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Controllo sul caro carburante, Federconsumatori Calabria: «Occorrono misure strutturali»

Lo dichiara in una nota Mimma Iannello, Presidente di Federconsumatori Calabria

Pubblicato il: 30/03/2022 – 18:48
Controllo sul caro carburante, Federconsumatori Calabria: «Occorrono misure strutturali»

LAMEZIA TERME «Nonostante le ultime misure del Governo e l’avvio di indagini di alcune Procure, molte stazioni di servizio mantengono prezzi elevati sul carburante: sia in modalità self che con servizio. Abbiamo per questo auspicato ad ogni livello controlli diffusi per prevenire abusi e speculazioni sull’intera filiera della distribuzione su strade e autostrade. Ma non basta. E’ acclarato che per contenere il prezzo del carburante nel nostro Paese, fra il più caro in Europa, serve agire su più fattori: da misure per contenere l’ondata speculativa sull’intera filiera che va dall’acquisto di petrolio greggio sino alla vendita di quello raffinato alla pompa, a misure strutturali per ridurre il costo a litro al consumatore dall’incidenza delle 18 accise e dal peso dell’Iva che incidono per il 57% sul costo finale». Lo dichiara in una nota Mimma Iannello, Presidente di Federconsumatori Calabria. «Secondo l’Agenzia delle dogane e monopoli su 1000 litri di benzina il peso delle accise incide per 728,40 euro mentre su gasolio per 617,40 euro e sul Gpl per 267,77 euro. Federconsumatori ha quantificato che intervenendo su questi fattori si otterrebbero vantaggi notevoli sui consumi. Azzerando le accise che ammontano a 72,8 centesimi a litro per la benzina e 61,7 centesimi per il gasolio, stante i prezzi attuali, si avrebbero un risparmio medio su base annua di circa 875,00 euro. Un risparmio ulteriore pari a 228,00 euro annui si avrebbe riducendo l’Iva dal 22% al 10%. È perciò importante che, a fronte delle misure tampone varate dal Governo, si proceda verso nuove misure strutturali e durature che portino a contenere il costo del carburante il cui aumento, assieme al costo di energia, gas e prodotti alimentari sta minando la tenuta delle famiglie, delle imprese e dei servizi pubblici. Contemporaneamente a questo auspichiamo che, così come nella provincia di Cosenza, vengano intensificati i controlli in tutta la regione affinché nessuna speculazione possa farsi beffa del disagio dei consumatori accerchiati da aumenti che non trovano giustificazione oltre misura negli eventi nazionali e internazionali. È una fase difficile per tutti, siamo a circa 25 mesi dall’inizio della pandemia da Covid e con timidi segnali di ripresa, ancora più flebili nella nostra regione.  Se a questa fase si somma ora anche l’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità ne viene fuori una miscela sociale esplosiva. Per questo chiediamo che venga azionata ogni leva nazionale e regionale per sostenere la capacità di resistenza delle famiglie a basso reddito supportandole anche con servizi di welfare locale e reti di protezione sociale. A nessuno perciò può essere consentito di speculare sui bisogni primari dei cittadini. In un lungo tempo complesso e difficoltà quale è quello che stiamo vivendo, dovrebbero scattare meccanismi di reciprocità solidaristica che impediscano l’arricchimento di pochi a danno dei tanti. Per questo, il richiamo alla responsabilità di ogni istituzione e categoria associativa, unita alla vigilanza ed a controlli, non sono mai abbastanza».

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