Fonti di stampa segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent, le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, sono state liberate, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy.
Intanto la Cnn riferisce di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente al controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 km dalla frontiera con la Russia nel nord-est
“L’attacco a Leopoli è un messaggio per Biden”. Ne è convinto il sindaco della città nell’ovest dell’Ucraina che nelle scorse ore è stata bersaglio dei raid russi per la seconda volta dall’inizio dell’operazione militare di Mosca.
Non rientra – intanto – il clamore per le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ieri, parlando in Polonia dove era in visita ai militari americani, ha definito il presidente russo Vladimir Putin un “tiranno” che “non può rimanere al potere”. La Casa Bianca si è affrettata a precisare che Biden non intendeva sollecitare un cambio di regime, un retroscena poi lo propone il Washington Post che, citando fonti, spiega che i funzionari Usa sono stati colti di sorpresa dal presidente americano: nel discorso pronunciato a Varsavia non c’era nessun riferimento al fatto che Putin non potesse restare al potere. Biden ha parlato a braccio, specifica.
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