COSENZA E’ toccato all’ex rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, salire sul banco dei testimoni nel processo in corso al Tribunale di Cosenza legato alla ex Legnochimica di Rende. Le accuse mosse nei confronti dell’unico imputato, Pasquale Bilotta, ex liquidatore dell’azienda Legnochimica – difeso dall’avvocato Pietro Perugini – sono disastro ambientale e omessa bonifica.
Crisci, in qualità di consulente per la prima inchiesta giudiziaria sulla ex Legnochimica, ha ripercorso quanto messo nero su bianco nella sua analisi e confermato la tesi sostenuta. L’ex rettore effettuò una serie di carotaggi e di prelievi fino a trenta metri di profondità. E nel sottosuolo dell’ex stabilimento della Legnochimica segnalò una concentrazione di acido cloridrico, zinco e metalli pesanti. La testimonianza del consulente segue quella resa, nella precedente udienza, dal professore Alessio Siciliano, docente all’Unical, ingegnere ambientale chiamato a svolgere il ruolo di consulente del pubblico ministero (leggi qui). (f.b.)
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