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Steven Tyler e il progetto sospeso del museo del rock a Cotronei. Tutta colpa di una delibera

Un palazzo destinato ad ospitare i cimeli e costumi di scena del leader degli Aerosmith. Le radici calabre del rocker e la voglia di tornare a “casa”

Pubblicato il: 30/03/2022 – 11:22
Steven Tyler e il progetto sospeso del museo del rock a Cotronei. Tutta colpa di una delibera

CROTONE Un palazzo nel cuore di Cotronei destinato ad ospitare i cimeli e costumi di scena di Steven Tyler, al secolo Steven Victor Tallarico il nome all’anagrafe Usa del cantante e leader degli Aerosmith, che la rivista Rolling Stones ha consacrato come uno dei 100 migliori al mondo. Tutto vero se non fosse per un documento che rischia seriamente di compromettere il progetto.

I fatti

Procediamo con ordine. Nell’estate del 1896, Giovanni Tallarico – nonno di Steven Tyler – lascia la Calabria con una valigia piena di sogni e speranze e raggiunge gli Stati Uniti. E’ l’American dream di un musicista diplomato in mandolino a Napoli, costretto a cercar fortuna lontano dalla propria terra insieme ai fratelli Maria Grazia, Francesco, Michele, Nicola e Pasquale. Negli States, la famiglia Tallarico ottiene il successo sperato e Giovanni fonda i «Tallarico Brothers Quartette»: la band conquista il pubblico e il passaparola permette ai giovani musicisti calabresi di coltivare il sogno riempiendo il calendario con date ed esibizioni su tutto il territorio americano. A riempire di aneddoti il racconto – al CorSera – è Nino Grassi, 67enne fondatore e presidente dell’«Associazione Steven Tyler», che parla «in nome e per conto del rocker» e che recentemente ha diffidato il sindaco di Cotronei, Antonio Ammirati, in merito al progetto “Cotronei città del rock”.

Lo scontro

Nino Grassi ha seguito i concerti in Italia di Steven Tyler, incontrandolo «il 2 luglio 2010, a Venezia». In quell’occasione, l’avvocato Grassi, riuscì a consegnare al frontman degli Aerosmith alcune foto della famiglia Tallarico. Dopo averle viste, il rocker «mi accolse in lacrime e in quell’occasione gli esposi l’idea di un museo del rock». Tyler che visitò Cotronei nel 2013 (nelle foto), accettò di buon grado la proposta e convinto dall’idea di Grassi acconsentì ad avviare i colloqui per realizzare quanto deciso all’interno del palazzo Bevilacqua, un edificio (oggi pericolante) dove il nonno Giovanni visse insieme a sua moglie. Tutto sembra procedere senza intoppi, ma il Comune «con una delibera» cambia sede al museo destinandola in un altro palazzo. La decisione solleva numerose perplessità e la ferma opposizione di Steven Tyler che – informato dall’Associazione guidata da Grassi – chiede di fermare qualsiasi tipo di iniziativa a suo nome. Il sindaco, ribadisce la disponibilità di un altro immobile e non del palazzo Bevilacqua perché «la precedente giunta non ha raggiunto l’accordo di esproprio con i proprietari». «Parliamone ancora» ha aggiunto il sindaco Antonio Ammirati. Che non intende rinunciare al Museo e sull’inaugurazione, si mostra sicuro. «Gli Aerosmith dovranno venire a Cotronei». (f.b.)

Steven Tyler a Cotronei (foto Associazione Culturale Steven Tyler)
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