ROMA Via libera del Consiglio dei ministri all’«election day». Il 12 giugno si voterà sia per il primo turno delle Comunali sia per i quesiti sulla giustizia. Nelle città sopra il 15 mila abitanti il ballottaggio sarà il 26 giugno.
Ok dal Governo è stato accolto in maniera positiva in particolare per i risparmi previsti dall’accorpamento: si stimano infatti tagli per 200 milioni di euro circa. Inoltre l’accorpamento potrebbe avere effetti anche sull’esito dei referendum. Visto che si confida tra i proponenti di avere maggiori possibilità di superare il quorum del 50%.
Tra i 24 capoluoghi di provincia in cui si voterà, ci sono quattro capoluoghi di Regione: Genova, L’Aquila, Palermo e Catanzaro.
Cinque i quesiti referendari: riforma del Csm, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere delle toghe, custodia cautelare e abolizione della legge Severino.
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