quanto ai finanziamenti per intervenire, si fa presente che sarebbero disponibili i 70 milioni dal Fsc sull’ingegnerizzazione delle reti indiche che la Giunta regionale della passata legislatura avrebbe revocato a Sorical.
Intanto, emergono retroscena particolarmente inquietanti e preoccupanti. Indiscrezioni riferiscono che il Comune di Nocera Terinese in passato avrebbe modificato l’assetto idraulico dell’approvvigionamento dei serbatoi, in sostanza avrebbe modificato le condutture, mettendo una parte della rete comunale sotto il carico piezometrico del serbatoio più alto: una cosa ritenuta da tecnici ed esperti folle perché nessuna rete al mondo porrebbe reggere un carico del genere, figurarsi una rete vetusta e con tanti problemi qual è quella di Nocera. Insomma, a Nocera Terinese è vera emergenza e non potrebbe essere diversamente, se si pensa alle vicissitudini che hanno sconvolto la comunità, con lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose a seguito nell’inchiesta “Alibante” della Dda di Catanzaro.
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