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l’intervista

Gasparri: «A Catanzaro il centrodestra sarà unito. Gli addii a Fi? Non mi preoccupano»

Il parlamentare di Forza Italia: «Non imporremo soluzioni dall’alto. Aperti a figure politiche ma anche fuori dallo schieramento classico»

Pubblicato il: 28/03/2022 – 19:36
Gasparri: «A Catanzaro il centrodestra sarà unito. Gli addii a Fi? Non mi preoccupano»

CATANZARO Maurizio Gasparri è uno dei colonnelli di Forza Italia. Conosce bene la realtà calabrese nella quale, da settimane, il centrodestra vive fibrillazioni a Catanzaro. Il parlamentare, contattato dal Corriere della Calabria, non nutre però dubbi sulla futura unità del centrodestra nel capoluogo. E neppure sul percorso da intraprendere, privo di imposizioni dall’alto e centrato sul protagonismo del territorio. 

In Calabria il centrodestra vive politicamente su un doppio binario: compatto alla Regione al sostegno di Occhiuto, diviso a Catanzaro, dove – in vista delle amministrative – non trova un nome da proporre agli elettori. Una situazione bloccata, nella quale non emergono indicazioni neppure dai vertici romani. Roma non sente l’esigenza di ritrovare l’unità nello schieramento o, semplicemente, ci sono altre priorità? 
«Il centrodestra sarà unito a Catanzaro alle elezioni comunali come lo è stato in tutte le altre occasioni calabresi sia di natura amministrativa locale che per quanto riguarda le elezioni regionali. Abbiamo trovato intese anche in tutte le altre regioni e restano pochi casi da dirimere. Tra questi quello di Catanzaro dove però stanno emergendo soluzioni che certamente  possono consentire la convergenza di tutte le forze politiche del centrodestra. Da Roma ovviamente seguiamo quanto accade e quotidianamente mi confronto come responsabile nazionale degli enti locali con il nostro coordinatore regionale senatore Mangialavori. Ma è ovvio che trattandosi di elezioni comunali la voce e le valutazioni del territorio sono fondamentali. Non si possono imporre soluzioni dall’alto e bisogna tener conto anche di istanze e presenze civiche che possono allargare lo schieramento di centrodestra. E queste sono dinamiche che vanno analizzate in ambito territoriale e locale».

L’ultimo strappo riguarda Forza Italia. Dopo settimane di tensione al tavolo delle trattative, un esponente storico come Domenico Tallini ha lasciato il partito aprendo di fatto una frattura che mette a rischio la storica supremazia del centrodestra nel capoluogo, reduce da quattro sindacature di Sergio Abramo. Manca una figura capace di superare i contrasti o le ambizioni personali mettono in secondo piano gli obiettivi condivisi?
«La guida di Sergio Abramo è stata lunga e importante, quindi è evidente che è faticoso individuare una personalità che possa proseguirne l’azione amministrativa. Ho letto alcune polemiche in questi giorni delle quali sono dispiaciuto. Ma il centrodestra è storicamente una forza prevalente nella città di Catanzaro, così come a livello regionale sono state più le vittorie che le sconfitte. E quindi sono sicuro che si potranno trovare nell’ambito delle forze politiche o anche fuori dallo schieramento classico, personalità che possano superare contrasti personali e rappresentare al meglio non solo lo schieramento di centrodestra ma tutte le realtà catanzaresi per individuare poi le soluzioni migliori per la città». 

Nella nota di addio a Forza Italia, Tallini lancia un appello alle «nuove formazioni emergenti, di area liberale ed ispirate all’europeismo» perché facciano «tornare la politica tra la gente». Teme un’emorragia di consensi dal suo partito verso altri movimenti? 
«Il ritorno della politica tra la gente è un tema ricorrente. Spesso i partiti sono stati criticati. Ma poi la protesta ha generato il qualunquismo dei grillini che hanno portato incompetenza nel Parlamento e nel governo. Ognuno fa le valutazioni che ritiene e ogni divisione crea rammarico. Ma Forza Italia sta recuperando terreno a livello nazionale e in Calabria in particolare nelle ultime elezioni regionali ha registrato un eccellente risultato. Le elezioni amministrative vedono una moltiplicazione di liste e di candidati e quindi i risultati assumono una loro particolarità. Molte volte le formazioni emergenti sono state le formazioni più deludenti. Si veda appunto il caso dei grillini già citati. Forza Italia ha una lunga storia, ha una solida esperienza, e in tempi così complicati credo che l’esperienza e la competenza siano indispensabili. Per cui in materia di valori liberali e di vocazione europeista Forza Italia rappresenta una sicura garanzia e non c’è bisogno di cercare altrove quello che noi possiamo già in maniera autorevole rappresentare». (redazione@corrierecal.it)

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