PIZZO (VIBO VALENTIA) È Emilio De Pasquale il candidato sindaco di Pizzo per il centrosinistra. A riferirlo sono fonti del centrosinistra vibonese. A sostenere De Pasquale, noto professionista del centro vibonese, una coalizione formata dal Pd, Sinistra Italia, DeMa e forze progressista, anche se la colazione resta ancora aperta ad altri movimenti per costruire un campo largo di alleanza. Sul nome di De Pasquale c’è anche la convergenza dei big del centrosinistra sul territorio, il parlamentare Pd Antonio Viscomi e il consigliere regionale di DeMa Antonio Lo Schiavo.
Questo il commento del segretario del circolo Pd di Pizzo, Molè: «Le prossime elezioni amministrative, che arrivano dopo due lunghi anni di commissariamento, sono segnate da un valore aggiunto che le rende uniche. Da un lato, si percepisce, anche nelle semplici parole di una conversazione quotidiana, un’esigenza di riscatto e la ricerca di una politica dedicata radicalmente al bene comune; una politica che non ha bisogno di “eroi” solitari ma di persone che insieme si mettono in gioco con passione e dedizione. Dall’altro lato, però, si avverte anche il rischio di cadere in stati d’animo e quindi in scelte politiche ancorate al passato, poco attente al presente e al futuro, alle reali necessità dei ragazzi e delle ragazze di Pizzo, all’importanza di riscoprire e rafforzare l’identità napitina come condizione essenziale per il rilancio e lo sviluppo, anche economico, della cittadina nella quale viviamo. È proprio la consapevole necessità di far prevalere le ragioni del “noi” piuttosto che le ambizioni degli “io” – ha sostenuto Molè – ad avere animato l’azione del circolo del Partito Democratico, impegnato promotore di una serie di incontri con le forze politiche, con i rappresentanti delle associazioni di categoria, con la società civile più attenta e desiderosa di operare nella ricerca di un candidato condiviso in grado di valorizzare le sensibilità, le esperienze, le competenze di cui ciascuno è portatore. Emilio De Pasquale, candidato indipendente ma dalla indubbia sensibilità democratica, ha tutte queste caratteristiche. Alla logica del capo, che tutto decide da solo e che ha un come unico obiettivo quello di conquistare una poltrona di comando, abbiamo contrapposto la più faticosa logica della condivisione, dialogando senza pregiudizi per unire le forze ed offrire alla comunità le risorse migliori, impedendo così che il confronto politico sul merito lasciasse campo libero allo scontro ed anche ad animosità di carattere personale che nulla hanno a che fare con l’interesse comune. Abbiamo tutti bisogno di ricostruire il tessuto connettivo della nostra comunità: di riscoprire una dimenticata capacità di ascolto reciproco e di dialogo profondo, che poi costituisce l’essenza propria della politica; di costruire luoghi di incontro, di condivisione e di maturazione di una visione condivisa su ciò che questa nostra città dovrà essere nei prossimi anni; di chiedere ai ragazzi ed alle ragazze di Pizzo di essere loro stessi a disegnare fin da subito il futuro di questa città, valorizzando e sostenendo le esperienze diffuse che testimoniano, già ora, come sia possibile un diverso e sostenibile modo di fare economia, socialità e cultura. Questa – ha concluso Molè – è il senso stesso del progetto politico della comunità democratica napitina, così ancorato a valori profondi che proprio per questo non ha timore alcun ad aprirsi a sensibilità e a culture diverse senza perdere la propria identità. Insieme, dunque, per ridare a Pizzo il suo ruolo, che mai potrà essere avvilito da chi ancora oggi pensa di poter dissolvere una grande storia addirittura con una fantasiosa ridefinizione dei confini comunali».
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