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Il diario della guerra

Muore in Donbass miliziano italiano. Biden: «Putin sempre più isolato»

Edy Ongaro era andato a combattere assieme alle forze separatiste. Il presidente statunitense attacca il premier russo

Pubblicato il: 31/03/2022 – 23:39
Muore in Donbass miliziano italiano. Biden: «Putin sempre più isolato»

KIEV Al 36esimo giorno dall’invasione dell’Ucraina si continua a combattere. Nonostante le promesse dei russi di «de-escalation», le truppe di Mosca hanno proseguito a bombardare anche su Kiev. Ora un nuovo annuncio dopo settimane di attacchi feroci, e a fronte di una situazione umanitaria devastante, la Russia ha annunciato un cessate il fuoco a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili. Una notizia che aveva portato gli ucraini a inviare 45 autobus per evacuare i civili dalla città soprattutto dopo il messaggio di conferma del Comitato Internazionale della Croce Rossa della possibilità di aprire un corridoio umanitario da Mariupol con transito per Berdyansk. Poi la doccia fredda.

Kiev: «Mariupol ancora sotto attacco»

«Non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia». Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. Inoltre, ha spiegato, «non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco».

Muore in Donbass miliziano italiano

Edy Ongaro, il miliziano morto in Donbass

Un miliziano italiano è rimasto ucciso in Donbass, dove si trovava per combattere accanto alle forze separatiste filo-russe nella guerra tra Ucraina e Russia. A darne notizia, su Facebook, è il Collettivo Stella Rossa – Nordest. «Con immenso dolore comunichiamo che Edy Ongaro, nome di battaglia Bozambo, è caduto da combattente per difendere il popolo libero di Novorossia dal regime fascista di Kiev».

Biden: «Putin isolato, ha licenziato alcuni suoi consiglieri»

«Non permetteremo a Putin di usare le risorse energetiche della Russia come un’arma». Lo ha ribadito Joe Biden alla Casa Bianca, annunciando un nuovo piano per fronteggiare il caro prezzi dei carburanti. Secondo il presidente americano, alleati e partner potrebbero rilasciare da 30 a 50 milioni di barili di petrolio. «Alcune società stanno aumentando la produzione, ma ad altre piace l’aumento dei prezzi», ha aggiunto Biden.
Secondo il presidente statunitense Vladimir Putin «sembra isolato, pare che abbia licenziato alcuni dei suoi consiglieri». Biden, si è definito «scettico sul fatto» che le truppe russe si stiano ritirando. «Non abbiamo nessuna prova che questo stia accadendo».

Mosca vieta l’ingresso in Russia ai leader Ue

Mosca vieta l’ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni contro la Russia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri, secondo quanto riporta la Tass.
«Confermiamo – si legge sempre nella nota dello stesso dicastero – che qualsiasi ulteriore azione ostile da parte dell’Ue e dei suoi Stati membri incontrerà inevitabilmente una dura risposta».

Stoltenberg: «Mosca non si ritira, presto nuove offensive»

«Secondo l’intelligence, Mosca non si sta ritirando ma anzi vuole rafforzare la sua operazione militare in Donbass e mantenere la sua pressione su Kiev. Ci possiamo dunque aspettare altre azioni militari e ancora più sofferenza». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. «Se la Finlandia deciderà di entrare nella Nato – ha detto poi il segretario della Nato – sono certo che avrà un protocollo di accesso rapido, ho visto con i miei occhi quanto le loro truppe, come quelle svedesi, rispettino gli standard della Nato. La Finlandia è già un partner molto stretto della Nato. Ma come abbiamo rispettato la decisione della Finlandia di non fare parte della Nato per anni, ora rispetteremo la loro decisione sul farne parte: si tratta di una scelta sovrana di un paese democratico sovrano».

Nuovo round di negoziati tra russi e ucraini

Intanto per domani è previsto un nuovo round di negoziati online, ha fatto sapere il capo della delegazione ucraina, David Arakhamia, su Telegram. Mentre il ministro degli Esteri turco ha annunciato che i suoi colleghi di Ucraina e Russia potrebbero incontrarsi entro due settimane. Si tratterebbe di un passaggio decisivo nella dinamica dei negoziati di pace, che finora si sono svolti a un livello decisamente inferiore. La stessa possibilità di un incontro tra i leader di Russia e Ucraina, Putin e Zelensky, era stata vincolata da parte di Mosca a un incontro tra i ministri degli Esteri. L’annuncio di Ankara arriva dopo che, nelle scorse ore, sia Kiev sia Mosca avevano ridimensionato le speranze emerse dai colloqui di martedì, avvenuti a Istanbul.
Secondo il ministro degli Esteri turco, Roman Abramovich sta giocando «un ruolo importante» nei colloqui.

Zelensky: «Negoziati? Si tratta solo di parole»

«I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole», ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video. A proposito della presunta de-escalation annunciata dalla Russia nelle zone di Kiev e Chernihiv, il leader ucraino ha affermato che è «la conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari nel Donbass, e per questo siamo pronti. Non ci fidiamo di nessuno, perché c’è una situazione reale sul campo di battaglia e ora questa è la cosa più importante». «Combatteremo per ogni metro della nostra terra, combatteremo per ogni singola persona», ha scandito Zelensky.

Onu: «Almeno 1.232 i civili uccisi, 112 sono bambini»

Sono almeno 1.232 i civili uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, tra cui 112 bambini. Lo riferisce nel suo ultimo bilancio l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, secondo cui i feriti accertati sono invece 1.935, di cui 149 minori. L’agenzia delle Nazioni Unite sottolinea che «le cifre reali potrebbero essere significativamente più alte», viste le difficoltà a reperire informazioni verificate, specie da alcune aree del Paese.

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